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PREALPI MASTER SHOW: GIOIE E DOLORI PER XMOTORS
Stefan - Zortea (immagine Dario Furlan)

PREALPI MASTER SHOW: GIOIE E DOLORI PER XMOTORS

Il sodalizio trevigiano brilla con il presidente Stefan, sesto assoluto ed ai piedi del podio in R5.

In bacheca arriva anche la prima coppa di scuderia, grazie al secondo posto.

Montebelluna (Tv) – Il Prealpi Master Show, classico appuntamento di chiusura della stagione rallystica in Triveneto, ha regalato importanti soddisfazioni, ma anche bocconi amari da digerire, alla scuderia Xmotors che, grazie al risultato dei propri portacolori, festeggia la prima coppa di scuderia, in virtù del secondo posto ottenuto sugli sterrati trevigiani.

L’evento tenutosi nel recente weekend, valido per il Challenge Raceday Rally Terra, ha messo in luce il presidente Francesco Stefan che, condividendo l’abitacolo della Skoda Fabia R5 con Marco Zortea, si è reso autore di una prestazione di spessore, valsagli la sesta piazza assoluta e la quarta di gruppo R e di classe R5.

Francesco Stefan in azione (immagine a cura di Alberto Loss per Vivamedanrally)

“Siamo partiti un po’ contratti alla sera” – racconta Stefan – “perché eravamo all’esordio su questa vettura, nonché alla prima in R5 su sterrato. Non riuscivamo a vedere bene le staccate in notturna. Dopo le prime due di Domenica eravamo quarti assoluti e terzi di R5, calcolando i venti partenti in classe non male, e puntavamo ad agganciare il podio assoluto. Purtroppo, nella cava, una buca profonda ha fatto spegnere la Fabia ed abbiamo perso tempo prezioso. Nonostante la sfortuna siamo molto soddisfatti della nostra prestazione e, soprattutto, di aver portato a casa la prima coppa di scuderia, grazie a tutti i nostri piloti, chiudendo secondi.”

Gara regolare quella condotta da Massimo Vian, affiancato da Nicola Vettoretti, che hanno portato la loro Ford Fiesta ad una onorevole decima piazza in un’affollata classe R5.

La dea bendata ha deciso di mettere nel mirino Ivan Agostinetto, con Matteo Bottacin alle note: il pilota della Mitsubishi Lancer Evo IX stava difendendo egregiamente la seconda piazza in R4, dietro al missile Pierangioli, sino al cedimento di un semiasse sulla penultima speciale.

Aloisi, – Stoppa (immagine Dario Furlan)

Altre note dolenti arrivano dai protagonisti del produzione, tra le vetture a trazione integrale: con una gara sottotono, caratterizzata da cronici problemi di motricità e di assetto alla Mitsubishi Lancer Evo IX, Giovanni Aloisi, affiancato da Simone Stoppa, vede sfumare una buona quinta piazza, in una numerosa N4, causa un paio di rischi sul finale che lo fan scendere alla settima.

Peggio è andata all’equipaggio composto da Fabio Sandel ed Ernesto Pellarin, al via con una Subaru Impreza STI N14, profondamente rivitalizzata dalle cure di Assoclub Motorsport.

Per il pilota della casa delle pleiadi un avvio con il coltello tra i denti: miglior tempo sulla prova di apertura in notturna, terzo a 1”1 dopo la seconda speciale sino alla doccia fredda, con un’uscita di strada sul penultimo impegno di giornata, che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca.

Gara sofferta anche per gli alfieri Xmotors tra le 2000 di gruppo N con Enrico Bernardi, assieme a Manuel Menegon, partito troppo abbottonato alla sera ed autore di un dritto, fatale, in un vigneto: nessun danno alla Peugeot 306 ma un minuto perso nel rientro in strada.

Frazione notturna complicata anche per Matteo e Mauro Zambon, su Opel Astra GSI: un paio di testacoda non hanno tolto il divertimento alla famiglia da corsa, nona di classe su venti arrivati.

Bilancio negativo, seppur archiviato con il quarto di N2, anche per Marino Comarella e Christian Cecco, autori di un testacoda sulla prova di apertura e di una toccata sulla prima di Domenica.

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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