Nella mattinata odierna è stato introdotto il programma del Teatro Miela di Trieste 2016/2017.Nell’incontro con la stampa,oltre i vertici della struttura,sono intervenuti anche la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat,l’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti e l’assessore comunale ai Teatri Serena Tonel;a fine conferenza vi è una stata breve ma piacevole rappresentazione sul palco. Si sa il Teatro Miela non è un teatro stabile, come dimostrano i primo 25 anni di attività traguardati nel 2015! Le stagioni del Miela non sono fatte di solo teatro ma sono sempre state caratterizzate da una pluralità di proposte culturali e di spettacolo che negli anni hanno toccato tutti i linguaggi artistici, dal cinema alla prosa, dalla musica colta alla multimedialità, dalla musica etnica alle arti figurative, fino alla danza ed al cabaret. Una varietà di proposte culturali che ha espresso equilibri imprevedibili determinando quella sorta di instabilità che caratterizza appunto il Miela. L’instabile ha espresso assai raramente cartelloni stagionali, preferendo proporne di mensili stando però sempre attento all’attualità .Anche quest’anno non viene palesato e presentato tutto un programma annuale, ma ci si limita alla prima parte della stagione fino alla conclusione del 2016. A Capodanno la seconda parte. Il programma 2017 sarà caratterizzato da un accentuato impegno sul linguaggio teatrale con produzioni nuove, giovani e insolite, e sarà confermato l’intreccio con il linguaggio cinematografico e con straordinarie proposte musicali e performance multimediali; molta attenzione sarà fatta alla promozione di spazi d’incontro e laboratori formativi, per le scuole e per un pubblico che non si limita alla fruizione degli spettacoli ma che vuole approfondire le proposte culturali.Due nuove coproduzioni nel 2017: “L’Orlando Furioso” con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e “Qua e Là’” in collaborazione con il Teatro Stabile Sloveno. Già leggendo il programma di questa prima parte della stagione si ha la conferma della vocazione del il Teatro Miela di teatro insolito, impertinente e provocatorio.In calendario si intrecciano eventi molto diversificati che vanno dall’omaggio al mitico Jack London, all’intrigante tema della moda declinato da quattro film davvero speciali. Si tratta di un programma costruito su collaborazioni nuove altre consolidate come quella con S/paesati sul tema delle migrazioni. Va ricordata anche la collaborazione con Casa del Cinema ed in particolare, in questa fase della stagione, con la Cappella Underground per l’edizione 2016 del Trieste Science+Fiction Festival, dopo aver recentemente ospitato I Milleocchi Festival.Un edizione speciale della rassegna in occasione dei 150 di Satie è dedicata al nostro ex presidente Fabio Amodeo, recentemente scomparso e per concludere il mese di dicembre una serata speciale “Un Natale Dada ” per i cento anni del Dadaismo.Oltre gli eventi inseriti nel programma a cura di Bonawentura, sono numerose le altre attività che trovano ospitalità e collaborazione nel Teatro Miela su iniziativa di tanti qualificati soggetti istituzionali e culturali del territorio.Non essendo in presenza di un programma svelato per l’intera stagione, non si prevedono abbonamenti stagionali a parte alcuni pacchetti per gli spettacoli teatrali di questa prima fase. I costi dei biglietti in linea con la politica del teatro saranno contenuti anche per questa stagione. Ora la scelta resta nelle mani del pubblico, di fronte ad un’offerta culturale intelligente e multidisciplinare, che nel panorama regionale non trova facili paragoni.
MIELA ON/OFF
la prosa curiosa del giovedì
Spettacoli, reading, cabaret e altro ancora per sondare i temi più attuali e scottanti della modernità attraverso la rilettura di classici senza tempo o percorrendo gli intriganti percorsi della sperimentazione, del nuovo teatro e del cabaret. Compagnie instabili di solidissimo talento, giovani autori, pièce e monologhi magari nati in un garage o in teatri di periferia ma giunti al grande pubblico per la loro forza dirompente. Insomma, quest’anno al Miela gusterete tutti i sapori di una prosa curiosa per un pubblico curioso. Un esempio fra tutti in questo inizio stagione, gli eventi dedicati a Jack London, a Samuel Beckett e al centenario del movimento Dada. Il tutto tra dramma e comicità, tra farsa e tragedia, tra classico e moderno. On e Off, appunto. Non si fanno distinzioni. È il Miela.
