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Male la prima: Udinese-Chievo 1-2

Male la prima: Udinese-Chievo 1-2

E finalmente è serie A, più presto del solito per l’impegno determinante, per le qualificazioni a Russia 2018 fra Italia e Spagna.

Prima gara ed è subito derby del triveneto contro il Chievo, squadra da cui è partita la scalata verso una bella carriera nella massima serie di mister Delneri.

Il mister di Aquileia sceglie il classico modulo con Scuffet fra i pali, Wague, Angella con i nuovi Nuytinck e Pezzella in difesa, metà campo con Jankto, Fofana e Hallfreddson con De Paul a dare una mano alla coppia formata da Thereau e Lasagna.

Più vivace il Chievo nelle prime battute, con l’Udinese che con l’andare dei minuti però conquista campo sospira dal pubblico entrato subito in partita. Il primo pericolo arriva da corner con colpo di testa di Wague di poco alla sinistra di Sorrentino. Al 14’ pericolo con conclusione di Lasagna dal limite, para facile Sorrentino. Passa appena un minuti e Inglese è bravo a sfruttare il corner dei suoi ed insaccare alle spalle di Scuffet per il vantaggio ospite. I padroni di casa non sembrano reagire subito e provano qualche sortita che però non crea particolari pericoli. Al 30’ Wague di testa da punizione, palla alta sopra la traversa. Al 36’ tiro di Fofana da fuori area, ancora pochi problemi per Sorrentino. Un minuto più tardi il meritato pareggio bianconero con Thereau che approfitta alla perfezione di un passaggio a centro area di De Paul. Al 43’ occasionassimo degli ospiti con Birsa che in area può calciare tranquillamente, palla deviata in corner. Ancora Birsa poco più tardi che per poco non approfitta di un buco di De Paul. Il primo tempo si chiude sull’1 a 1.

Buon piglio dei bianconeri nella ripresa, senza però creare pericoli degni di nota. Al 9’ il secondo vantaggio del Chievo con un il classico tiro della domenica di Birsa che supera Scuffet, forse un po’ troppo fuori dai pali. Al 15’ ancora Birsa, tarantolato, dalla sinistra, Scuffet in corner. Un minuto più tardi Lasagna di testa, ma la palla è lenta e la conclusione debole e anche fuori. Prime mosse per Delneri che toglie Wague per Samir e Fofana per Perica, per dare maggior peso offensivo. Poco più fuori De Paul per Behrami e tutti i cambi completati per i bianconeri. Al 25’ buona trama bianconera con Jankto che  va al tiro, deviato in angolo. Al 32’ tiro da fuori di Hallfredsson, palla fuori. Udinese non particolarmente pericolosa e con poche idee. Pochi minuti più tardi Lasagna con poca convinzione, palla alta. Al 44’ lampo Udinese con colpo di testa ravvicinato di Angella, ci arriva Sorrentino e salva il match. Il finale è un lento passare del tempo senza acuti di alcun genere per un’Udinese che alla sua prima uscita in campionato delude di molto le aspettative, beneauguranti, della vigilia.

La squadra, in particolare nella ripresa e soprattutto dopo il secondo gol ospite. non è riuscita a creare grossi pericoli e dare l’impressione di poter rientrare nel match. Il Chievo, dal canto suo, ha messo la gara su un binario comodo, senza grossi grattacapi.

Soddisfatto, e a ragione, il tecnico dei clivensi Maran, contento per la personalità con la quale si è presentata la squadra su un campo non facile. Piacevolmente colpito dai suoi per la maturità e la voglia di fare bene che ha permesso di portare a casa tre punti meritati.

Concorde sulla vittoria meritata da parte degli ospiti anche Delneri, dispiaciuto più per la prestazione tutt’altro che positiva che del risultato. Il mister vede un po’ di ingenuità, soprattutto sul secondo gol ed è arrabbiato per la mancanza di costruzione del gioco. Partita negativa da cui ripartire perché “pies di così no si pol” dal punto di vista della prestazione.

In attesa di recuperare qualche giocatore non in perfetta forma il campionato non sta ad aspettare e prevedere la trasferta di Ferrara contro la SPAL capace di pareggiare a Roma contro la Lazio e sicuramente spinta dal pubblico amico per la prima gara in A dopo 49 anni.

Rudi Buset

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About Rudi Buset

Pubblicista iscritto all'Albo dei giornalisti dal 2013 Diplomato presso l’ITC Einaudi nel 2007, lavora presso una carpenteria leggera artigiana. Impegnato nel sociale e in politica, da anni collabora con diverse realtà del suo territorio con particolare attenzione al mondo dell’associazionismo. Appassionato di tutto ciò che riguarda l’uomo in quanto “animale politico” oltre che allo sport (in primis il calcio).

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