Corpi distesi seminudi in penombra. Questo è il benvenuto al pubblico di Imitationofdeath, ieri sera finalmente al Palamostre di Udine. Nel nuovo spettacolo di Stefano Ricci e Gianni Forte, innovatori e provocatori del nostro tempo, i 16 giovani attori attendono gli spettatori sul palco fermi, in posizione orizzontale.
Due spettatori si salutano e uno dei due prova a fare una battuta: vorrebbe salire sul palco, avvicinarsi irrispettosamente a quelle nudità. Meglio che stia seduto e magari anche zitto.
Mentre gli ultimi entrati si accomodano sulle poltrone i corpi, meno comodi, iniziano a muoversi freneticamente. Saranno 75 minuti in cui questi corpi atletici si inseguiranno, si toccheranno, si faranno male, resteranno spogli, fra salti, rumori, dolori. Faranno coppia: coppie che provano a ballare, maschi e femmine su scomode zeppe. Coppie che provano a comunicare ma non ci riescono: emettono solo fumo. Faranno gruppo, con una continua energia piena di vibrazioni. Saranno supereroi, ma anche uomini e donne persi nella loro solitudine.
Musiche che vanno da Casadei alla Pausini accompagneranno il loro viaggio. E le loro voci.
La voce della ragazza che elenca gli orgasmi di una vita, inclusa la durata in minuti del rapporto consumata con oggetti o uomini. Risuonano improvvise le note di Eternità dei Camaleonti. La voce dell’uomo che si fa domande sul senso della vita e si chiede perchè non riesce mai ad accorgersi di quando gli amici stanno per suicidarsi, forse perchè non sa ascoltare. Ma se la morte è un inferno senza “wifi”, non sarà poi cosi dura morire. E nel finale, qualcuno accoglie quasi come una liberazione quello che sembra un suicidio collettivo, che si porta dietro le cose di una vita: scarpe, medaglie vinte ai giochi della gioventù, mattoncini lego. Una serie di flash che colgono situazioni e momenti che sono entrati nelle vite di molti di noi.
Si chiude sulle note suggestive di Shine on you crazy diamond dei Pink Floyd. Un vero peccato peccato che non ci sia il tutto esaurito: comunque numerosi gli spettatori e alla fine tutti rispettosi, anche se gli applausi non sono poi tutti convinti
Ma Imitationofdeath è uno spettacolo imperdibile, piaccia o non piaccia, e va seguito in apnea: si replica stasera alle 21.
C. Trevis