Storie di giovani, di adolescenti, del loro rapporto con il mondo della politica, della scuola, del web, degli adulti, del reale e della difficoltà a raccontare se stessi, saranno al centro della seconda giornata del festival Le Voci dell’Inchiesta, giovedì 6 aprile.
Alle 9.30, il giornalista ‘Sandro Ruotolo incontra gli studenti’, sarà un’occasione per raccontare le sue avventure giornalistiche, il suo lavoro, ripercorrendo le più scottanti inchieste a partire dagli anni Novanta.
La storia di una ragazza di 14 anni – originaria del Sud della Svezia, che si impegna politicamente nel partito dei Democratici Svedesi, una frangia di estrema destra – che oggi siede nel parlamento Svedese, è al centro del film ‘Miranda: the making of a politician’, di Mats Ågren, (Svezia, 2016. 59’), al festival in anteprima nazionale (ore 11.00). Il regista sarà intervistato da Lorenzo Marchiori, giornalista de Il
Gazzettino.In programma alle 14.30 l’incontro “La narrazione di noi e degli altri, adolescenti” in cui un nutrito parterre di partecipanti si confronteranno su preadolescenza e adolescenza. Presenti Andrea Antoni – Free Lance Art Director, Davide Dal Maso – Social Media Coach, Giorgio Jannis – Esperto di culture digitali, narratologo, Giotto Arrosto – Instagramer, Enrico Marchetto – Digital Strategist, Lisa Marin – Snapchat Messaggero Veneto Scuola, Fabia Mellina Bares – Garante regionale dei diritti dei minori, Fiorenza Poletto – Referente Consulta studentesca Pordenone, Alberto Verardo e Alberto Venerus – Studenti, intervento video di Cristina Liverani – Doxa Kids. Segue la proiezione, in anteprima nazionale, di ‘Children on-line’ di Katerina Hager (Repubblica Ceca, 2017. 52’), il ritratto dei tre giovani protagonisti che mostra le difficoltà di educare in un’epoca dove divertimento e pericolo si sono trasferiti nel cyberspazio.
Evento clou della giornata il primo dei tre i film selezionati per il focus sul tema dell’ISIS e del terrorismo: alle 17.45 in sala l’anteprima
nazionale di The Confession, un film potente che sposta il nostro giudizio e le nostre categorie interpretative su chi sono davvero i terroristi. La storia è quella del cittadino inglese-pakistano di seconda generazione Moazzam Begg, presunto estremista deportato a Guantanamo, dove rimane per oltre 4 anni prima di essere liberato senza nessuna accusa a suo carico. Il film del regista Ashish Ghadiali (Regno Unito, 2016) è il resoconto di prima mano del protagonista, che ora vive in Inghilterra senza poter abbandonare il Paese. A stupire è la figura di Begg: non somiglia per niente allo stereotipo dell’estremista islamico. È un uomo minuto, che non alza mai la voce e sostiene i suoi argomenti senza fare appello alla fede religiosa. Da uomo libero ha fondato in Inghilterra “Cageprisoners” (Prigionieri in gabbia), ONG sostenuta da Amnesty International che si occupa dei combattenti islamici detenuti a Guantanamo. Presente in sala il regista e in collegamento video il protagonista.
La serata di giovedì si apre, alle 20.45, con Assalto al cielo di Francesco Munzi (Italia, 2016. 72’), presentato fuori concorso alla 73a Mostra del Cinema di Venezia. Il film, costruito con materiale documentario di archivio, racconta la parabola delle lotte extraparlamentari, tra il ’67 e il ’77, dei giovani tra slanci e sogni, violenze e delitti, inseguendo l’idea della rivoluzione. Il regista e sceneggiatore, Francesco Munzi sarà intervistato da Mariapia Comand.
Chiude la giornata, alle 22.15, la proiezione, in anteprima della versione italiana in 2K, del documentario di Gideon Bachmann, ‘Underground New York’ (USA, 1967. 58’), Leone d’argento alla
Mostra del Cinema di Venezia 1968, ricostruito e digitalizzato in 2k presso i laboratori dell’Archivio Cinema della Cineteca del Friuli. Un ritratto del cinema e del mondo underground newyorkese degli anni sessanta, tra frenesia e trambusti della Beat Generation. Ne parleranno Elena Beltrami e Alice Rispoli dell’Archivio Cinema della Cineteca del Friuli.
Da segnalare nella seconda giornata anche la presentazione (ore 18.oo alla Mediateca di Palazzo Badini) del libro ‘Un paese di primule e caserme’ (Corde Architetti) che racconta le tre successive ondate di militarizzazione del XX secolo che hanno lasciato in Friuli Venezia Giulia un patrimonio enorme di edifici e infrastrutture, ma anche di storie, di immagini, di vite. La dismissione di tale patrimonio ha reciso un legame profondo portando conseguenze molto diverse. Interverranno Alessandro Santarossa – Corde Architetti, Luca Marchesi – Direttore generale ARPA FVG, Sergio Sichenze – ARPA Friuli Venezia Giulia – LaREA.
La giornata di venerdì 7 aprile toccherà tematiche di stringente attualità, storie di immigrazione, viaggi, emarginazione, di guerra e lotta alla sopravvivenza, di difesa del futuro del nostro cibo, con la proiezione di film in anteprima nazionale, incontri e masterclass.
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