Bora e pioggia imperversavano ieri su Trieste,ma all’interno delle sale adibite all’edizione 2016 del Science Fiction, il clima era ben diverso…potrei definirlo un clima surreale.In giro per la città non vi era quasi anima viva, ma una lunga coda era in attesa intorno alle 14,00 al Tripcovich per assistere ai sette cortometraggi in programma e altrettanta gente, per lo piu’ giovani era attratta dalle cosiddette “nuove tecnologie” alquanto bizzarre presenti al Magazzino delle Idee. Il colore ideale per definire la giornata di ieri potrebbe essere il rosso….profondo, dal momento che il protagonista della giornata era il noto regista Horror Dario Argento che è stato al centro di un simpatico dibattito con giornalisti e curiosi ma, personalmente , sono rimasto ugualmente colpito dalla serie dei cortometraggi. Man mano si susseguivano i mini film è stato un crescendo di emozioni, della durata di circa 2 ore,nel quale si passava velocemente dalla Grecia alla Russia attraversando la Germania con altrettanta suspance. La sala Tripcovich era colma a sufficienza, mentre gli “short”andavano avanti, con un pubblico discretamente variegato per quanto riguarda l’età. Lo stesso discorso vale per “Blind Sun” film al quale ho assistito nel pomeriggio di venerdì: gli spettatori presenti occupavano la stragrande maggioranza delle poltroncine per gustarsi un lungometraggio diretto da una giovane donna di origine Greca. La proiezione era incentrata sulla continua assenza di acqua durante una torrida estate tipica della Paese, patria della Mitologia, condita da alcuni incendi, ma il tutto era incorniciato dal meraviglioso Paesaggio Ellenico. Oggi ci saranno le premiazioni ed il calo del sipario con il classico”Arrivederci all’anno prossimo” di un festival ,ogni anno piu’ amato.
Andrea Forliano