Hanno scarpe firmate, famiglie quasi normali e grandi ali “d’appartenenza” tatuate sulla schiena. Sfrecciano in moto contromano per le vie di Napoli perché sanno che la loro unica possibilità è giocarsi tutto e subito. Non temono il carcere né la morte e sparano, spacciano, spendono. Sono La paranza dei bambini: questo il titolo del secondo appuntamento del percorso Verdi Off, in scena giovedì 1 febbraio alle 20.45 al Teatro Verdi di Gorizia, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano. Nel gergo camorristico “paranza” significa gruppo criminale, ma il termine ha origini marinaresche e indica le piccole imbarcazioni per la pesca che, in coppia, tirano le reti nei fondali bassi, dove si pescano soprattutto pesci piccoli per la frittura. L’espressione “paranza dei bambini” indica la batteria di fuoco, ma restituisce anche con una certa fedeltà l’immagine di pesci talmente piccoli da poter essere cucinati solo fritti, proprio come quei giovanissimi legati alla camorra che Roberto Saviano racconta nel suo best seller. Quel romanzo è diventato uno spettacolo teatrale che narra di una verità cruda, violenta, senza scampo. Non a caso lo spettacolo nasce nel Nuovo Teatro Sanità, un luogo “miracoloso” nel cuore di Napoli, dove si tenta di costruire un presente reale e di immaginare un futuro possibile. Come nel romanzo così nello spettacolo i protagonisti creano una loro comunità che impone regole feroci per perdere l’innocenza e diventare grandi. Dopo la felice esperienza dello spettacolo “Gomorra”, Roberto Saviano e Mario Gelardi si uniscono di nuovo in questo progetto teatrale per raccontare la controversa ascesa di una tribù adolescente verso il potere. Il Botteghino del Teatro è aperto da lunedì a sabato dalle 17 alle 19. I biglietti della stagione artistica sono in vendita anche su VivaTicket.
La paranza dei bambini sarà anche l’occasione per un appuntamento che non ha precedenti, a conferma di quanto il teatro goriziano sia sempre più social. Sulla scia di quanto avviene nelle grandi strutture museali e culturali, dal Guggenhaim di New York al Louvre di Parigi, sarà proposto un evento “Empty”. Si usa questa definizione per le iniziative che prevedono per gli Instagramers la visita esclusiva di ambienti normalmente non aperti al pubblico, nei quali è data la possibilità, in via straordinaria, di fare foto. Immagini che poi appunto sono condivise su Instagram con un hashtag dedicato. Il gruppo degli Igers di Gorizia avrà libero accesso anche agli spazi del Teatro normalmente non accessibili al pubblico, compresi il palco e il dietro alle quinte, per scattare foto da pubblicare poi su Instagram. Il ritrovo per i partecipanti, una quindicina, sarà alle 18 nel foyer: seguirà un tour del Verdi anche con il coinvolgimento della compagnia. Gli Instagramers seguiranno lo spettacolo e a seguire avranno la possibilità di incontrare i componenti della compagnia. A rendere particolare l’iniziativa, il fatto che tutto avverrà quando il Teatro sarà animato dallo spettacolo, non in un’occasione in cui sarà vuoto. Tutto l’evento sarà accompagnato dell’hastag ufficiale #verdiON che si è scelto di adottare a fianco di quelli ufficiali delle due realtà operative nell’operazione Empty che sono: #TeatroVerdiGorizia e #igersGo, quindi chiunque potrà seguire anche da casa e nei giorni successivi il frutto di questo lavoro accedendo semplicemente a Instagram.
“Non solo nomi illustri e spettacoli di ogni tipo per la ricca stagione teatrale goriziana. Il Teatro Verdi ha costruito ad hoc un evento senza precedenti per la città di Gorizia”, comemnta soddisfatto l’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio Oreti. E spiega: Un evento inedito anche perchè si è deciso di coniugare l’iniziativa al percorso Verdi Off per arricchire di contenuti la proposta, quindi il nostro sarà un “empty” vero e proprio ma non vuoto. Una vera novità nel settore, innovazione nella promozione e consolidamento delle reti e del patrimonio culturale e di rapporti che vedono il teatro ma anche la cultura della città e dell’Isontino perno trainante”.