“Queste due bellissime sinfonie – spiega il Direttore, Davide Casali – esprimono la grandezza artistica di questo compositore, poco eseguito, ma di altissimo valore. Le sue musiche, prima del suo arresto, risuonavano a lungo nella Praga della Seconda guerra mondiale, anche se Erwin dovette cambiare nome per poter continuare a far ascoltare la propria musica. Le due sinfonie che verranno eseguite sono di una bellezza unica; composte in anni diversi, dimostrano la maestria che aveva Schulhoff nel trattare il materiale orchestrale. Musica di rara esecuzione, ma di grandissimo impatto sonoro”.
Nato da genitori tedeschi di origine ebraica, Schulhoff studiò al Conservatorio di Praga a partire dall’età di 10 anni, grazie alla raccomandazione diAntonín Dvořák e in seguito a Vienna, Lipsia e Colonia.
A causa delle sue origini, dopo l’avvento del nazismo lavorò soprattutto in Cecoslovacchia. Nel 1939 decise di diventare comunista e richiese la cittadinanza sovietica. Nel 1941 la Cecoslovacchia fu invasa dalle truppe naziste e Schulhoff fece domanda per trasferirsi in Unione Sovieticaapprofittando del patto Molotov-Ribbentrop che lo tutelava in quanto cittadino sovietico. Tuttavia in seguito la Germania invase anche la Russia e Schulhoff, ancora in attesa del documento d’espatrio, fu arrestato e internato nel lager di Weißenburg in Baviera, dove morì di tisi nell‘agosto dell’anno successivo.
Organizzato dall’Associazione Musica Libera di Trieste, il Festival Ullmann è l’unico festival in Europa dedicato alla musica concentrazionaria (così definita perché composta nei campi di concentramento e nei ghetti), alla musica degenerata (la musica proibita nella Germania nazista e nell’Italia fascista perché ritenuta decadente e dannosa) e alla musica d’esilio. L’intento del festival è riscoprire quelle pagine musicali per far rivivere il genio creativo dei loro compositori e riflettere sulla Shoah da un diverso punto di osservazione.
Andrea Forliano