E’ il più importante Festival europeo delle arti in lingua minoritaria. Attesi al Teatrone di Udine registi, musicisti, scrittori, attori, cantanti
UDINE – Che cos’hanno in comune Chucokta, Galles, Frisia, Groenlandia, Paesi Catalani, Galizia e Faer Oer con il Friuli? L’esistenza di un idioma definito ‘minoritario’, che rappresenta una ricchezza e il motivo di unione tra questi territori. Lingue utilizzate anche per esprimersi in maniera artistica: attraverso la musica, il cinema, la letteratura. A raccontare e rappresentare questa varietà multilingue ci pensa Suns Europe, il principale Festival europeo delle arti nelle lingue minoritarie, che ha preso il via giovedì 1 dicembre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Fino a sabato 3 dicembre, nel capoluogo friulano, andrà in scena una vera e propria contaminazione di culture, di arti, di lingue, alle quali il pubblico potrà assistere gratuitamente.
Si parte giovedì pomeriggio
La cerimonia di apertura ufficiale del Festival è andata in scena giovedì, alla presenza del presidente della Cooperativa di Radio Onde Furlane, Paolo Cantarutti, del presidente dell’ARLeF Lorenzo Fabbro e del direttore artistico dell’evento Leo Virgili. Dopo i saluti di rito, il Festival è entrato nel vivo con il primo cortometraggio, Rúbái (Eire, 2013). A seguire Stefano Moratto ha presentato il suo ultimo romanzo, “Kebar Krossè”, ed è salito sul palco Gurude, musicista entno, elettro, rock siberiana (arriva dalla Khakassia). La serata è proseguita con il mockumentary sardo “Sos mortos de alos”, con “Suns Doc”, momento conviviale dedicato agli assaggi e ai sapori della diversità linguistica e delle minoranze, con la musica electro trip hop di Steso (Fær Øer) e con “Donald dal Tiliment”, letture teatrali del romanzo di Stefano Moratto a cura del Collettivo Teatro Sosta Urbana.
Venerdì è il giorno dei Cjastrons
Nella seconda giornata del Festival ci sarà come sempre spazio alla musica alternata al cinema e alla letteratura. Il via alle 17.30 con il rock di Brieg Guerveno (Bretagna), seguito alle 18 dal cortometraggio Giksasuvvon Ealli (Sampi, la cosiddetta ‘Lapponia’), e alle 18.30 da “Crossroads cantare il mondo”, lingue, suoni, diversità e contaminazioni con Alessandro Portelli, Giovanni Floreani e Claudio Milano. Alle 19.30 sarà proiettato il documentario “Brez Mej” di Giovanni Chiarot, mentre alle 20 spazio ai sapori delle minoranze con Suns Doc. Alle 20.30 salirà sul palco Veronika Ushoilik con il suo etno rock (Čukotka), alle 21 spazio all’atteso “Friûl Revolution”, serie tv curata da Marco D’Agostini e dai Cjastrons. Chiuderà la serata Familia Caamagno (Galizia) alle 23.
Sabato il gran finale
Il programma di giornata si aprirà alle 10 con ‘Scuele Europe”, lezione concerto con gli studenti di Udine. Alle 17 sarà proiettato il cortometraggio “Amona Putz!” (Paesi Baschi), alle 17.30 ci sarà spazio per l’hip hop di Imlé (Irlanda), alle 18 andrà in onda il documentario “Sumé mumisitsinerup nipaa” (Groenlandia). Alle 19.30 “Cantar, tocar, escriure, viure” (Paesi Catalani), incontro con il musicista e scrittore Xavi Sarrià, alle 20 anteprima del documentario di Dorino Minigutti e Giorgio Cantoni “Int/Art”, alle 20.30 consueto appuntamento con Suns Doc. Dalle 21 spazio al contest musicale per scegliere il vincitore dell’edizione 2016 del Festival (a cui prenderà parte anche il carnico Doro Gjat, vincitore della selezione Suns Ladinia) e alle 23.40 festa conclusiva al bar Tetris di Udine.
Come assistere alla serata di sabato
Sono disponibili i biglietti gratuiti per assistere alla serata finale di Suns Europa. Tutti gli interessati a partecipare allo spettacolo che andrà in scena al Teatro Giovanni da Udine a partire dalle 21 di sabato 3 dicembre, potranno ritirarli nelle sedi di Radio Onde Furlane (in via Volturno 29) e dell’ARLeF, l’Agenzia Regionale per la Lingua Friulana (via Prefettura 13). I tagliandi si possono trovare anche alla biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine (massimo sei biglietti a persona).
Da chi è organizzato il Festival
Suns Europe è un progetto realizzato da Radio Onde Furlane con il sostegno dell’ARLeF (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane-Agenzia regionale per la lingua friulana) e della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, in collaborazione con Puntozero, Comune di Udine, Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Il Laboratorio, Regione autonoma Trentino–Alto Adige.