Le demenze rappresentano il più’ comune disordine neurodegenerativo riscontrato nella popolazione anziana sopra i 65 anni, con un’incidenza complessiva del 5%. Ad oggi sappiamo che è possibile distinguere fra varie forme di demenza che includono Malattia di Alzheimer, Demenza con Corpi di Lewy, Demenza Frontotemporale, Degenerazione Corticobasale, Paralisi Sopranucleare Progressiva, e Demenza associata a Malattia di Parkinson. Molto frequentemente, queste cosiddette “demenze atipiche” sono associate ad altri sintomi neurologici e alla Malattia del Motoneurone.
Proprio le Demenze Atipiche, che rappresentano una vera e propria sfida sia per i clinici che per i ricercatori di base, sono al centro del grande appuntamento scientifico internazionale organizzato alla Stazione Marittima di Trieste per i giorni di martedì 21, mercoledì 22 e giovedì 23 novembre da ICGEB – Centro internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie nell’ambito della serie di conferenze realizzate nel nome del fondatore Arturo Falaschi.
L’evento riunirà a Trieste oltre 150 esperti e docenti da tutto il mondo (Italia, Inghilterra, Francia, Stati Uniti, Canada, Germania, Belgio, Slovenia, Iran,..), compresa la Clinica Universitaria di Cattinara, che si confronteranno su diagnosi e nuove terapie per questo genere di patologie che producono diverse e inusuali manifestazioni cliniche tali da rendere particolarmente complesso il processo di riconoscimento della malattia. Il risultato di questa complessità è purtroppo quello di ritardare una sua precoce definizione e renderla generalmente possibile solo in centri altamente specializzati. Inoltre, il tortuoso iter diagnostico comporta notevoli sofferenze per i pazienti ed i loro famigliari, e contribuisce ad aumentare i costi per i sistemi sanitari.
Dal punto di vista scientifico, se per la più comune forma di demenza, ovvero la Malattia di Alzheimer, sono ad oggi disponibili terapie che si sono dimostrate efficaci nel modificarne almeno in parte il decorso, per le Demenze Atipiche questo traguardo è ancora ai primi esordi. È ancora lontana, infatti, una chiara comprensione dei meccanismi genetici, biologici e molecolari che portano alla comparsa di questi processi neurodegenerativi, rendendo pertanto questo gruppo di malattie ancora orfane di qualsiasi approccio terapeutico basato su evidenze sperimentali.
Il Congresso organizzato da ICGEB, e in particolare da Emanuele Buratti, capo gruppo di Patologia Molecolare di ICGEB, si propone quindi di fare il punto sulle più avanzate metodologie disponibili per una diagnosi precoce nelle Demenze Atipiche, fornendo allo stesso tempo le basi biologiche per nuove e future terapie.
II Congresso internazionale sarà aperto dal Direttore Generale di ICGEB Mauro Giacca con un intervento sugli importanti studi e risultati che il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologie sta portando avanti in un settore così rilevante e sensibile per la popolazione mondiale, visto anche il prolungarsi delle aspettative di vita, e così sentito nella città di Trieste che annovera una percentuale tra le più alte di popolazione anziana.
A latere del Congresso, la Stazione Marittima ospiterà anche, nella giornata di mercoledì 22, i professionisti del settore con il primo Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Malattia Frontotemporale (AIMFT), organizzato in collaborazione con ICGEB e rivolto ai pazienti e le loro famiglie: un’interazione quanto mai utile tra il mondo della ricerca e quello del lavoro sul campo di chi vive in prima linea il dramma della demenza.