Mertedì 25 luglio 2017ore 21.00
MIO PADRE VOTAVA BERLINGUER
dal romanzo di Pino Roveredo
regia di Massimo Navone
con Pino Roveredo e Alessandro Mizzi
Tania Arcieri organetto
Due generazioni a confronto che continuano a scontrarsi e scambiarsi memorie, delusioni, nostalgie, vittorie e sconfitte.
Una confessione al padre, un padre operaio-calzolaio sordomuto. Scomparso ma ancora vivo nel ricordo e nelle parole. Un padre che votava Berlinguer, ma, prima che per una scelta ideologica, per la consapevolezza che lui era “una brava persona”. E questo giudizio continua a premere sulla realtà rimasta, di oggi, e a porre problemi. Un buon padre, certo, anche se l’alcol era una delle sue debolezze. E un figlio che
ripercorre una sua vita di cadute e risalite, private e pubbliche. Un figlio che rivendica la sua terza media, il suo operaismo, la sua irregolarità di scrittore, e che si pronuncia sull’attualità rimpiangendo, ma a occhio asciutto, la “fatica” di un tempo, la solidarietà.
Mercoledì 26 luglio ore 21.00
SGUARDI INCROCIATI – a cura di Bonawentura
Incontro con VITALIANO TREVISAN
L’esperto narratore di “paesaggi con figure” del Nord Est terrà una vera e propria lezione dialogando con Stefano Dongetti di modi di esplorare e scandagliare quello che ci sta attorno. Grande raccontatore di sé stesso e il proprio paese.. E’ stato invitato a tenere questo “incontro didattico” d’ apertura del progetto “Sguardi Incrociati”. L’iniziativa, curata da Massimo Navone con Teatro Miela/ Bonawentura che svilupperà nel corso del prossimo triennio varie attività sul tema delle diverse identità del territorio, con l’obiettivo di coinvolgere in varie forme di partecipazione attiva un numero sempre più ampio di persone diogni provenienza e di ogni età.
Domani alcuni esperimenti di ‘teatro urbano’ nelle piazze cittadine a Campo San Giacomo e sabato in piazza Barbacan . il progetto è un laboratorio aperto di scrittura e narrazione del territorio dedicato alla nostra città. In collaborazione con Il Piccolo, in contemporanea con gli articoli sulle piazze di Luca Saviano.
Vitaliano Trevisan nasce a Vicenza in giovinezza si dedica a lavori più manuali fino ad approdare alla letteratura. Raggiunge il successo nazionale e la notorietà nel 2002 con il romanzo I quindicimila passi, apprezzato dalla critica, che racchiude i pensieri di un uomo, Thomas, dalle mille fobie e dai meccanici comportamenti ossessivo-compulsivi. Il libro ha ricevuto il Premio Lo Straniero e il premio Campiello Francia 2008. La sua carriera lo porterà a fare l’attore , il regista e lo sceneggiatore, I suoi testi teatrali sono stati messi in scena da Valter Malosti, Renato Chiocca e Toni Servillo, il regista Michele Angrisani scrive il copione di uno spettacolo teatrale liberamente tratto dal romanzo Il ponte. Un crollo; questo verrà poi portato in scena dalla compagnia teatrale Il Canovaccio, per la regia di Antonello Pagotto e con Diego De Francesco nella parte del protagonista. Nel 2016 pubblica Works
UTOPIE DI SPORT
Giovedì 27 luglio ore 21.00 – Narrazioni
Ivan Grozny presenta Il Brasile d’Europa. Il calcio nella ex Jugoslavia tra utopia e fragilità di Paolo Carelli e Togliatti Blocks. Frammenti di una sconfitta di Daniele Vecchi
Due libri che parlano di calcio; due libri che analizzano gli equilibri geopolitici di un paese partendo dallo sport più amato e seguito.
Il Brasile d’Europa. Il calcio nella ex Jugoslavia tra utopia e fragilità
C’è stato un tempo in cui anche l’Europa aveva il suo ‘Brasile’. Quella del calcio nella ex Jugoslavia è una vicenda che si è intrecciata con l’originalità politica, sociale e culturale di una nazione costruita sul delicato equilibrio di popoli eterogenei, attraversando il Novecento con i suoi traumi, utopie e contraddizioni. Dai primi successi olimpici ai contrasti (anche sportivi) con l’Italia sulle ‘questioni’ di Fiume e Trieste, dall’impresa della nazionale under 20 vittoriosa in Cile fino allo sgretolamento del Paese cominciato proprio su un campo di calcio; un’epopea fatta di successi e talenti, ma soprattutto di una costante ricerca della perfezione ed una fatale rivelazione di un senso profondo di instabilità e fragilità.
Uno dei più grandi misteri irrisolti del calcio è quello di che cosa avrebbe fatto la Jugoslavia ad Euro 1992 se non si fosse frantumata.
Paolo Carelli è nato a Crema nel 1981. Si occupa di ricerca e formazione sui media presso l’Università Cattolica di Milano e altre organizzazioni; scrive di calcio storico sul web magazine ‘Zona Cesarini’.
Management del Dolore Post-Operatorio – MUSICA
venerdì 28 luglio ore 21.00
Da Lanciano (CH) per la prima volta sul palco del Lunatico, i Management del Dolore Post Operatorio, una delle band hard pop più innovative nel panorama italiano.
Il Management Del Dolore Post-Operatorio, guidato dal duo abruzzese Luca Romagnoli (voce/autore) e Marco ‘Diniz‘ Di Nardo (chitarra/compositore), esordisce ufficialmente nel 2012 con l’album
Auff!! (per Martelabel), la cui produzione artistica è affidata alle mani di Max ‘Stirnerc Fusaroli.
Senza prendere fiato calcano centinaia di palchi in Italia e oltre frontiera, comparendo come guest al Popkomm di Berlino e lo Sziget Festival di Budapest, fino ad arrivare al Concertone del Primo Maggio di Roma nel 2013, dove vengono censurati e denunciati per la loro esibizione. Nel 2014 esce McMao (per Martelabel/ColorSound Indie – Alternative Produzioni/Universal). Anche questo disco si avvale della produzione artistica di Manuele Fusaroli, nonché dell’opera omonima di Giuseppe Veneziano per la copertina. Per il tour 2013 e il secondo album ufficiale del 2014 ricevono dal M.E.I. rispettivamente il premio come ‘Miglior Band Live’ e ‘Miglior Indie Band Italiana’.
Dal 2015 il gruppo è entrato ne La Tempesta Dischi e con la produzione artistica di Giulio ‘Ragno’ Favero (Teatro degli Orrori) realizza l’album I Love You.
A marzo 2017 è uscito il loro nuovo disco Un incubo Stupendo per La Tempesta Dischi, in collaborazione con Garrincha Dischi.