PRESENTAZIONE GIRO D’ITALIA 2018
Milano, 29 novembre 2017 – Si è tenuta oggi a Milano la presentazione del Giro d’Italia 101. A dare il benvenuto a tutti gli ospiti e ad aprire la Presentazione sono stati il Direttore Generale della Rai, Mario Orfeo, ed il Presidente e Amministratore Delegato di RCS MediaGroup, Urbano Cairo.
Chris Froome, attraverso un video, ha annunciato che sarà al via della Corsa Rosa.
All’evento hanno partecipato tanti Campioni del pedale oltre personaggi dello sport, dello spettacolo, tante cariche istituzionali, i rappresentanti dei Comitati di Tappa, sponsor e media: Dumoulin, Nibali, Aru, Contador, il Presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale, David Lappartient e il Sindaco di Roma, Virginia Raggi.
GIRO D’ITALIA 2018: DA ISRAELE A ROMA PER UNA STORICA EDIZIONE
Per la prima volta la partenza di un grande giro verrà data fuori dall’Europa, da Israele, con tre frazioni, la prima delle quali sarà dedicata a Bartali, nel ricordo del grande “Ginettaccio”, Giusto tra le Nazioni. Rientro in Italia, in Sicilia, dove si disputeranno tre tappe e il primo arrivo in salita sull’Etna con finale inedito all’Osservatorio Astrofisico.
Risalendo lo stivale weekend impegnativo tra Campania e Abruzzi con gli arrivi a Montevergine di Mercogliano e sul Gran Sasso (Montagna Pantani). La tappa da Assisi a Osimo (tappa dei Muri) vedrà il passaggio sul Muro di Filottrano nel ricordo di Michele Scarponi. Per i 100 anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale ecco l’arrivo a Nervesa della Battaglia. Ripartenza da San Vito al Tagliamento con traguardo sul temibile Zoncolan.
Ultimo giorno di riposo a Trento dove martedì 22 ci sarà la difficile cronometro (34,5 km) con finale a Rovereto. La zona della Franciacorta, il giorno seguente, sarà sede della Wine Stage. Trittico alpino finale con arrivi in salita a Prato Nevoso, Bardonecchia e Cervinia con in mezzo tante montagne compresa la Cima Coppi 2018, il Colle delle Finestre con i suoi 2178 metri. Spettacolare finale in circuito, a Roma, con arrivo in Via dei Fori Imperiali sotto il Colosseo.
DICHIARAZIONI
Il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, Tom Dumoulin, ha detto: “L’anno scorso è stato incredibile. Io adoro tutti i tipi di cronometro e mi piace che un grande giro cominci così, sarà la prima opportunità di indossare la Maglia Rosa. Le tappe di montagna sono sempre quelle su cui fare attenzione: lo Zoncolan ma anche la tappa dopo, la tappa 15 è davvero da non sottovalutare. Mi piace questo Giro ma non voglio sbilanciarmi sulla mia partecipazione… va davvero studiato con attenzione. Sono stato il più forte nel 2017, il 2018 è una corsa diversa. Froome è un grande corridore e la sua presenza rende la corsa più dura e interessante”.
Il plurivincitore di Grand Tour, Vincenzo Nibali, ha commentato: “Correre in casa è una cosa molto bella perché il pubblico non fa altro che incitarti in ogni modo possibile. Il calore della gente lo rende unico e particolare, difficile da spiegare. Le tappe siciliane sono nelle zone dell’isola che conosco di meno. Non ho mai scalato l’Etna dal versante dell’Osservatorio. Se penso a Michele Scarponi non posso che avere un sorriso. Tutt’ora mi manca. Sarebbe bello stato bello averlo accanto sul Monte Zoncolan. Ho lottato con Contador l’ultima volta che l’ho fatto. Tappa molto dura. Conosco bene Froome, l’ho sfidato alla Vuelta pochi mesi fa. Non solo lui ma tutta la sua squadra, davvero molto forte, saranno duri da battere”.
Il campione sardo, Fabio Aru, ha detto: “Le prime salite sono molte importanti perché devi presentarti già con una buona condizione di forma. Perdere secondi o addirittura minuti all’inizio del Giro può poi essere un gap molto difficile da recuperare. Ero con Michele Scarponi fino a pochi giorni prima dell’incidente, continuo a riguardare i video e le foto. Mi manca davvero. Froome sarà un campione in più da battere, io non so se ci sarò ma la sua presenza renderà il Giro ancora più speciale”.
