Trieste, 3 marzo 2017 – Reduce da un entusiasmante e appagante tour negli Usa, l’artista triestino Frank Get annuncia l’imminente uscita del suo nuovo album, Gray Wolf, dopo il fortunato e apprezzato Rough man del 2015: «Sarà il mio quattordicesimo album – spiega Frank Get – le sonorità richiamano prepotentemente le mie radici bluese, come nei miei dischi precedenti, anche in questo caso i testi ricopriranno un ruolo molto importante».
Le date negli Usa hanno permesso a Frank Get di esibirsi davanti a migliaia di persone che hanno apprezzato molto lo stile rock – blues del musicista triestino. «Suonare ad Asbury Park è sempre una grande emozione – racconta Frank Get – mi ero già esibito in passato al Light of Day, ma è sempre una grande esperienza». Essere sullo stesso palco accanto ad alcuni dei più importanti nomi del rock a stelle e strisce (Willie Nile, Ben Arnold, James Maddock, Joe D’Urso, Jesse Malin, Joe Grushecky, Vinnie Lopez, Garland Jeffreys, Albert Lee tra gli altri) è un onore per un artista che gira i palchi internazionali da più di trent’anni.
Una carriera che nel 2017 sarà arricchita da questo nuovo lavoro, 13 canzoni registrate con la band che accompagna da tempo Frank Get nei concerti e che rappresenta una sicurezza per l’artista triestino: Giulio Roselli alla batteria, Tea Tidić al basso e Andrea Reganzin alle tastiere. «Sarà un album in parte diverso da quelli precedenti in cuiprevarrà l’anima blues e southern: grazie ai musicisti della band sono riuscito ad ottenere il suono che cercavo, diretto e senza troppi arrangiamenti».
Anche per questo suo nuovo lavoro Frank Get ha curato con molta attenzione i testi: «In Rough Man ho parlato della storia del mio territorio e del passato della mia famiglia, in questo nuovo lavoro proseguo lungo il cammino dei ricordi e riprendo il discorso dove l’avevo interrotto». (Gray Wolf) va a completare la trilogia avviata con i Ressel Brothers e l’album del 2014 To milk a duck e proseguita nel 2015 con il disco solista Rough Man, interamente scritto e suonato dallo stesso Frank Get.
Andrea Forliano