Da venerdì 31 marzo in scena al Bobbio per la Contrada La Belle Epoque. Lui, baffi a manubrio, cilindro e galanterie. Lei, pizzi, boa di struzzo, guêpière e stivaletti. Entrambi interpretati dalla magnifica attrice Maddalena Crippa, in un one woman show.
Il contesto della rappresentazione è quello della corsa verso la Prima Guerra Mondiale, periodo di rinnovamento culturale, spinta tecnologica e fiducia nel progresso. L’operetta, che dal 1905 è un grande successo su tutti i palcoscenici, arriva sul palco della Contrada con il titolo alla rovescia: “L’allegra Vedova”, nella rielaborazione di Victor Leon e Leo Stein, regia di Bruno Stori.
Maddalena Crippa, attrice di teatro e cinema, ha iniziato giovanissima con Giorgio Strehler e ha proseguito la sua carriera lavorando con grandi nomi come Egisto Marcucci, Luca Ronconi, Antoine Vitez, Massimo Castri, Luigi Squarzina e Peter Stein. Il suo Il ratto di Europa diretto da Giorgio Barberio Corsetti è andato in onda su Rai 5 a dicembre del 2016 e dopo Amleto con Daniele Pecci è di scena nei teatri d’Italia con L’allegra vedova, spettacolo che sta riscuotendo un grande successo.
In questa produzione Parmaconcerti, in collaborazione con la Compagnia Umberto Orsini, viene rappresentata la storia della bella e ricca vedova Anna Glavari e l’affascinante sciupafemmine e squattrinato Danilo Danilowitsch, intrico d’amore e ragion di Stato.
In uno spazio essenziale un prezioso ensemble strumentale, un quartetto composto da Giampaolo Bandini alla chitarra, Giovanni Mareggini al flauto e all’ottavino, Mario Pietrodarchi alla fisarmonica e Federico Marchesano al contrabbasso, suona le musiche di Lehàr nell’arrangiamento di Giacomo Scaramazza. Maddalena Crippa, nella doppia veste di narratrice e cantante, racconta la storia e interpreta le canzoni de “La Vedova Allegra”, evocando con leggerezza e divertimento le atmosfere dei cabaret berlinesi e dei cafè chantant parigini, alternando alle parti recitate – frammenti di dialoghi e monologhi tradotti dal libretto originale – parti cantate, arie e duetti.
Una fiaba a tempo di valzer durante la quale il pubblico abbandona i pensieri cupi e si lascia trasportare dal racconto, leggero ed elegante, di un amore improbabile e molto affascinante.
Le musiche tracciano un percorso della storia musicale italiana. A cominciare da “Canzonette vagabonde”, dal repertorio italiano degli anni ‘20 e ‘30, a seguire poi con “Sboom”; le canzoni degli anni ’60 da Paolo Conte, a Tenco, Jannacci, De André; con “A sud dell’alma”, dedicato ai grandi interpreti latino americani, “E pensare che c’era il pensiero” di Gaber e Luporini; senza dimenticare le interpretazioni di “Irma la dolce” (produzione Rai), “Schonberg Kabarett”, “Pierrot lunaire”, “L’opera da tre soldi”, nel doppio ruolo di Jenny e Polly; “Femmine fatali” (produzione Festival di Salisburgo), fino al più recente “Italia mia Italia”. Una dedica spassionata al nostro paese che Maddalena Crippa porterà a Trieste all’insegna della qualità e della varietà.
Repliche al Bobbio fino al 3 aprile 2017. Parcheggio gratuito presso Coop Alleanza 3.0 in via della Tesa.
Info: biglietteria della Contrada tel 040 948471 – 040 390613 o [email protected].
Andrea Forliano