PUPKIN KABARETT
la finestra sul disagio
Torna la compagnia di attori e musicisti più strampalata del Nord Est a commentare periodicamente (quindicinalmente e sempre di lunedì) le vicende pubbliche e private dell’Italia di oggi, a deliziare gli appassionati del Pupkin e a far lamentare pesantemente il resto del pubblico pagante. Che ne sarà del referendum e dei referenzi? Per Trieste è meglio puntare su città della scienza, città della fantascienza o città dell’incoscienza? Il grillismo è finito o solo in pausa pranzo? Anche Salvini tornerà a fare il comico nei teatri? Al Pupkin l’entrata in sala è facoltativa ma l’uscita sempre obbligatoria. Ampio parcheggio sul palco per gente che non sa fare niente di utile nella vita.
Primo appuntamento di stagione lunedì 7 novembre.
MIELA MUSIC-LIVE
Concerti trasversali per tutti i gusti
La rassegna musicale del teatro Miela parte quest’anno sicuramente con l’intenzione di intensificare gli appuntamenti.Sempre alla ricerca di novità stuzzicanti, oppure di realtà consolidate del panorama musicale, si sono oramai definite negli anni le linee guida delle nostre scelte con l intenzione di coinvolgere maggiormente un pubblico trasversale che parta dai giovani con attenzione anche a un pubblico più maturo, a cui piace la musica di qualità, la musica che arriva dal mondo nelle più varie influenze, nelle più apprezzate tipologie musicali.Questa trasversalità si manifesta già in partenza con i primi due concerti dove troviamo la musica latino/America dell’ Orkesta Mendoza direttamente da Tucson e i Tre Allegri Ragazzi Morti in occasione dell’ apertura del Festival Trieste Scienze + Fiction in collaborazione con La Cappella Underground, per un pubblico più giovane.Non mancherà la programmazione legata all’elettronica e alle forme e alle tendenze più innovative della musica.Nella nuova sezione ” Sound And Vision” proporremo serate di contaminazione tra musica ed immagine ed anche qua troveremo dei giovani artisti emergenti della scena elettronica italiana come Cosmo ed i Niagara , e i Tuxedomoon (una delle serate più attese) che hanno rappresentato negli anni ’80 una delle vette della musica post punk/new wave americana e di tutto l’underground mondiale.Non mancherà una particolare attenzione a promuovere degli artisti non necessariamente famosi ma che il pubblico merita di conoscere come Rikarda Parasol, un’artista la cui stupenda produzione musicale ed autoriale a cui spetta tutta la nostra attenzione.Non mancherà la musica world e delle incursioni nel jazz ma questo succederà nella seconda parte della stagione, quella che svilupperemo da gennaio 2017.
S/PAESATI
eventi sul tema delle migrazioni 2016 – edizione XVII
S/paesati quest’anno propone una riflessione sul tema dell’accoglienza e l’uguaglianza nella diversità con spettacoli, film incontri per continuare ad essere quello spazio dialogico in cui conoscersi superando paure e pregiudizi. L’associazione Spaesati con Bonawentura, il Teatro Stabile Sloveno, ICS e Alliance Française offrono uno spazio di riflessione per comprendere il mondo in cui viviamo e le sfide che affrontiamo. In questa edizione ospita e cooproduce con tante altre realtà, fra le quali Bonawentura e associazioni lo spettacolo Social Comedy – Intrigo a via Doganelli di Maurizio Zacchigna con la regia di Marko Sosic perché pensa che bisogna parlare della realtà complessa dell’accoglienza e di chi si dedica ogni giorno a fare in modo che i richiedenti asilo abbiano la migliore assistenza e una vita dignitosa nel loro nuovo paese, integrandosi il più rapidamente possibile. Spaesati aprirà la sua edizione con una collaborazione con la rassegna Donne Inquiete di Beth Vermeer con una performance multimediale di Juraj Kojs, comporsitore e perfomer slovacco che narrerà del suo paese in E- Slovakia fra musica, immagini, movimento e voce. Il giorno seguente invece ospiteremo due documentari delle più interessanti giornaliste francesi Manon Loiseau e Cécile Allegra che hanno ricevuto l’importante riconoscimento del Prix Londres. Altri importanti appuntamenti avranno luogo a novembre e dicembre con spettacoli e preformance di Monika Bulaj e Marcela Serli – che saranno raccontati in un’ulteriore conferenza in cui tutto il ricco programma di Spaesati verrà illustrato.
