Arriva sul palcoscenico del Politeama Rossetti da mercoledì 29 marzo a domenica 2 aprile, per la Stagione di Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, il più classico e amato dei testi teatrali goldoniani, “Arlecchino, il servitore di due padroni”: amore, sorprese, colpi di scena, lazzi e tanto divertimento, in una macchina scenica perfetta.Ne offre una nuova, fantasiosa edizione il regista Giorgio Sangati per il Teatro Stabile del Veneto, a capo di una compagnia che unisce attori giovani ad altri di consolidata esperienza, tutti ugualmente precisi e pieni di energie a partire dell’incredibile Arlecchino di Marco Zoppello che la stampa ha molto ammirato: «barba e una folta chioma rossa, energico e vitale, per nulla sciocco, tantomeno ingenuo, anzi ben convinto della sua intelligenza, rivendicata orgogliosamente a fine spettacolo, come se fossero le complesse trame amorose dei suoi due padroni ad annodare reti ingarbugliate nelle quali bisogna poi abilmente districarsi, cosa che lui, del resto, riesce a fare benissimo» (Audino – Il Sole 24 ore)“Il Servitore di due padroni” fu scritta nel 1746 su invito di Antonio Sacchi, importante capocomico e famoso Truffaldino e testimonia il rivoluzionario lavoro di Goldoni per dare dignità e rigore al lavoro drammaturgico: un impegno fondamentale per la nascita del teatro moderno. Nella prima versione le parti serie avevano una stesura completa, quelle comiche, affidate alle maschere, erano invece appena accennate: stava poi agli attori improvvisare, creando virtuosismi, lazzi, momenti esilaranti. Accadeva però che – in mano ad artisti meno seri del Sacchi – tali parti debordassero, spesso a scapito dello sviluppo della pièce. Ecco i motivi che spinsero Goldoni a stenderla poi per intero, riportando nell’edizione completa delle sue opere del 1753 lazzi esilaranti ma misurati e di buon gusto (il lazzo della lettera, e soprattutto l’acrobatico momento del pranzo da servire a due padroni contemporaneamente offrono all’attore che dà vita ad Arlecchino, immense prove di bravura e al pubblico momenti di divertimento e sorpresa davvero straordinari). Agendo in questo modo, attraverso la sua feconda produzione, Carlo Goldoni poté delineare anche per le figure comiche profili sempre più interessanti e complessi, psicologie degne di credibili personaggi. “Il Servitore di due padroni” rappresenta un fondamentale punto di passaggio in questa graduale “rivoluzione” goldoniana che l’autore seppe calibrare senza mai perdere il consenso del pubblico e al contempo senza rinunciare a tratteggiare la società a lui contemporanea, spesso criticandone severamente alcuni aspetti, attraverso l’ironia.
“Arlecchino il servitore di due padroni” va in scena alla Sala Assicurazioni Generali da mercoledì 29 marzo a sabato 1 aprile alle ore 20.30 e domenica 2 in replica pomeridiana con inizio alle 16. Per abbonamenti “con le stelle” e per i posti ancora disponibili ci si può rivolgere presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti o accedere attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.