TOM DUMOULIN SCRIVE LA STORIA DEL GIRO D’ITALIA
Trionfo olandese a Milano: nella crono finale vinta da Van Emden, Dumoulin trionfa al Giro 100.
Milano, 28 maggio 2017 – La centesima edizione del Giro d’Italia dedicata all’Amore Infinito incorona un olandese per la prima volta nella storia, grazie a Tom Dumoulin che ha battuto i rivali per la Generale Nairo Quintana, Vincenzo Nibali e Thibaut Pinot in una prova contro il tempo da Monza a Milano con un finale da thrilling. L’ultima tappa è stata vinta da un connazionale della Maglia Rosa: Jos van Emden.
LE PILLOLE STATISTICHE
- Tom Dumoulin è il primo olandese vincitore del Giro d’Italia, 50 anni dopo il primo vincitore olandese di un Grande Giro: Jan Janssen alla Vuelta 1967, gara di 18 tappe disputata tra il 27 di Aprile e il 14 di Maggio. L’Olanda è la 13a nazione che vince il Giro d’Italia. E la 5a vittoria olandese nei Grandi Giri dopo Jan Janssen Vuelta ’67, Tour ’68; Joop Zoetemelk Vuelta ’79, Tour ’80. Prima di Dumoulin, Erik Breukink fu l’unico olandese sul podio finale del Giro: 2° nel 1988 e 3° nel 1987
- Per la terza volta nella storia l’ultimo cambio di maglia Rosa avviene nell’ultima tappa a cronometro dopo il 1984 (Moser su Fignon) ed il 2012 (Hesjedal su Rodriguez). (Nel 1976 il cambio finale avvenne nell’ultima semi-tappa a cronometro, penultima tappa sul totale: Gimondi su De Muynck)
- Con i primi 3 racchiusi in 40 secondi nella generale finale, questo è il secondo podio più serrato nella storia del Giro dopo il 1974, quando Merckx, Baronchelli e Gimondi erano separati da 33 secondi. (1974, 57° Giro d’Italia, 4001 km: 1. MERCKX Eddy (Bel-Molteni) 113:08’13” (35,372); 2. BARONCHELLI Gianbattista (Ita-Scic) 0’12″; 3. GIMONDI Felice (Ita-Bianchi – Campagnolo) 0’33”
- 7 anni dopo il suo primo podio al Giro, Vincenzo Nibali registra il suo 5° podio nella corsa Rosa: 2 vittorie (2013, 2016), 1 secondo posto (2011) e 2 terzi posti (2010, 2017). Questo è il 9° podio in un Grande Giro per Nibali
- Prima vittoria di tappa in un Grande Giro per Jos van Emden, è la 5a cronometro più veloce nella storia del Giro (53,058 km/h). Il record assoluto appartiene a Rik Verbrugghe, nel prologo del 2001: 58,874 km/h
DATI MONITORATI OGGI
I dati forniti da Velon raccontano la tappa attraverso dati dispositivi per il monitoraggio in tempo reale. I dati sono disponibili a questo link.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Tom Dumoulin (Team Sunweb)
2 – Nairo Quintana (Movistar Team) a 31″
3 – Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida) a 40″
4 – Thibaut Pinot (FDJ) a 1’17”
5 – Ilnur Zakarin (Team Katusha Alpecin) a 1’56”
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Tom Dumoulin (Team Sunweb)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo – Fernando Gaviria (Quick-Step Floors)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Mikel Landa Meana (Team Sky)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Bob Jungels (Quick-Step Floors)
RISULTATO TAPPA
1 – Jos Van Emden (Team Lotto NL – Jumbo) – 29,3 km in 33’08”, media 53,058 km/h
2 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 15″
3 – Manuel Quinziato (BMC Racing Team) a 27″
CONFERENZA STAMPA
La Maglia Rosa, Tom Dumoulin, ha dichiarato: “Quando ho attraversato la linea di arrivo, tutti si sono congratulati. Stavo festeggiando la mia vittoria, ma nella tenda ho visto che c’erano solo tre secondi di differenza con Nairo Quintana. Mi sono arrabbiato con tutti quelli che si sono congratulati. Ero molto nervoso. Ho vissuto il momento di maggior stress di tutta la mia vita.
Non sei mai sicuro di vincere, tu dubiti sempre. Penso che tutti lo facciano. Non ero molto nervoso a colazione. Sono stato contento di come ho passato la notte prima di questa crono e di come ho gestito lo stress. La ricognizione è stata buona, avevo un materasso per rilassarsi sul retro del bus. A pranzo ero nervoso, il mio metabolismo era veramente alto. Sono comunque sempre rimasto concentrato. Ho fatto un sacco di prove contro il tempo sotto pressione in passato. L’esperienza ha pagato molto oggi.
