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Ancora tanti eventi a Udine per la giornata della Memoria

Eventi di giovedì 26 gennaio:

Giro di boa per le numerose iniziative organizzate dal Comune di Udine per la Giornata della Memoria. Il ricco cartellone di presentazioni, concerti, spettacoli e mostre, infatti, prosegue domani, giovedì 26 gennaio, con un doppio appuntamento.
Alle 18, in sala Ajace, è in programma la conferenza di Valerio Marchi, ricercatore presso il dipartimento di Scienze umane all’ateneo friulano, impegnato a parlare di “Elio Morpurgo, una vita dall’Unità alla Shoah”. Salta subito all’occhio, quando ci si avvicina alla figura di Elio Morpurgo, l’arco temporale della sua esistenza: nato nel 1858, due anni e mezzo prima della proclamazione del Regno d’Italia, scompare in circostanze tragiche durante l’occupazione nazista, nel 1944. Era, dunque, dodicenne nell’anno di Porta Pia, e ottantacinquenne nell’atroce periodo della Shoah. L’ampio arco di tempo della sua vita intensa e produttiva getta fasci di luce, e invita a porsi domande, tanto sul contributo ebraico all’Italia unita, quanto su altri temi e nodi della nostra storia.
Alle 20.30 al cinema Visionario (sala Astra, via Asquini), invece, il Cec Centro Espressioni cinematografiche presenta il film “Vento di primavera” di Roselyne Bosch, con il commento di Gianfranca Giro, esperta di letteratura della deportazione e della Shoah. Siamo nel 1942, Joseph Weismann, 11 anni, vive con la sua famiglia a Parigi. Sul vestito una stella gialla lo identifica come ebreo. Nella notte tra il 15 e il 16 luglio del 1942, quasi tredicimila ebrei, tra cui Joseph, furono arrestati e smistati in vari campi di concentramento. Joseph viene deportato a Auschwitz. Un mattino Joseph e gli altri bambini internati vengono separati dai genitori… Tutti i personaggi sono realmente esistiti e gli avvenimenti realmente accaduti nell’estate del 1942. (Biglietti: intero euro 7,00 ridotto euro 6,00 ridotto soci euro 5,50 – info: 0432-299545 – [email protected]).
Per tutte le informazioni e per conoscere il calendario completo delle iniziative è possibile telefonare al PuntoInforma del Comune di Udine allo 0432 414717 o inviare una e-mail all’indirizzo [email protected]. L’intera rassegna vede il coinvolgimento di numerose realtà culturali e associazionistiche del territorio, come i Civici Musei del Comune, l’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione, l’Associazione culturale Polymnia e il Centro Studi Auralexis, la biblioteca Civica “Joppi”, l’Università di Udine, il Cec Centro Espressioni Cinematografiche, la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il Teatro Club Udine, l’Istituto Gramsci del Friuli Venezia Giulia, l’Aned-Associazione nazionale ex deportati e l’Associazione Italia-Israele del Friuli Venezia.

Eventi di venerdì 27 gennaio:

Come da tradizione ormai decennale, anche quest’anno l’Ert e il Teatro Club Udine riflettono attraverso il teatro sulle vittime della follia nazista nei Lager, per l’occasione della Giornata della memoria 2012 che dal 2000 ricorda in tutta Europa la Shoah ebraica e i tanti innocenti –zingari, comunisti, omosessuali, testimoni di Geova- sterminati secondo la logica aberrante del razzismo e della dittatura.

