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Contatto TIG_ a Scuola: Claudio Moretti entra nelle aule scolastiche della Regione con …E se fossimo in guerra?

Contatto TIG_ a Scuola: Claudio Moretti entra nelle aule scolastiche della Regione con …E se fossimo in guerra?

Repliche nelle scuole fino al 13 marzo.

“E se oggi in Italia ci fosse una guerra…tu dove andresti?”
Claudio Moretti ha immaginato di poter fare questa domanda a dei ragazzi, oggi. Non tanto per sapere quanto improbabile sia questo scenario, quanto per iniziare con loro un empatico gioco del “e se?” ed immaginare con loro, in
un’Europa sul punto di sfasciarsi, il nostro Paese guidato da un regime e una guerra a casa nostra. Gli unici luoghi sicuri rimasti dove rifugiarsi sono il Nord Africa e il Medio Oriente.
Nasce così …E se fossimo in guerra? un nuovo spettacolo per ragazzi ideato e interpretato dall’attore friulano e nuova produzione per le giovani generazioni targata CSS Teatro stabile di innovazione del FVG. Lo spettacolo ha appena debuttato nelle aule delle scuole di primo e secondo grado di Udine e provincia e sarà in scena per numerose repliche fino al 13 marzo.
…E se fossimo in guerra? è, infatti, inserito nella programmazione di Contatto TIG a Scuola, la Stagione teatrale dedicata ai più giovani giunta ormai alla 19a edizione a Udine e 20a nella Bassa Friulana Orientale e Destra Torre e realizzata con la partecipazione della Fondazione FRIULI.
Claudio Moretti, popolare attore friulano e cofondatore del Teatro Incerto, presenta ai giovani spettatori uno spettacolo- con l’accompagnamento musicale di Andrea Bianco -che parla di paura, esilio, fuga, perdita d’identità e desiderio di tornare indietro, a casa.
Liberamente ispirato a “Immagina di essere in guerra” della scrittrice danese Janne Taller – libro sulla vita di un rifugiato-, …E se fossimo in guerra? apre una finestra sull’attualità e racconta una guerra immaginata ma allo stesso tempo così reale e vicina.
Seguendo l’ispirazione del tema portante della Stagione TIG del CSS, intitolata Nei panni degli altri, Moretti fa riflettere i ragazzi su cosa significhi fuggire, lasciare il proprio paese d’origine e cercare un futuro migliore tra culture differenti a volte diffidenti tra la nostalgia di casa e sogni infranti. La sfida del “mettersi nei panni degli altri” è cercare di immedesimarsi nell’altro e sperimentare, in questo caso, la vita di chi cerca di ricominciare da zero in un paese straniero, magari ospitato in un campo profughi e in attesa di un permesso di soggiorno per rifugiati ed è guardato con diffidenza, a volte con disprezzo.
… E se fossimo in guerra? immagina le nostre città distrutte. Come se in Italia nessun luogo fosse più sicuro. Fame, freddo, povertà e paura, sono diventati compagni con cui dover convivere. Chi può permetterselo, usa tutte le risorse economiche ancora a disposizione per cercare la salvezza, attraverso un viaggio lungo e difficile, in un paese del Nord Africa, prospero, pacifico, democratico e civile, dove la trafila di uno straniero rifugiato è molta dura, ma pur sempre meno del totalitarismo lasciato alle spalle assieme agli affetti, le vecchie certezze e il benessere.
La Stagione Contatto TIG è realizzata con il sostegno di Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del Comune di Udine e con i comuni di Aiello del Friuli, Aquileia, Bagnaria Arsa. Campolongo Tapogliano, Cervignano del Friuli, fiumicello, Marano Lagunare, Ruda e Terzo di Aquileia. In collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia, Biblioteca Civica V. Joppi Sezione Ragazzi e Sezione Moderna, Biblioteca Civica di Cervignano del Friuli, Sistema bibliotecario del Basso Friuli, Abitanti di storie 10° edizione, Progetto regionale Crescere leggendo 6° edizione Nei panni degli altri

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