22 ottobre 2016 – 22 gennaio 2017
Felice Andreasi, un burbero gentiluomo di campagna, attore per sbarcare il lunario che non amava i riflettori, ma che ci ha lasciato interpretazioni indimenticabili, uomo di qualità. Questa mostra lo vede nelle sue vesti più abituali, calato nella sua dimensione più vera: Felice Andreasi pittore.
Una mostra per ricordarlo, ma ancor più per avere l’opportunità di ammirare i suoi quadri, tanti, diversi tra loro nel raccontare tutta una vita, in un mutare di stile, in un divenire che è “variazione”, per dirla con le parole di Picasso, uno che, come Felice, conosceva il mestiere e si sporcava le mani. Una mostra, questa mostra, perché il grande pubblico che lo conosce di più come cabarettista e attore possa incontrare il pittore e l’uomo che era. 65 quadri e una ventina di disegni esposti nel prestigioso Palazzo Salmatoris di Cherasco, a compimento di un percorso iniziato nel dicembre 2015, a dieci anni dalla sua scomparsa, con la presentazione del libro “Felice Andreasi. Un pittore in scena tra teatro, cinema e tv” e proseguito con proiezioni, incontri, tavole rotonde.
Il percorso della mostra è diviso in tre sezioni: Le opere; La vita; Grazia Manara Andreasi.
· La prima sezione propone un viaggio pittorico attraverso sette temi: Paesaggi, Fiori e natura morta, Animali, Nudi, Autoritratti, Ritratti e Soggetti religiosi.
· La seconda sezione è un percorso tra quadri, oggetti, libri e fotografie che illustrano il suo percorso privato e professionale, soprattutto quello attoriale. Dopo una lunga esperienza teatrale insieme ai maggiori esponenti del teatro comico-satirico milanese quali Dario Fo, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Cochi e Renato, Lino Toffolo, Bruno Lauzi, Paolo Rossi, Andreasi partecipa a numerosi programmi radiofonici e televisivi negli anni Settanta/Ottanta tra i quali Il poeta e il contadino, Cane giallo taglia media, Le interviste impossibili, Pasticcio Italiano. Mentre a teatro interpreta, Mercadet l’affarista di Balzac, L’antiquario di Goldoni e Aspettando Godot di Samuel Beckett (insieme a Jannacci, Gaber, Paolo Rossi e Giuseppe Cederna). Molti sono anche i film di successo del periodo: Il sospetto di Maselli, Sturmtruppen di Samperi, Musica per vecchi animali di Benni e Angelucci, Storia di ragazzi e di ragazze di Avati, Il caso Martello e Il partigiano Johnny di Chiesa, Un’anima divisa in due e Pane e tulipani di Soldini, dove vince il Nastro d’argento come miglior attore non protagonista e Due amici di Scimone e Sframeli.
· La terza sezione è dedicata al suo grande amore, oltre alla pittura, la moglie Maria Grazia Manara Andreasi. Anche lei, pittrice fin dalla giovane età, espone in questa occasione una piccola raccolta delle sue opere.
Lungo il percorso della mostra alcune teche ospiteranno poi oggetti per raccontare la vita artistica – da pittore e da attore – e privata di Andreasi, compresa l’esposizione di una serie di disegni dedicati ai suoi amici più cari. Infine, nella saletta video, sarà possibile assistere alla proiezione di tre contributi dedicati a Felice Andreasi: Felice l’attore che dipinge di Antonio De Lucia ed Enrico Venditti; Taccuino piemontese di Giovanni Arpino, regia di Renato Zanetto; Andreasi nei programmi TV della Rai, montaggio in collaborazione con Rai Teche.
La direzione della mostra e dell’intero progetto “Felice Andreasi. L’AttorPittore” è a cura di Alessandro Gaido, con la collaborazione di Antonio De Lucia. Le curatrici della sezione pittorica sono Sara Merlino e Maura Novelli. Il comitato scientifico è composta da Sergio Ariotti, Andrea Balzola e Franco Prono.
Orari
Da mercoledì a venerdì: ore 14.30/18.30
Sabato, domenica e festivi: ore 9.30/12.30 – 14-30/1830
Ingresso gratuito