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IL NOME DI FABIAN CANCELLARA PER SEMPRE PARTE DELLE STRADE BIANCHE

IL NOME DI FABIAN CANCELLARA PER SEMPRE PARTE DELLE STRADE BIANCHE

 

Inaugurato oggi il tratto di Strada Bianca intitolato al campione elvetico, primo atto del grande weekend di ciclismo nelle Crete Senesi. Cresce l’attesa delle gare pro’ di domani e della Gran Fondo di domenica.

Siena, 3 marzo 2017 – Si è tenuta oggi la cerimonia di dedica del tratto di Strada Bianca Monte Sante Marie nel Comune di Asciano (clicca qui per vedere il punto esatto) a Fabian Cancellara. Il campione svizzero, che la corsa se l’è aggiudicata per tre volte, era presente alla cerimonia di posa della Pietra Miliare che per sempre indicherà a suo nome quel settore. Il weekend spettacolare e di livello internazionale targato RCS Sport / RCS Active Team / La Gazzetta dello Sport nelle Terre di Siena prosegue domani con le gare pro’ femminile e maschile, entrambe parte dei rispettivi calendari UCI WorldTour, e domenica con la Gran Fondo, con al via 5.000 iscritti.

Fabian Cancellara con Mauro Vegni, Direttore Ciclismo RCS Sport, ed il Sindaco di Asciano, Paolo Bonari

A Fabian Cancellara sono stata consegnate anche le chiavi della Città di Asciano

DICHIARAZIONI
Fabian Cancellara ha dichiarato: “Per me è un grande onore ed un grande piacere ricevere questo riconoscimento perché questa è una corsa importantissima che, come abbiamo visto, si è sviluppata a livello mondiale negli ultimi anni. Averla vinta tre volte è un vanto e spero che questo rimarrà nella storia di questa bellissima manifestazione. Per domani vedo favoriti Sagan e Van Avermaet, che hanno già dimostrato in Belgio di andare fortissimo, ma non escluderei anche Stybar e Felline, che ho visto andare forte nelle ultime corse”.

Dopo la cerimonia Cancellara ha incontrato i giornalisti e gli ospiti all’agriturismo Poggio d’Arno, adiacente al tratto di sterrato a lui intitolato

STRADE BIANCHE NAMEDSPORT
Nella prova maschile delle Strade Bianche NamedSport, da quest’anno inserita nel calendario UCI WorldTour, si attende lo scontro tra i protagonisti delle corse di un giorno come il Campione del Mondo Peter Sagan, il belga Campione Olimpico Greg Van Avermaet e il ceco Zdeněk Štybar (vincitore della corsa nel 2015 e secondo dietro Cancellara nel 2016).

PERCORSO
La differenza con lo scorso anno è sostanzialmente nei primi chilometri, quando viene riproposta la salita sterrata di Bagnaia già affrontata nel 2014 e 2015. Questo comporta un settore sterrato duro in più nella parte iniziale e la soppressione del Passo del Rospatoio (asfaltato).
Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti circa 62 km di strade sterrate divise in 11 settori (dei quali 8 sono in comune con la corsa femminile) con fondo ben tenuto, ben battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie.
Partenza da Siena (zona Stadio/Fortezza Medicea), primi chilometri ondulati su asfalto per raggiungere, al km 11, il 1° settore sterrato (2,1 km) perfettamente rettilineo sempre in leggerissima ascesa.
Pochi chilometri separano dal 2° settore (4,7 km), prima vera asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e un lungo tratto in salita, a volte con pendenze attorno e oltre il 10%.
Si raggiunge quindi Radi, dove si incontra il 3° settore (4,4 km, si tratta della seconda parte del primo sterrato del percorso delle origini) e subito dopo il 4° settore (5,5 km, presente sin dalla prima edizione, l’ex-secondo settore del percorso originale) altimetricamente meno impegnativo che porta a Buonconvento.
Pochi chilometri dopo si affronta la salita di Montalcino, la seconda asperità di giornata (4 km al 5%).
Dopo Torrenieri, iniziano il 5° (11,9 km) e 6° (8 km) settore, che sono intervallati da solo 1 km di asfalto, entrambi impegnativi, ondulati, molto nervosi e con parecchie curve e saliscendi.
Dopo il secondo passaggio in Buonconvento è posto il rifornimento fisso nella zona di Ponte d’Arbia prima di giungere a Monteroni d’Arbia. Qui inizia il 7° settore sterrato di San Martino in Grania (9,5 km) in mezzo alle Crete Senesi. Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte, per concludersi con una scalata a curvoni che immette nuovamente nell’asfalto.
A Ponte del Garbo (Asciano) inizia l’8° settore sterrato (11,5 km, il più impegnativo della corsa), prevalentemente in salita e caratterizzato da notevoli saliscendi, tra i quali vanno citati quelli in prossimità di Monte Sante Marie che raggiungono bruscamente sia in salita che in discesa pendenze molto elevate (su brevi distanze). Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato di 300 m in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, il 9° settore di soli 800 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia e si supera sempre su asfalto Pieve a Bozzone. Si affronta quindi il 10° e penultimo settore (2,4 km) sulla strada in salita di Colle Pinzuto (pendenze fino al 15%). Pochi chilometri dopo è posto l’11° e ultimo tratto sterrato (1,1 km) con una sequenza di discesa secca seguita dal una ripida risalita (pendenza max 18%) che si conclude alle Tolfe.
Al termine restano poco più di 12 km all’arrivo a Siena nel Campo.

