UDINE – Hong Kong, per il Far East Film Festival, non è soltanto un’inesauribile fonte di meraviglie cinematografiche: è il detonatore stesso della sua nascita. La prima scintilla. Il “C’era una volta…” da cui, nel 1998, ha preso vita tutta la storia. S’intitolava semplicemente Hong Kong Film, quello che oggi possiamo appunto considerare il numero zero del FEFF, e sarà proprio uno dei titoli presentati allora, un titolo poi diventato oggetto di culto, il simbolo della grande retrospettiva in programma quest’anno: stiamo parlando del leggendario Made in Hong Kong di Fruit Chan, che (ri)vedremo a Udine in anteprima
internazionale nel nuovissimo restauro prodotto dal FEFF e diretto dal laboratorio bolognese L’Immagine ritrovata!Grande retrospettiva, dicevamo, e Creative Visions: Hong Kong cinema 1997-2017 grande lo è davvero: a 20 anni di distanza dall’handover che ha riconsegnato Hong Kong alla Cina, il Far East Film Festival 19 mostrerà 10 film che restituiscono pienamente il fervore artistico e il clima sociale di una città e di una comunità. Un periodo di rottura e di opportunità per il cinema dell’ex colonia britannica che, dopo i fasti di Bruce Lee e l’onda lunga di John Woo e Wong Kar-wai, ha dovuto necessariamente cercare una rinascita e avviare un dialogo con lo scomodo “parente” cinese, guidandolo nella sua sfida a Hollywood. Il progetto Creative Visions, che nasce grazie al
supporto del Governo di Hong Kong, è realizzato in collaborazione con Create Hong Kong e l’Hong Kong Economic and Trade Office di Bruxelles ed è stato discusso con l’Hong Kong International Film Festival Society.Dal memorabile The Mission di Johnnie To all’altrettanto memorabile gioiello di Alan Mak e Andrew Lau, il magnifico Infernal Affairs tanto caro a Scorsese, dall’esilarante Kung Fu Hustle di Stephen Chow all’amatissimo Ip Man di Wilson Hip, la selezione di Creative Visions emozionerà i veterani del e riempirà di cinema (un cinema davvero straordinario!) gli occhi dei “nuovi arrivi”. A cominciare dal capolavoro indipendente di Fruit Chan, ovviamente, che accompagnerà il suo Made in Hong Kong sul palco udinese. «Fruit
è un ottimo amico del nostro Festival – commenta Sabrina Baracetti, Presidente del FEFF – e noi siamo veramente orgogliosi di potergli rendere omaggio, così come siamo orgogliosi di aver prodotto il restauro di Made in Hong Kong: uno dei primissimi film che abbiamo portato a Udine, uno dei titoli che ci ha ispirati di più,
ormai introvabile sia su pellicola, sia su altri supporti».Il Far East Film Festival 19, ricordiamo, andrà in scena dal 21 al 29 aprile e gli oltre 70 titoli del programma attingeranno, come sempre, alle migliori produzioni dell’ultima stagione: blockbuster, cult movie, outsider su cui scommettere, ma anche “oasi d’autore” da tutta l’Asia.