Non sono il primo cronoman che può fare bene in montagna. Miguel Indurain è cinque passi avanti a me. Ci sono corridori come Bradley Wiggins ad esempio, ma non voglio confrontarmi con nessuno. È solo una giornata incredibile. Sono veramente felice.
Sono sempre stato un buon scalatore. Non mi sono mai allenato in montagna quando ero giovane. Non ci sono lunghe salite intorno a Maastricht. Ma adesso faccio altri tipi di allenamento in montagna a Tenerife e sulla Sierra Nevada. Ho anche fatto un cambio mentale: ora so soffrire di più. Non ho perso molto peso, sono forse due chili più leggero di quanto fossi tre anni fa.
La tappa più difficile del Giro è stata tre giorni fa quando mi hanno attaccato in discesa. Dopo i problemi intestinali sapevo che avrei avuto dei problemi ad alimentarmi. La cosa buona è che in un giorno brutto come quello ho perso solo un minuto. Avevo perso molto di più alla Vuelta. Sono rimasto calmo e ho limitato le perdite questa volta.
Tutto è successo molto velocemente dopo il traguardo, quindi non riesco a capire cosa stia succedendo nei Paesi Bassi, ma rimango sempre la stessa persona. Forse la gente mi avvicinerà in modo diverso, ma spero davvero di poter camminare a Maastricht senza essere trattato come un supereroe. Posso andare forte in bici ma voglio anche continuare a vivere una vita normale.
È incredibile quando vedi tutti i nomi del Trofeo senza Fine. È un onore far parte di questa lunga lista di campioni. Non mi sento un campione, ma quasi quasi comincio a sentirmi tale quando vedo il mio nome sul trofeo. È molto speciale. Jan Janssen è stato il primo olandese a vincere il Tour e la Vuelta, sono il primo olandese a vincere il Giro. Spero ce ne saranno altri in futuro, ma adesso sono felice di essere qui. La vittoria al Giro non cambierà tutta la mia vita. Spero di restare la stessa persona con lo stesso carattere. Ho vinto una gara molto speciale.
Non ho davvero eroi d’infanzia. Avevo circa 15 anni quando ho iniziato a correre e seguire il ciclismo. Michael Boogerd era famoso nei Paesi Bassi a quel tempo, quindi quando sono andato a guardare la nostra corsa di casa, la Amstel Gold Race con i miei genitori abbiamo tutti tifato per Boogerd.”
Il vincitore di tappa, Jos van Emden, ha dichiarato: “Una vittoria in Classifica Generale è molto più grande ma per me è fantastico vincere una tappa al Giro. L’anno scorso ho sfiorato la Maglia Rosa nei Paesi Bassi e ho avuto un po’ di sfortuna, ma se non fossi caduto sarei stato al quarto o quinto posto. Questa volta ho avuto più forza nelle gambe. È il risultato più grande della mia carriera. È un grande giorno per il ciclismo olandese. È la prima volta nella storia che un olandese vince il Giro. Sono felice di essere parte di questo giorno speciale. Amo l’Italia, amo il Giro, ne ho corsi sei, ho anche avuto la Maglia Nera ma non sono specializzato nell’arrivare ultimo al Giro! Sono anche arrivato quinto in una cronometro in passato.
Avevo in mente un elenco di circa cinque persone che avrebbero potuto vincere oggi. Tre di loro stavano correndo più o meno quando ho finito io e sapevo che erano più lenti. Ho pensato che forse Bob Jungels avrebbe potuto battermi ma il principale rivale era Tom [Dumoulin]. Oramai sono un esperto di attese… Il mio sangue stava bollendo oggi. La delusione di perdere una cronometro nel finale è grande ma la gioia di vincere è ancora più grande.
Credo di aver conosciuto Tom sei anni fa. Viviamo a 10 km l’uno dall’altro, vivo a Veldwezelt, in Belgio, appena oltre il confine. Non c’è concorrenza tra di noi. Sei settimane fa sono diventato padre. Ho visto mio figlio Bram solo due settimane prima di venire al Giro ma ho trovato una piccola Maglia Rosa che ho mandato a casa. Ieri sera ho inviato a Tom la foto di mio figlio vestito di rosa, dicendo che “la mia casa tifa per te”. Avrà ricevuto migliaia di messaggi, ma mi ha risposto subito, dicendo: ‘Spero di essere con te sul podio domani’. Apprezzo che si sia ricordato di me. Ha fatto grandi passi avanti come scalatore. È un grande successo, da specialista contro il tempo a vincitore di un grande giro. Il lavoro che ha fatto è impressionante.”
#Giro100