Ultimi km
Gli ultimi km si snodano per la prima parte all’esterno dell’abitato di Siena su strade larghe e lunghi rettifili collegati tra loro da ampie curve, prima in discesa e poi in leggera salita fino ai 2 km dall’arrivo dove viene imboccata la via Esterna di Fontebranda con pendenze fino al 9%. A 900 m dall’arrivo si supera la Porta di Fontebranda e inizia la pavimentazione lastricata. La pendenza supera il 10% fino a raggiungere attorno ai 500 m dall’arrivo, in via Santa Caterina, punte del 16%. Segue una svolta decisa a destra nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai 300 m la strada è sempre in leggera discesa. Ai 150 m svolta a destra in via Rinaldini. Ai 70 m si entra nel Campo, ultimi 30 in discesa al 7%, traguardo pianeggiante.

STRADE BIANCHE WOMEN ELITE NAMEDSPORT
Tra le donne impegnate nella Strade Bianche Women Elite NamedSport, le pretendenti più accreditate sono: Lizzie Deignan (vincitrice dell’ultima edizione), Amalie Dideriksen (Campionessa del Mondo), Marianne Vos, Anna van der Breggen (Campionessa Olimpica), Megan Guarnier (vincitrice nel 2015) e l’italiana Elisa Longo Borghini.
PERCORSO
Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti circa 30 km di strade sterrate divise in 8 settori (tutti in comune con la corsa maschile) con fondo ben tenuto, ben battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie.
Partenza da Siena (zona Stadio/Fortezza Medicea), primi chilometri ondulati su asfalto per raggiungere, al km 11, il 1° settore sterrato (2,1 km) perfettamente rettilineo sempre in leggerissima ascesa.
Pochi chilometri separano dal 2° settore (4,7 km), prima vera asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e un lungo tratto in salita, a volte con pendenze attorno e oltre il 10%.
Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il 3° settore (4,4 km, si tratta della seconda parte del primo sterrato del percorso delle origini) e subito dopo il 4° settore (5,5 km, l’ex-secondo settore del percorso in origine, presente sin dalla prima edizione) altimetricamente meno impegnativo che porta a Buonconvento.
Dopo il passaggio in Buonconvento è posto il rifornimento fisso nella zona di Ponte d’Arbia prima di giungere a Monteroni d’Arbia. Qui inizia il 5° settore sterrato di San Martino in Grania (9,5 km) in mezzo alle Crete Senesi. Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte per concludersi con una scalata a curvoni che immette nuovamente nell’asfalto. Segue un tratto asfaltato con poche difficoltà fino all’immissione nel percorso classico maschile con il medesimo impegnativo finale.
Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato di 300 m in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, il 6° settore di soli 800 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia e si supera, sempre su asfalto, Pieve a Bozzone.
Si affronta quindi il 7° e penultimo settore (2,4 km) sulla strada in salita di Colle Pinzuto (pendenze fino al 15%).
Pochi chilometri dopo è posto l’8° e ultimo tratto sterrato (1,1 km) con una sequenza di discesa secca seguita da una ripida risalita (pendenza max 18%) che si conclude alle Tolfe.
Al termine restano poco più di 12 km all’arrivo a Siena nel Campo. Gli ultimi chilometri saranno gli stessi della prova maschile.

