Due concerti in Galleria Bertoia, tra arte e musica
Giovedì 10 novembre, ore 20.45, Joseph Parsons
Giovedì 17 novembre, ore 20.45, The sweet remains
Le novità del Natale in Città del Comune di Pordenone cominciano questa settimana con Aspettando il Natale, due concerti che fanno incontrare musica e arte in Galleria Bertoia, dove è in corso la mostra Elettrodomesticità. I due appuntamenti – realizzati con la collaborazione di Confesercenti (grazie all’impegno del presidente Mario Marini e del segretario Roberto De Filippo) – sono offerti alla città dagli imprenditori Alessandro Filippo e Claudia Morassutti, come anteprima di quello che succederà nel locale che a breve apriranno a Pordenone, il Nifty House – Kitchen & Lounge, articolato su tre livelli per tre differenti atmosfere e un calendario di eventi e iniziative dalla musica d’autore, all’arte, alla letteratura all’enogastronomia: American bar, Ristorante, After Dinner. Inaugurazione il 24 novembre in viale Marconi 14/a (nuovo palazzo ex Standa). Nel frattempo giovedì 10 novembre alle 20.45, in Galleria Bertoia protagonista sarà il cantautore statunitense Joseph Parsons; il 17 novembre sarà invece la volta dei The sweet remains. Ex membro degli US Rails e apprezzato cantautore di Philadelphia, Parsons – 10 dischi alle spalle (comprese le collaborazioni con Todd Thibaud e gli Hardpan con Terry Lee Hale) – arriva in Italia con la sua attuale band, con la sua miscela di pop-rock fatta di ballate elettriche e splendide fusioni vocali sognanti. Di recente è uscito il suo nuovo lavoro “The Field The Forest”, tramite la prestigiosa Blue Rose Records. In questo doppio EP l’artista racchiude non solo due diversi stili di scrittura ma anche due livelli di espressione e relativa interpretazione. “The Field” è attraversato da un mood meditativo, incentrato sulla natura delle relazioni interpersonali, andando a scavare tra gli angoli bui della psiche attraverso ballate romantiche, malinconiche, melodiche, struggenti. The Forest”, dove esplora tematiche quali la morte, la guerra e l’amore, è invece più avvincente e conturbante, quasi un cazzotto rock, sullo stile dell’ultimo Johnny Cash: atmosfere cupe ma forti, pennellate psichedeliche, fino allo stile pastorale e folk di stampo britannico. Uno stile, il suo, capace di raccogliere l’eredità del vecchio Blues di Chicago, ma anche del più classico Country Rock degli ex stati unionisti. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.