Dopo la prima assoluta per il triveneto all’auditorium Centro Civico di San Vito al Tagliamento (in programma domani, giovedì 26 gennaio alle 20.45), approda a Udine venerdì 27 gennaio al Teatro Palamostre alle 21 per il cartellone di Akropolis.12 (replica per le scuole alle ore 10.30 di sabato 28), lo spettacolo “Il ritorno di Klara”, liberamente adattato dal romanzo di Aaron Soazig “La donna che disse no”. Ne è regista e interprete, con Adriana Libretti e Lorena Nocera, uno dei più sensibili attori del panorama artistico friulano, l’udinese Giovan Battista Storti, che vanta nel suo curriculum la prestigiosa collaborazione, dal 1980 al 1987,  con il Teatr Cricot2 di Tadeusz Kantor, maestro impareggiabile di immaginifica e spirituale visionarietà. Congeniali corde poetiche che Storti ha poi messo al servizio del teatro milanese Alkaest, produttore anche di questo nuovo lavoro proposto a Udine all’interno del cartellone di iniziative organizzate dal Comune di Udine per la Giornata della Memoria.

E infatti al centro non è tanto lo scavo storico nelle premesse dell’orrore, né l’indicibile inferno dei campi di sterminio, ma il dolore interiore di chi, rispetto ai “sommersi”, si è salvato e poi ha fatto ritorno a casa, dopo aver sfiorato il limite della vita e dell’umanità. È il caso del dramma di una donna, Klara, ebrea tedesca, che, dopo 29 mesi di permanenza ad Auschwitz, rientra nel luglio del 1945 in Francia. Ad attenderla c’è non solo Angelika, sua cognata e sua migliore amica fin dai tempi della giovinezza berlinese, ma soprattutto una figlia, Vera, partorita clandestinamente nella Parigi occupata dai nazisti e nel frattempo protetta dagli amici, che hanno anche provveduto a darle un nuovo nome, un emblematico Victoire. Ma è un ritorno impossibile per chi ha attraversato il male assoluto e ne è potuto uscire solo a patto di azzerare anima, sentimenti, coscienza e di ridursi a pura necessità vitale di sopravvivenza biologica. In sette quadri, il racconto di Klara all’amica non concede nulla alla complicità del pathos: è invece lo srotolarsi di una parola che ricostruisce le tappe di un tempo zero, non conosciuto, ma solo vissuto e ora offerto con lancinante asciuttezza.

Ed è allora il pubblico ad essere investito di un compito decisivo di ascolto, perché qui – dice Storti – “siamo noi gli interlocutori della parola spezzata, i prescelti, in assenza dei quali questa discesa nell’orrore non potrebbe trovare alcuna uscita”. Per informazioni o prevendite è possibile contattare il Teatro Club di Udine (0432 507953) o la biglietteria del Palamostre (0432 506925).

Sempre venerdì 27 gennaio, sono poi in programma altri due appuntamenti. Alle 9 al cinema Visionario, il Cec Centro Espressioni Cinematografiche propone la proiezione per le scuole di “Vento di primavera” di Roselyne Bosch (proiezione per il pubblico, invece, domani giovedì 25 gennaio alle 20.30 sempre al Visionario).

Alle 18 il foyer del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, infine, ospiterà “Siamo una sola carne con la notte”, lettura scenica sulla poesia di Paul Celan di e con Emanuele Carucci Viterbi. Gli interventi musicali portano la firma del contrabbassista Franco Feruglio, gli spazi di dialogo vedranno confrontarsi Luigi Reitani, docente di Letteratura Tedesca, Università di Udine, e Cesare Lievi, sovrintendente del Nuovo.

Per conoscere nel dettaglio il programma messo a punto dal Comune di Udine per la Giornata della Memoria è possibile contattare il PuntoInforma del Comune di Udine telefonando allo 0432 414717 o inviando una email a [email protected].

L’intera rassegna vede il coinvolgimento di numerose realtà culturali e associazionistiche del territorio, come i Civici Musei del Comune, l’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione, l’Associazione culturale Polymnia e il Centro Studi Auralexis, la biblioteca Civica “Joppi”, l’Università di Udine, il Cec Centro Espressioni Cinematografiche, la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il Teatro Club Udine, l’Istituto Gramsci del Friuli Venezia Giulia, l’Aned-Associazione nazionale ex deportati e l’Associazione Italia-Israele del Friuli Venezia

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