ULTIMI KM
PUNTI D’INTERESSE
SIENA
Difficile scegliere tra Piazza del Campo e la Torre del Mangia, tra la cattedrale e le altre strutture del suo complesso come il Battistero, la Cripta e il “Facciatone”. L’UNESCO ha quindi certificato l’inestimabile valore artistico all’intero centro storico. Siena è un gioiello artistico completo, insieme sacro e profano, mai immobile, ammirato dall’oltre milione di visitatori annuali e vitale in quanto al centro di eventi sportivi e folcloristici come il consueto Palio, in scena due volte l’anno durante il quale si sfidano le 17 contrade cittadine davanti a un folto pubblico proveniente da tutt’Italia per assistere all’evento più famoso e caratteristico della città. La Strade Bianche NamedSport si inserisce con una gara a suo modo epica in un contesto storico che fa cornice perfetta alla partenza e all’arrivo. Il pubblico nell’attesa dei ciclisti ha infatti modo di scoprire non solo i monumenti, ma anche le numerose delizie locali come i sughi e le specialità a base di cinghiale, la ribollita, il panforte, dolce tipico senese e i vini ricercati in tutto il mondo come il famoso Chianti. In attesa dell’arrivo la leccornia perfetta sono i Ricciarelli, dolce tipico senese a base di mandorle, zucchero e albume d’uovo. Fondata dagli Etruschi, accresciuta dai Romani, governata dai Ghibellini e dai Medici, oggi è anzitutto di coloro che avranno la fortuna di visitarla, semplicemente perché, come certificato dall’UNESCO, è “Patrimonio artistico dell’Umanità”. Da vedere: La Torre del Mangia. Da assaggiare: I Ricciarelli. Quando tornare: 2 luglio e 16 agosto – Palio di Siena.

SOVICILLE
“Quel luogo soave”, come recita l’etimologia latina del suo nome, è un caratteristico comune del Senese, ricco di chiese e antiche fortificazioni. Ogni terzo sabato del mese piazza Marconi ospita il Mercatale, mercato che attrae visitatori da tutta la provincia e dove è possibile acquistare prodotti alimentari provenienti dalla Val di Merse e dalla provincia di Siena. Il comune di Sovicille, nella frazione di Ponte allo Spino, ospita altresì la Pieve di San Giovanni Battista, uno degli edifici romanici più interessanti di tutto il Senese.

MURLO
Pensi Etruschi, dici Murlo. Infatti il monumento simbolo del comune della provincia di Siena, situato sulle colline che separano il paesaggio collinare delle Crete Senesi, da quello boschivo della Maremma Grossetana, si chiama Cappellone ed è la statua etrusca diventata simbolo della città. La sua importanza non è solamente storica e architettonica, bensì rappresentativa delle origini degli abitanti del comune di Murlo, che un recente studio del DNA, effettuato dai ricercatori dell’Istituto di Genetica dell’Università degli Studi di Torino, ha confermato essere tra i legittimi successori degli antichi Etruschi. Isolato dalle strade principali conserva tutto il suo fascino che lo rende ancora più caratteristico se raggiunto attraverso le “strade bianche” che lo circondano.

MONTERONI D’ARBIA
Il comune della provincia Senese prende il nome dal fiume che attraversa l’omonima Val d’Arbia. Caratteristico di Monteroni d’Arbia, e degno di una deviazione turistica sul percorso delle Strade Bianche, è il mulino ad acqua fortificato, risalente alla prima metà del XIV secolo. Tra fine aprile e inizio maggio nel comune si svolge inoltre la caratteristica festa “Ponte in Festa a Ponte d’Arbia” che nel 2017 giungerà alla sua settima edizione coinvolgendo attività sportive caratteristiche e culinarie.

BUONCONVENTO
Uno dei comuni che formano il circondario delle Crete Senesi fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Il paese ancora circondato dalla sua cinta muraria ha un aspetto medievale con le sue case in mattoni rossi. La Torre Civica del palazzo Podestarile, ricoperta di stemmi dei podestà, è il monumento più rappresen- tativo, ma passeggiare tra le vie del borgo è altrettanto suggestivo. Nel mese di settembre le sue suggestive vie ospitano la Sagra della Valdarbia dove la passione della buona tavola si incontra con la musica, l’arte e la letteratura.

MONTALCINO
Splendido borgo medievale collocato sulla sommità di una collina, nel tipico paesaggio toscano, Montalcino fu fondata dagli Etruschi e si contraddistingue per la sua fortezza pentagonale, che ospitò dopo la caduta di Siena nel 1555 i nobili senesi, che si arroccarono in città per 4 anni, con la speranza di poter un giorno ritornare a Siena, dando vita alla repubblica di Siena riparata in Montalcino. Altresì nota tra gli appassionati di enologia per il Brunello di Montalcino, un vino rosso dotato di grande longevità. Sul territorio di San Giovanni d’Asciano, frazione di Montalcino, sorge anche il bosco della Ragnaia, che copre circa 9 ettari ed è opera dell’artista Sheppard Craige, premiato come uno dei giardini più belli d’Europa.

