Ventotto dicembre, giorno del Consiglio dei ministri che probabilmente discuterà su liberalizzazioni e infrastrutture, il Tesoro colloca nove miliardi di titoli di Stato all’asta causando l’abbassamento del rendimento al 3,2%, lo spread cala a 490 punti. Domani conferenza stampa dove il premier potrà illustrare i punti della fase due, il sei gennaio vertice Italia-Francia a Parigi sull’euro, a metà gennaio un nuovo incontro Francia-Italia-Germania.
A Natale lo spread tra Btp e Bund era tornato a 502 punti base e il prossimo anno dovranno essere rifinanziati 350 miliardi di euro di titoli di Stato, il tasso decennale Cct e Bot era, fino ad oggi, al 7% mentre il rendimento. I 500 miliardi investiti dalla Bce nelle banche ad un tasso del 1% potrebbero non essere utilizzati dagli istituti di credito per comprare Btp e Bonos spagnoli costringendo la Banca centrale europea a ulteriori misure. Inoltre, per quanto riguarda le retribuzioni, il triste record per il divario salari-inflazione si aggiunge a quasi trenta accordi sindacali in attesa di rinnovo.
Federico Gangi