Il caos e la farfalla” – che va in scena alla Sala Bartoli il 20 e il 21 dicembre – è una prima coproduzione che il Teatro Stabile regionale affronta nel mondo della danza, collaborando con la compagnia di danza Arearea, con cui già da alcune stagioni ha instaurato un dialogo molto proficuo. Un percorso iniziato con la presenza costante e sempre più significativa del gruppo di danzatori udinese nelle diverse edizioni del festival “TS Danza”, ed ora sbocciato nella esplorazione del terreno della coproduzione di uno spettacolo che coniuga teatro e danza in una feconda multidisciplinarietà di linguaggi e stimoli.
Il debutto assoluto de “Il caos e la farfalla” è avvenuto nell’ambito dell’ultimo “Mittelfest”: lo spettacolo tratteggia una collettività umana dinamica e ipersensibile, continuamente sul filo del disequilibrio fra ordine e caos, stabilità e instabilità.
Roberto Cocconi, che ha ideato la coreografia, ha tratto ispirazione dalla teoria del meteorologo Edward Lorenz che ipotizza che il delicatissimo battito d’ali di una farfalla in Brasile possa provocare a distanza di tempo un terribile tornado in Texas… Da qui il titolo di uno spettacolo in cui il coreografo dirige i sei danzatori della compagnia in un turbinio che – sulle belle musiche di Philip Glass e sul violoncello dal vivo di Anna Molaro – descrive la vita come un affastellarsi di istanti pregni di colori, rumori e suoni, di voci e di persone, di emozioni e di azioni…
«Ogni istante fluisce nel caos, straordinario spazio aperto di azioni che determinano l’eccezionalità della nostra vita, dei nostri incontri» spiega Cocconi. «Ma un minimo cambiamento può significare una storia del tutto diversa. Da un’azione svolta o non svolta, oppure agita in modo diverso, possono nascere futuri o eventi imprevedibili. Sei danzatori e un musicista percorrono lo spazio aperto dell’instabilità con le ali di una farfalla, lasciando che i desideri agiscano liberi nello straordinario arcobaleno di azioni intrecciate. La vita è talmente straordinaria che non sarà necessario portare ordine al caos, né si vorranno suggerire miglioramenti nel creato».
Arearea, che è sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – unica compagnia di produzione di danza riconosciuta in regione – è stata fondata nel 1992 da Roberto Cocconi e Marta Bevilacqua che attualmente ne sono anche i direttori artistici e possiede un nucleo artistico stabile composto da Luca Zampar, Valentina Saggin, Anna Savanelli (danzatori che saranno i protagonisti dello spettacolo assieme a Luca Campanella, Riccardo Meneghini e Carolina Valentini).
Arearea proseguirà nella sua sinergia con lo Stabile in altri progetti che – come vuole da sempre la poetica del gruppo – si articolano nella doppia dimensione dello spettacolo teatrale e della performance negli spazi del quotidiano. La cifra poetica di Arearea risiede infatti nella messa in discussione delle consuete logiche di utilizzo del palcoscenico e della piazza.
“Il caos e la farfalla” è stato ideato e coreografato da Roberto Cocconi.
Danzano Luca Campanella, Riccardo Meneghini, Valentina Saggin, Anna Savanelli, Carolina Valentini, Luca Zampar, mentre è al violoncello Anna Molaro. I costumi sono curati da Margherita Mattotti, le musiche sono di Philip Glass.
Lo spettacolo è una coproduzione di Compagnia Arearea, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Mittelfest 2017 realizzato con la collaborazione di Dialoghi/Residenze delle Arti Performative a Villa Manin, a cura di CSS Teatro stabile di innovazione del FVG con il sostegno del MiBACT – Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo.
Lo spettacolo va in scena mercoledì 20 dicembre alle ore 21.30 e giovedì 21 dicembre alle 21, alla Sala Bartoli.
I biglietti per “Il caos e la farfalla” sono disponibili presso tutti i punti vendita del Teatro Stabile regionale e naturalmente anche attraverso il sito www.ilrossetti.it.NON