Gli Huni Kuin, abitanti dell’Acre in Amazzonia, dopo la Biennale di Venezia, faranno scalo a Trieste – attraverso le fotografie di Mauro Villone – il 26 maggio alle 18 al Museo Sartorio e alle 19 alla Casa della Musica.
La mostra evento è la prima tappa su cui si fonda l’intero progetto “Questa Volta metti in scena…Peter Pan” – promosso dall’Associazione culturale Opera Viva, realizzato con bando della Regione FVG, il contributo della Zkb e la collaborazione del Comune di Trieste, Comune di Duino Aurisina, Comune di Udine, Comune città di Capodistria, la CAN Tartini di Pirano, RTV Koper Capodistria e la Ong Para Ti di Rio de Janeiro – che giunge quest’anno alla 13a edizione e prevede, oltre alla mostra evento del 26 maggio, un concorso artistico per le scuole superiori, stage formativi ed esposizioni delle opere vincitrici.
Ideato e diretto dall’artista Lorena Matic, l’iniziativa si focalizza sulla figura di Peter Pan, icona di un tema più che mai attuale, per parlare di fuga dalla realtà e dalle responsabilità dell’adulto, definita strategia e non sindrome dallo psicologo Aldo Carotenuto. Ma anche di Peter Pan-bambino, con i sogni e le realtà dal mondo dell’infanzia, e cosa mette a fuoco il suo sguardo sull’ambiente che lo circonda.
Fotografo, giornalista, scrittore, viaggiatore di professione, Mauro Villone per oltre 30 anni ha girato il mondo documentando diverse realtà occupandosi di antropologia visiva; nato a Torino vive a Rio de Janeiro, le sue immagini sono state pubblicate sulle più importanti testate nazionali e vanta esposizioni in tutto il mondo. La mostra è declinata su 3 percorsi, in 2 sedi espositive e un incontro con l’artista in arrivo direttamente dal Brasile per un dialogo a più voci su fotografia, antropologia ed esperienzalità per ribadire lo stretto legame tra Arte e Società.
E’ attraverso i nuovi linguaggi espressivi dell’arte che permettono di sensibilizzare la collettività su tematiche sociologiche, scientifiche e culturali, che si sono individuati 3 percorsi espositivi.
Al Museo Sartorio La strategia di Peter Pan evidenzia come riti, rituali e celebrazioni siano adottate dagli adulti per mantenere in vita il fanciullo che vive in ognuno di noi. Tra le immagini in mostra, rituali sciamanici degli Huni Kuin, popolo Indios dell’Acre in Amazzonia che solo da 50 anni ha rapporti con il popolo bianco; dei Fulni-O che vivono nello stato brasiliano di Pernanbucco che si definiscono essi stessi “bambini” per i continui canti e danze potentissimi, e altre storie da scoprire con luoghi e persone che Villone ha vissuto prima di fotografare.
Alla Casa della Musica Il Flauto di Pan focalizza l’attenzione su sogni e realtà dell’infanzia, in paesi diversi e Un altro sguardo, è un’indagine antropologico-sociale condotta dallo stesso fotografo con i bambini delle Favelas di Rio de Janeiro, da cui si evince “cosa vede l’occhio del bambino” e da cui è anche nato un libro. Mostre aperte fino al 25 giungo 2017.
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