Il campione spagnolo, Alberto Contador, ha commentato: “Sono stato in Israele ed ho visto i percorsi. La prima crono sarà molto tecnica, se piovesse potrebbero esserci grande differenze. Michele Scarponi era un amico, pensare a lui mi fa sempre sorridere. Anche se era a pezzi continuava a fare battute”.
David Lappartient, presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale, ha detto: “Facendo seguito all’edizione storica dello scorso, una fantastica centesima volta, la corsa a tappe italiana torner`a nel 2018 con nuove tre settimane di gara come sempre molto dure e combattute. Il Giro è una delle corse più importanti nel calendario WorldTour dell’UCI e vorrei cogliere l’occasione per congratularmi con RCS per l’eccellente livello organizzativo che si rinnova di anno in anno. Con strade così belle è spettacolo annunciato, il Giro d’Italia rappresenterà ancora una volta il miglior inizio possibile ai tre grandi giri del 2018, non vedo l’ora di godermi questa centunesima edizione”.
Luca Lotti, Ministro Italiano per lo Sport, ha commentato: “Il Giro d’Italia non è solo un grande evento sportivo; è un vero pezzo della storia del nostro Paese. Contiene l’energia positiva di una competizione agonistica internazionale e l’emozione di un appuntamento che ricorda il passato, ma che guarda al futuro. Da toscano, sono orgoglioso che questa edizione del Giro nasca nel ricordo di Gino Bartali, uno straordinario campione, passato alla storia anche come uomo di virtù eroiche, un vero esempio da tramandare alle giovani generazioni. E poi mi piace pensare al ciclismo come la perfetta metafora della vita. Perché, quando la strada diventa in salita e la fatica si fa sentire sotto i pedali è lì che dobbiamo stringere i denti e andare avanti. Promuovere il Giro vuol dire promuovere l’Italia e il suo meraviglioso territorio”.
Urbano Cairo, Presidente ed Amministratore Delegato di RCS MediaGroup, ha dichiarato: “L’edizione 101 del Giro d’Italia, la prima della nuova epoca, sarà un edizione già da tutti definita storica. Per la prima volta un Grande Giro partirà fuori dall’Europa legando due città dal grande valore morale e culturale come Gerusalemme e Roma. Ancora una volta il Giro d’Italia sarà l’evento più importante che aprirà l’estate del grande sport e saprà unire la passione e le emozioni di tutti gli spettatori, italiani in primis”.
Il Direttore Generale della Rai, Mario Orfeo, ha detto: “Il Giro d’Italia è insieme al Tour de France l’ultima grande manifestazione popolare di sport al mondo, dove il livello altissimo della corsa si mescola con la passione della gente e con il territorio, che ne costituisce elemento essenziale. Per questo, come Rai, siamo orgogliosi di essere, da sempre, il punto di riferimento televisivo per il racconto del Giro: lo faremo anche quest’anno, raccontando la sfida per la Maglia Rosa, ma anche i protagonisti, le storie, le vittorie e le sconfitte, i luoghi della corsa, da Gerusalemme a Roma, partenza e arrivo dell’edizione 2018, due luoghi che assumono una straordinaria valenza simbolica”.
Il Sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha sottolineato come: “Vedere i corridori del Giro d’Italia sfrecciare tra le strade di Roma con lo sfondo del Colosseo, dei Fori Imperiali e di tutte le bellezze della “città eterna” sarà uno spettacolo unico e motivo di orgoglio. Dopo un tracciato così impegnativo, proveremo a alleviare le fatiche degli atleti con le bellezze della città. Il Giro d’Italia rappresenta un evento importante e parte della nostra storia. Lo sport ci unisce e crea ponti tra culture e città, anche fuori dai confini italiani: Roma tirerà la volata insieme a tutto il Giro”.
Il Direttore Generale di RCS Sport, Paolo Bellino, ha dichiarato: “Per la prima volta per un grande giro partirà fuori dall’Europa e per noi questo è motivo di orgoglio. L’internazionalizzazione mediatica e la ricerca di nuove frontiere per le nostre manifestazioni, e in particolare per la Corsa Rosa, sono obiettivi che ci stimolano e che ci devono far guardare anche oltre i confini italiani senza mai dimenticare la nostra storia e la nostra nazione. Il Giro deve diventare ogni giorno di più una vetrina che racconta e promuove il Paese Italia nel Mondo. Quelli che andremo a toccare durante la manifestazione sono luoghi unici che sono certo verranno molto apprezzati dagli spettatori dei 194 Paesi che trasmetteranno il Giro in diretta nei 5 continenti”.
