“‘Coast2Coast’ è il frutto, più o meno consapevole, dell’influenza che ha avuto su di me vivere per un po’ di tempo a New York, e come questo si sia ‘mescolato’ con il vivere a Napoli, città che da sempre fa della fusione tra diverse influenze culturali (e quindi anche musicali) uno dei suoi punti di forza”: con queste parole il musicista Davide Afzal racconta il suo ultimo album, ‘Coast2Coast’, nato tra New York e Napoli e pubblicato in questo ultimo scorcio del 2016. L’album è già presente sulle principali piattaforme digitali internazionali.
MARTEDÌ 29 NOVEMBRE 2016 (ore 21.00) il disco sarà presentato ufficialmente a Napoli, negli spazi della FONOTECA di Via Morghen, nel cuore del quartiere Vomero nel corso di uno showcase che vedrà protagonista il Davide Afzal 4tet, formazione costituita da Marco Fiorenzano (pianoforte e piano Rhodes), Claudio Cardito(sassofono), Pasquale De Paola (batteria) e guidata dal bassista e contrabbassista Davide Afzal.
“Coast2Coast è il risultato degli ultimi tre anni di musica condivisa con quelli che, partiti come amici e ‘compagni di viaggio’, sono poi diventati miei fratelli. – racconta Afzal – Con loro ho condiviso ore e ore di musica, concerti, registrazioni, idee, prove, vita…”.
Al disco hanno preso parte anche altri protagonisti della scena musicale italiana, come il trombettista Gianfranco Campagnoli, il trombonista Antonio Di Somma e la cantante Fabiana Martone.
Nell’album trovano spazio anche due omaggi a due autentiche leggende della musica: “Coaster” del sassofonista newyorchese Bob Berg e “Sometimes it snows in April” di Prince, brano del 1986 inserito nella colonna sonora del film “Under the Cherry Moon”, interpretato dal genio musicale di Minneapolis scomparso quest’anno.
Otto brani, otto tracce di musica e di vita imprigionate in un album che, da una costa all’altra del mondo, unisce idealmente due città collocate sulla stessa latitudine ma in due continenti separati da un oceano. Due città piene di musica, di idee, di colori e di suggestioni. Uno dei brani contenuti nel disco, intitolato simbolicamente “NEWPOLI” sembra voler ribadire questo ‘ponte di dialogo’ tra le due metropoli.