Ritorna anche quest’anno il segmento di Varcare la Frontiera dedicato a Pier Paolo Pasolini. Una conversazione con Angela Felice del Centro Studi PPP di Casarsa della Delizia sul rapporto di PPP con il mare e l’acqua nella sua multiforme produzione artistica. Dalla fontana di aga del paese materno in Friuli alla tragica morte all’Idroscalo di Ostia sarà anche una riflessione sull’attualità di PPP come fonte di ispirazione per artisti, scrittori e registi delle nuove generazioni. Tre i diari di bordo ispirati dal Pasolini “reporter”.
Chantal Vey con il video CONTRO-CORRENTE #2 (Belgio, 2016, 34′) continua la sua ricerca artistica “costruita sul concetto di territorio. Territorio nel suo complesso, come un Altrove che esploro a piedi e in viaggio, ma anche nell’approccio con l’Altro, che stimolo per scoprire il suo universo. Ispirato a La lunga strada di sabbia, che descrive un viaggio compiuto da Pier Paolo Pasolini nel 1959, ho seguito questa strada controcorrente, a partire da Trieste e dalla regione della sua infanzia. Lungo la strada e negli incontri casuali, ho rivisto le situazioni descritte e le ho interpretate come artista e donna di oggi; sempre molto vicina agli esseri, come Pasolini amava fare.”
Anche Gilles Coton con QUI FINISCE L’ITALIA… (Belgio, 2010, 85′) rifà dopo più di 50 anni il viaggio intrapreso da Pier Paolo Pasolini a bordo della sua Fiat Millecinquecento, guidato dalle impressioni che il poeta raccolse in forma diaristica lungo un percorso di oltre 4.000 chilometri.
Il terzo “diario di bordo” ispirato da PPP è quello che Paolo Merlini e Maurizio Silvestri intraprenderanno nei prossimi mesi e che ci presenteranno in anteprima: La lunga strada di sabbia ripercorsa solo con i mezzi pubblici. Un viaggiare lento e differente, un lungo reportage sull’Italia, e le identità degli italiani, di oggi che Varcare seguirà anche nei prossimi anni.
Andrea Forliano