Il Direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, ha sottolineato come: “Ogni anno il Giro vuole narrare luoghi e storie di grande interesse. I territori attraverso i quali passeranno le tappe di questa edizione mostreranno al mondo tradizione, cultura e scenari meravigliosi. Sarà un Giro particolarmente avvincente, con frazioni spettacolari, otto arrivi in salita e tante tappe insidiose. La Grande Partenza da Israele – per la prima volta fuori dal vecchio continente –, l’arrivo a Roma davanti al Colosseo e tutto il percorso saranno anche un grande veicolo di promozione non solo sportiva. Nel 2018 avremo al via grandissimi campioni a cominciare da Froome, che tenterà di entrare nella storia del ciclismo vincendo l’unico Grande Giro che gli manca”.
IL PERCORSO
Per la prima volta un grande giro partirà al di fuori dai confini dell’Europa e per la tredicesima la Corsa Rosa muoverà dall’estero proseguendo il suo percorso di internazionalizzazione e valorizzazione del Made in Italy nel Mondo.
3.546,2 sono i chilometri totali di questa edizione che prevede 44.000 metri di dislivello. 2 tappe a cronometro, 7 a bassa difficoltà, 6 a media difficoltà, 6 ad alta difficoltà e un totale di 8 arrivi in salita.
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GRANDE PARTENZA – ISRAELE
Venerdì 4 maggio, si assegna la prima Maglia Rosa con una cronometro individuale di 9,7 km a Gerusalemme. Continui saliscendi e cambi di direzione caratterizzano un percorso che non lascerà un attimo di respiro. Questa sarà la Tappa Bartali del Giro, dedicata al corridore italiano insignito Giusto fra le Nazioni e il cui nome è impresso sul muro d’onore del Giardino dei Giusti nel Mausoleo della Memoria Yad Vashem a Gerusalemme.
La seconda frazione si dipana da Haifa a Tel Aviv, con arrivo sul lungomare dopo 167 km e passaggio nel finale da Jaffa – antica città alle porte di Tel Aviv – frazione adatta ai velocisti.
Ultima tappa in terra israeliana da Be’er Sheva a Eilat sulle sponde del Mar Rosso con passaggio e relativo Gpm sul Ramon Crater (il più grande cratere al Mondo con 40 chilometri ampiezza) e finale adatto ancora agli sprinter. Eilat sarà il punto più a sud toccato dal Giro d’Italia nella sua storia.
PRIMA SETTIMANA – IL SUD E IL CENTRO
Trasferimento in Sicilia, dove sono previste tre tappe, con il primo giorno di riposo per la carovana del Giro: lunedì 7 maggio. Quarta tappa, da Catania a Caltagirone con arrivo nella parte alta della città, molto mossa e piena di insidie e saliscendi fino allo strappo finale adatto ai finisseur (191 km). Da Agrigento a Santa Ninfa (Valle del Belice), km 152, si snoda la quinta frazione con strappo finale adatta ancora ai finisseur. Nella prima parte si tocca la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi fino a sfiorare Selinunte. Nel 2018 saranno trascorsi 50 anni dal terremoto che colpì quelle zone il 14 gennaio 1968.
Il primo arrivo in salita del Giro 2018 sarà sull’Etna. Tappa di 163 km che muoverà da Caltanissetta con una prima parte mossa fino a giungere a Paternò dove cominciano 25 chilometri di salita con pendenze a crescere. Quindi la scalata inedita verso l’Etna; da Ragalna, con strada stretta, attraverso i parchi e le colate laviche, fino all’Osservatorio Astrofisico.
Ritorna il terreno fertile per i velocisti del gruppo con la 7a tappa Pizzo-Praia a Mare che si sviluppa interamente sulla costa tirrenica.
Sabato 12 e domenica 13 weekend ad alta quota, con due arrivi in salita a Montevergine di Mercogliano e sul Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore). La prima di queste frazioni (208 km) muoverà da Praia a Mare per attraversare il Cilento, costeggiando le spiagge fino a Salerno, per poi salire fino al traguardo posto davanti al Santuario. Tappa molto lunga, 224 km, quella che porterà il gruppo da Pesco Sannita al Gran Sasso d’Italia, la Montagna Pantani di questa edizione. Salita interminabile di 45 km quella che porta all’arrivo, spezzata solo da un falsopiano centrale.