SATIE
Un omaggio al maestro in ricordo di Fabio Amodeo
Quest’anno abbiamo pensato ad un secondo appuntamento dedicato alla figura di Satie nel suo 150mo compleanno dandogli quello spazio che si merita data la sua importanza nell’aver influenzato la musica (e non solo) del periodo successivo fino ad arrivare ai giorni nostri. Le prime due serate vedono sul palco due artisti già noti al pubblico del Miela e presenti nelle precedenti edizioni dedicate al compleanno di Erik Satie: Aleksander Rojc e Alessandra Celletti. Il primo (8 novembre) segue il filone tradizionale con un concerto dedicato da Satie al gusto delle composizioni brevi, di dimensioni ridotte, di pochi minuti ma di grande intensità espressiva. Così nel programma di Rojc , intitolato “L’ineffabile”, troveremo brani di Frederic Mompou, W.A. Mozart, Lord Bernes intrecciati con pagine di Satie, tra cui le famose Gnossienne.Il secondo appuntamento (11 novembre) vede al pianoforte la più importante interprete oggi della musica di Satie: Alessandra Celletti che in questo particolare concerto avvicina due geni nati nello stesso anno(1866): Satie in Provenza, e Gurdjieff in Armenia, entrambi interpreti del mistero, dell’esoterismo, delle “sorgenti nascoste” e interessati alla musica come strumento indispensabile di conoscenza, puntando all’essenza del suono con una scrittura scarna e asciutta.Ci sono però anche delle profonde differenze tra i due: viaggiatore instancabile l’armeno, statico e sedentario il francese. Entrambi subirono il fascino dell ‘Oriente, viaggiando tra culture diverse, religioni e sistemi di pensiero il primo, mentre Satie trovò il suo Oriente direttamente a Parigi, senza spostarsi dal suo piccolo appartamento di due stanze, che lui chiamava “Armadio”. Ascolteremo quindi nel concerto “Paesaggi dell’anima” una quindicina di brani brevi di Georges Ivanovic Gurdjieff (filosofo, scrittore, mistico e “maestro di danze”), mentre di Satie sentiremo, tra gli altri brani, 6 Gnossiennes e Sport et Divertissements.Il terzo e ultimo appuntamento dedicato al compleanno di Satie (“Come chiunque”, 15 novembre) è proposto da un gruppo di giovani che vogliono dedicare al Maestro un autoepitaffio postumo, uno spettacolo multidisciplinare in cui video, musica, danza e parole si intrecciano creando una performance bizzarra e scanzonata nello spirito di Satie e dei suoi “Quaderni di un mammifero”: sul palco Cecilia Binello, Gaia Marlino, Fausto Villa e Marina Zaia. I tre appuntamenti sono dedicati al ricordo di Fabio Amodeo che fin dall’inizio ci ha accompagnato in questo viaggio attraverso la musica di Satie.
Cinema
COLLEZIONI AUTUNNO/INVERNO
SUPEREROI IN CITTÀ
Il cinema per tradizione fa sempre parte del programma del Teatro Miela; è anche vero che nel corso del tempo le politiche commerciali, di distribuzione e culturali si sono modificate creando nuovi sistemi di fruizione (Tv e Web), nuovo pubblico (i giovani nati in epoca digitale) e nuove forme di narrazione (serie e mini serie Tv che hanno ridato nuova vitalità alle sceneggiature e agli attori). Abbiamo quindi pensato di continuare a programmare “il cinema” auspicandoci nuovi obbiettivi che saranno avviati già da questo inizio stagione per poi svilupparsi in maniera adeguata servendoci anche dello Streaming che ci permetterà di portare eventi live al Miela. La scelta di presentare al Teatro Miela una rassegna dal titolo “Collezioni Autunno/Inverno” dedicata ai creatori della moda ricade nel creare un rapporto tra discipline artistiche e cinema, tale relazione auspichiamo verrà sviluppata anche in futuro indagando attraverso la visione cinematografica anche altre forme riconosciute di arte: la musica, la fotografia, l’arte, l’architettura, filmate dai registi più affermati. “Supereroi in Città” è un po’ una giocosa sfida nel cercare di attrarre al cinema la domenica mattina un pubblico di bambini e ragazzi (le proiezioni si svolgeranno anche nel pomeriggio) con una serie di film dedicati ai Supereroi della Marvel, riscoperti, reinterpretati e rivisti negli ultimi anni dai registi più ambiziosi di effetti speciali e da attori molto popolari. Buona visione.
Foto e servizio Andrea Forliano
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