SAN QUIRICO D’ORCIA
Comune italiano di circa 2.000 abitanti, vanta tra le sue attrazioni più visitate uno stupendo esempio di giardini all’Italiana, gli Horti Leonini, realizzati intorno al 1580 da Diomede Leoni. A livello architettonico l’edificio da non perdere è la Collegiata o Pieve di Osenna, chiesa del XII-XIII secolo. Spingendosi nella frazione di Vignoni, si trova l’omonimo castello. Una recente particolarità cinematografica è rappresentata dall’intero paese, trasformatosi in “set” per le riprese del film “La scuola perfetta” con Rocco Papaleo e Christian De Sica.

PIENZA
Dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità nel 1996, la città di Pienza è la città natale di Papa Pio II, che la riteneva la città “ideale” del rinascimento. I progetti realizzati in quell’epoca, anche se parzialmente incompiuti, rappresentano esempi significativi dell’architettura urbanistica razionale del Rinascimento Italiano. Palazzo Piccolomini, una delle costruzioni volute da Papa Pio II, è stato scelto da Zeffirelli per girare alcune scene del suo film Romeo & Giulietta. Da non perdere la Piazza Pio II dove si trovano Palazzo Piccolomini e la Cattedrale.

ASCIANO
Nel cuore delle Crete Senesi è uno dei comuni più antichi e interessanti del Senese. Di origine Etrusca e sviluppo romano, presenta ancora oggi un aspetto “medievale” nel suo caratteristico centro storico che conserva ancora oggi luoghi d’interesse come l’imperdibile Basilica Sant’Agata risalente all’anno 1000, ma dall’apparenza gotica dovuta al suo successivo ampliamento. Non solo storia, anche architettura moderna, come il Site Transituare, realizzato dall’artista francese Jean Paul Philippe e posto all’incrocio di tre stradine nel cuore delle Crete Senesi.

CASTELNUOVO BERARDENGA
Situato a Nord-Est di Siena, nel territorio del Chianti è un comune di origine medievale. All’interno del paese visitando la chiesa della Madonna del Patrocinio si può visionare una Madonna in terracotta del XIV secolo ritrovata tra le rovine del castello. Quello che rende Castelnuovo Berardenga una splendida meta turistica sono i dintorni, costellati di Castelli. Tra i luoghi più conosciuti, la Certosa di San Pietro o di Pontignano fondata nel 1343, con uno splendido chiostro visitabile, così come il Castello di Montalto e il Borgo di San Gusmè. Nel comune di Castelnuovo di Berardenga è situata anche la località di Monteaperti, nota per la battaglia tra Guelfi e Ghibellini, che ogni anno viene commemorata con una fiaccolata.


COPERTURA TV
Giunta nel 2017 alla sua undicesima edizione, la Strade Bianche NamedSport godrà di una distribuzione televisiva in 184 diversi Paesi del mondo, in tutti e cinque i continenti, attraverso 13 differenti network.
Rai, host broadcaster dell’evento, garantirà la produzione di immagini in diretta per due ore di corsa, che verranno trasmesse su Rai Sport nel territorio italiano ospitante la manifestazione.
Eurosport diffonderà live “La Classica del Nord più a Sud d’Europa” in 16 Paesi della regione Asia e Pacifico, nonché in tutto il Vecchio Continente, ad eccezione della Francia in cui la copertura sarà garantita in esclusiva da L’Equipe. Tornando al Pacifico, altre due esclusive saranno garantite agli appassionati giapponesi, che potranno accedere alla diretta su DAZN, e a quelli neozelandesi che seguiranno le fasi salienti della corsa su Sky Sports.
Il network OSN detiene i diritti per tutti i territori della regione Medio Oriente e Nord Africa, mentre più a sud l’emittente Kwese Sport coprirà l’intera Africa Subsahariana ad eccezione del Sudafrica, in cui la corsa sarà trasmessa in diretta da Supersport.
La Strade Bianche NamedSport potrà essere seguita in diretta nelle Americhe grazie alla programmazione offerta da Fubo.TV in USA e Canada, da TDN in Messico e America Centrale e dal network ESPN in tutto il Sudamerica e nei Caraibi.
Immagini della gara verranno altresì distribuite in tutto il mondo attraverso la piattaforma SNTV – Sports News Television.

DOMENICA 5 MARZO – LA GRAN FONDO
Sullo stesso identico percorso affrontato il giorno precedente dalla gara donne si svolgerà la Gran Fondo. Saranno 5.000 gli iscritti che si confronteranno sulle Strade Bianche delle Terre di Siena.

Foto Credit: LaPresse
SHIFT Active Media
Manolo Bertocchi
RCS Sport
Stefano Diciatteo

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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