SECONDA SETTIMANA – CENTRO E NORD-EST
Dopo il giorno di riposo in Abruzzo si riparte da Penne e ci si dirige verso nord, in Umbria, con l’arrivo posto a Gualdo Tadino. È la tappa più lunga del Giro, 239 chilometri con finale mosso per attaccanti. Dopo pochi chilometri dalla partenza si transiterà accanto ai resti dell’Hotel Rigopiano, dove il 18 gennaio una slavina investì la struttura causando molte vittime.
Nel ricordo di Michele Scarponi la tappa 11 da Assisi a Osimo. Frazione mossa con salite medio lunghe all’inizio e i classici muri dell’entroterra marchigiano al termine, tra i quali il Muro di Filottrano con pendenze fino al 14% e finale nel centro storico medievale di Osimo.
Giovedì 17 maggio dovrebbero tornare in scena i velocisti, anche se il circuito dei Tre Monti prima dell’arrivo potrebbe mischiare le carte. È prevista una frazione quasi tutta pianeggiante che partirà da Osimo e si chiuderà a Imola con traguardo posto nel circuito di Formula 1.
La tappa 13 partirà da Ferrara per concludersi a Nervesa della Battaglia dopo 180 chilometri con lo strappo del Montello nel finale. Si toccano alcuni luoghi simbolo della Grande Guerra, che quest’anno ricorda i 100 anni dalla sua conclusione.
Sabato 19 maggio tappa interamente in Friuli Venezia Giulia con arrivo sul “Mostro” Zoncolan. Si parte da San Vito al Tagliamento e, in 181 km, si affrontano 5 Gpm e 4.400 m di dislivello. Si tocca il Monte di Ragogna con le sue pendenze elevate, quindi la salita di Avaglio e negli ultimi 45 km, senza un metro di pianura, si scalano Passo Duron, Sella Valcalda e Monte Zoncolan (dal versante più duro, quello di Ovaro).
A seguire, domenica 20, la tappa Dolomitica da Tolmezzo a Sappada con 4 Gpm. Frazione con tante insidie soprattutto dopo Auronzo di Cadore dove si affrontano le due salite inedite del Comelico, sempre sopra al 10%. Finale a Sappada in leggera ascesa.
TERZA SETTIMANA – TRENTINO E NORD-OVEST
Ultimo riposo del gruppo a Trento dove il giorno seguente partirà la cronometro individuale di 34,5 km che si concluderà a Rovereto, città in cui è posta la Campana dei Caduti realizzata col bronzo dei cannoni delle 19 nazioni che hanno partecipato alla Prima Guerra Mondiale. Gara contro il tempo per specialisti, visto il tracciato quasi completamente pianeggiante, con medie previste intorno ai 50 km/h.
Immancabile da qualche anno la Wine Stage che quest’anno si svilupperà in Franciacorta e prevede una tappa in linea. Partenza da Riva del Garda e arrivo a Iseo. Ultima tappa adatta ai velocisti prima del finale a Roma.
Ed ecco i tre giorni con le ultime tappe di montagna che potranno decidere il Giro: giovedì 24 si parte da Abbiategrasso con un percorso lungo ma pianeggiante fino alla salita finale che porterà a Prato Nevoso. Il giorno dopo, sulle Alpi Occidentali, il tappone con la Cima Coppi. Partenza da Venaria Reale e 4 salite lunghe e impegnative: il Colle di Lys, il Colle delle Finestre – con i sui 9 km di sterrato – Sestriere e l’arrivo a Bardonecchia (Jaffreu) dopo 7 km di salita con pendenze medie al 9%. Sabato 25 ultima tappa di montagna con 4.500 m di dislivello in sole tre salite. Il gruppo muoverà da Susa con un percorso che prevede una prima parte pianeggiante e, dopo aver affrontato l’inedito Col Tsecore, un finale con le ascese di St. Pantaléon e l’ultimo arrivo in salita a Cervinia.
GRAN FINALE A ROMA
Trasferimento nella Capitale per chiudere questa 101a edizione del Giro. Passerella finale in circuito, di 11,8 km da ripetere 10 volte, nel centro di Roma. Si toccheranno molti siti storici attraversando via Nazionale, via Sistina, Piazza del Popolo, il Circo Massimo, le Terme di Caracalla prima dell’arrivo ai Fori Imperiali sotto il Colosseo.