Fortunato Ortombina è il nuovo sovrintendente della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia. Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione, riunitosi ieri alla presenza del presidente il sindaco Luigi Brugnaro, del vicepresidente Luigi De Siervo, dei consiglieri Franco Gallo, Giorgio Grosso e Teresa Cremisi, e dei revisori dei conti Gianfranco Perulli e Anna Maria Ustino, al termine della seduta ha annunciato la nomina, conferita con la collaborazione del Ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo Dario Franceschini, cui va il ringraziamento del Teatro.
«Ringrazio il sindaco e il consiglio di indirizzo per la fiducia che mi hanno riconosciuto – ha dichiarato Ortombina –. Il nostro punto di partenza è il lavoro fatto in questi anni: quello che abbiamo realizzato finora è solo l’inizio di un grande progetto che deve continuare. Si è parlato tanto di continuità e per noi continuità vuol dire proseguire nell’impegno a migliorare la qualità e la quantità della nostra proposta e della nostra relazione con il pubblico».
«Sono convinto che con Ortombina si possano fare cose sempre migliori per la Fenice – queste le parole del sindaco Luigi Brugnaro – migliorando l’efficienza del teatro, raggiunta anche aumentando il numero delle produzioni e proponendo anche titoli attrattivi per il pubblico. Sono convinto che sia la scelta giusta per la Fenice e ringrazio il ministro Franceschini per il suo viatico a fare la scelta in piena autonomia, sintomo della sua piena fiducia nei confronti della città».
Nato a Mantova il 10 maggio 1960, Fortunato Ortombina ha compiuto gli studi musicali e umanistici al Conservatorio Arrigo Boito e all’Università di Parma. Dal 1980 al 1997 ha lavorato al Teatro Regio di Parma in qualità di professore d’orchestra, artista del coro, aiuto maestro del coro e maestro collaboratore (suggeritore, maestro di sala e di palcoscenico). Si è laureato in Lettere a pieni voti con lode nel 1987 con una tesi sul Teatro d’opera in Italia durante l’occupazione napoleonica, e seguendo corsi di filologia verdiana con Philip Gossett. Tra il 1988 e il 1990 ha collaborato al Festival Verdi con ricerche e pubblicazioni sulla civiltà musicale di Parma negli anni della formazione di Giuseppe Verdi. Successivamente ha preso parte al progetto di edizione delle opere di Giacomo Meyerbeer promosso dalla Ricordi di Monaco di Baviera e dall’Università di Bayreuth. Dal 1990 al 1998 ha lavorato all’Istituto nazionale di studi verdiani con particolari responsabilità sia per lo studio e la trascrizione degli autografi del compositore, tra cui l’abbozzo della Traviata, sia per la pubblicazione dei suoi carteggi con Giulio Ricordi, Salvadore Cammarano e Antonio Somma. Nel 1993 ha pubblicato l’unico autografo ad oggi conosciuto di Verdi su testo di Alessandro Manzoni, «Sgombra, o gentil», uno studio sulla genesi di Rigoletto e parte della biografia verdiana pubblicata nel cd rom Verdi realizzato dalla De Agostini. La pratica teatrale e gli studi musicologici hanno determinato nel loro complesso una formazione e un profilo professionale per i quali è stato chiamato ad assumere incarichi in alcuni tra i maggiori teatri d’opera italiani. Dal 1997 al 1998 è assistente musicale della direzione artistica del Teatro Regio di Torino; dal 1998 al 2001 è segretario artistico del Teatro San Carlo di Napoli; dal 2001 al 2002 direttore della programmazione artistica del Teatro La Fenice; dal 2003 al 2007 coordinatore della direzione artistica del Teatro alla Scala di Milano; dall’anno accademico 2005-2006 al 2009-2010 ha insegnato Storia dei sistemi produttivi musicali alla Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia. Da gennaio 2007 è direttore artistico del Teatro La Fenice. Da novembre 2017 ne è sovrintendente e direttore artistico.