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Cordenons strepitoso fine settimana con magredimusica: musica elettronica, classica, jazz e coro internazionale

Cordenons strepitoso fine settimana con magredimusica: musica elettronica, classica, jazz e coro internazionale

Terzo fine settimana particolarmente ricco per #magredimusica, il festival che esprime le ricchezze culturali e naturalistiche del territorio di Cordenonsrealizzato dall’omonima associazione grazie a Comune di Cordenons, Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, Coop Alleanza 3.0, Friulovest Banca, Baldissar e Tc impianti – che spazia con disinvoltura dalle sperimentazioni elettroniche alla musica classica, dal jazz alla coralità etnica, valorizzando giovani e realtà locali fino ad arrivare al prestigioso ospite internazionale.

Venerdì 17 novembre alle 21 all’Aldo Moro, appuntamento su prenotazione (0434/932725) per un’esperienza unica e coinvolgente, che vedrà 50 spettatori sul palco parte integrante del progetto artistico Fiore Feat kKeplero. Fabio Fiorellini Bernardis (al pianoforte) e Luca Pellegrini (al live electronics) proporranno musica elettronica generata da uno strumento musicale e da un computer, con l’obiettivo di intervenire sui lavori altrui, in particolare di Gyorgy Ligeti, cercando di comprendere e amplificare il messaggio dell’autore grazie alle notizie e alle annotazioni sulle partiture, contribuendo con nuove idee. Il progetto prevede anche la proiezione in contemporanea del cortometraggio di David Lynch “The Grandmother”.​ ​Il progetto si ispira all’idea di John Cage quando cominciò a mettere viti e bulloni sulle corde del pianoforte per modificarne il suono, aumentandone le possibilità espressive. “Al posto di viti e bulloni – spiegano Bernbardis e Pellegrini – noi utilizziamo il computer. in alcuni brani, abbiamo anche inserito il suono campionato degli Intonarumori creati dal futurista Luigi Russolo.

Sabato 18 novembre, sempre alle 21 il festival si sposta nella Chiesa di Santa Maria Maggiore di Cordenons per Let’s Sing Bach, progetto ideato dal Coro Polifonico Sant’Antonio Abate diretto da Monica Malachin, nel quale la figura del grande compositore tedesco viene posta al centro del percorso musicale come una pietra miliare, dalla quale hanno trovato spunto e nutrimento altre forme musicali anche moderne. Il concerto vedrà coro ospite il “Bachmann Choir” che raccoglie ragazzi di tutta la Valcanale iscritti all’Istituto Bachmann di Tarvisio: un gruppo giovanile che si è distinto per la proposta musicale la quale spazia dalla polifonia rinascimentale al pop, alle musiche dal mondo e al repertorio contemporaneo. Il direttore, Alberto Busettini per questa occasione accompagnerà all’organo, recentemente restaurato, il Polifonico nei corali di Bach. Il programma del Polifonico valorizzerà poi i contrasti coloristici del romanticismo (Mendelssohn) e una vera gemma della musica sacra russa di Rachmaninov; il concerto si concluderà con brani contemporanei con i loro contrasti e la ricerca verso un suono digitale, la spazialità, la commistione tra linee arcaiche e impianti armonici arditi, alla ricerca di un nuovo suono corale. La serata sarà duqne molto varia: da Bach ai Queen, da Mendelssohn agli U2 ai canto tradizionali irlandesi ai canto tradizionale nativi americani.

Domenica 19 novembre a ripercorrere la vita e le grandi interpretazioni di Billie Holiday sarà Elisa Santarossa, accompagnata da quattro musicisti di rilevanza nazionale: Romano Todesco al contrabbasso, Didier Ortolan al sax e clarinetto, Arno Barzan al pianoforte e Ermes Ghirardini alla batteria. In programma le canzoni di un’artista emblema degli anni 20, 30 e 40 in America: da “ Blue moon” a “Don’t explain”, da “Fine and mellow” a “The man I love”.

Martedì 21 novembre alle 21 all’Aldo Moro verrà recuperata la serata dedicata al canto popolare, con uno dei migliori cori al mondo: i pluri premiati “Philippine Madrigal Singers”. Nel luglio 2012, il gruppo è stato il primo coro a ricevere la “BrandLaureate Premier Award” dal Brands Asia Pacific Foundation, quale riconoscimento per il suo “contributo significativo al mondo della musica corale, per la produzione di nuove composizioni per le Filippine e Asia e di canzoni internazionali, diffondendo in tal modo la bellezza di questo genere e offrendo al pubblico una buona esperienza musicale”. L’Unesco li riconosce come “Artista per la Pace” per la promozione di programmi sulle diversità culturali e sul dialogo interculturale come ambasciatori di pace. Il coro ha iniziato specializzandosi nel madrigale, forma di canto polifonico del Rinascimento, dove cantanti e ospiti si raccoglievano attorno a un tavolo durante i ricevimenti, per fare musica insieme. Ciò ha ispirato il coro a cantare seduto, disposto a semicerchio, senza direzione apparente. L’ensemble esegue un vasto repertorio di stili e forme diverse: dalla musica rinascimentale e classica, ai canti filippini e internazionali popolari, fino alla musica moderna e contemporanea.

 

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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