Marco Zannier e Marika Marcuzzi passano la vita assieme per tre motivi: sono fidanzati, lavorano nella stessa azienda e fanno equipaggio su una Renault Clio Williams Gruppo A con la quale domenica 26 ottobre hanno vinto per la prima volta un rally. Lo hanno fatto aggiudicandosi il Piancavallo. La prima affermazione in carriera del pilota di Sequals è maturata con determinazione. Già nella prima giornata, sui 14,63 km che da Barcis conducono a Piancavallo aveva limitato a 1”1 il distacco da Tomasso-Turatti (Peugeot 207 Super2000) vincitori della prova e grandi favoriti. Nel frattempo, già nella speciale di apertura si era di fatto autoeliminato l’equipaggio Guerra-Revelant (Ford Fiesta Rs Rrc) a causa di un curioso errore capitato al copilota, che ha messo in borsa il quaderno delle note sbagliato. Sono saliti a vista. Poi la prova è stata pure sospesa a causa di un incidente che ha coinvolto la Renault Clio Super1600 di Contesso-Dalla Via. Per il pilota solo un ricovero a scopo precauzionale. La gara di domenica ha visto nella prima prova della giornata (Campone, 14,70 km) imporsi Zannier con 9/10 su Tomasso, il quale è rimasto al comando con 2 decimi. Ma la sorte era in agguato perché i maniaghesi Tomasso-Turatti non hanno affrontato la terza prova (Passo Rest, 13,98 km) in quanto si è rotto il motore della loro auto (con principio di incendio che ha rischiato di far annullare la prova9. A quel punto Marco Zannier è andato al comando e ci è rimasto fino al traguardo dove ha preceduto gli strepitosi pordenonesi Michele Doretto e Barbara Arcangioli (Renault New Clio) e il pordenonese “Zeta” (alis Ovidio Valente navigato dal veneto Scopel su Renault Clio Williams), molto bravo nel rientrare subito in gara dopo una lunga parentesi. Scorrendo la classifica, dopo il quarto posto di Bearzi-Prizzon (Renault Clio Williams) ecco il quinto equipaggio, Marchetti-Turatti (questo è Giulio, fratello di Mauro, ritirato con Tomasso). Marchetti è di Varese, ha 40 anni e nella vita fa il dentista. Al 28° Rally Piancavallo ha matematicamente vinto il Trofeo Rally Nazionali Renault con la Renault New Clio. Sesto dopo la prima prova, il cividalese Massimo Guerra (aveva vinto il Rally Piancavallo Storico 2009) aveva tentato una rimonta improbabile. Quarto dopo la prima prova della domenica, ha colpito duro contro un cassonetto dei rifiuti all’inizio dei 13,98 km della prima prova (la terza del rally) di Passo Rest. Nell’urto ha forato pure una gomma e così ha percorso tre quarti di speciale precipitando in classifica al 26° posto. Nella prova finale (ancora Monte Rest) ha limitato il distacco da Zannier a soli 6 decimi, risalendo fino alla quindicesima posizione. Gara da dimenticare. Molto bella la coreografia sulla prova speciale Barcis-Piancavallo del sabato: sembrava si fosse messa in moto la macchina del tempo con gente e falò per riscaldarsi. Peccato per la sospensione della speciale. Dei 76 equipaggi alla partenza se ne sono classificati 50. Bella festa in piazza a Maniago, accolti dal sindaco Andrea Carli e da Corrado Della Mattia, presidente dell’Aci di Pordenone. Il bilancio è nettamente positivo. Anche dal punto di vista logistico, con la collocazione delle squadre per il parco assistenza al Nip di Maniago.
Nello storico gara e titolo a Montini
A Piancavallo – c’è da ribadire – non ci si annoia. Se c’erano dubbi, sono stati fugati nella seconda giornata di gara del Rally Piancavallo Storico, decima e ultima prova del campionato tricolore. L’evento pordenonese ha incoronato vincitore del titolo il primo classificato arrivato in Piazza Italia a Maniago alle 16.15 di domenica 26 ottobre: si chiama Nicholas Montini ed è di Brescia; ha 26 anni e nella vita commercia in rottami.
Ha corso con una Porsche 911 Rs della Pentacar. Molte le persone alle quali ha dedicato il successo, a cominciare dalla grande cerchia di amici, fino alla Sanremo Trading, un’azienda che ha creduto nel potenziale della coppia formata da Nicholas Montini e Romano Belfiore, al quale Michela Perissinot, accompagnata dalla figlia Serena, ha consegnato il trofeo dedicato all’indimenticato copilota friulano che fu uno dei “padri” del Rally Piancavallo e del quale nel 2014 ricorrono i 10 anni dalla scomparsa. La gara friulana è stata molto combattuta: le prime due prove del sabato (la salita da Barcis a Piancavallo) hanno visto il dominio netto di Domenico Guagliardo, il siciliano che solitamente noleggia le Porsche ma che a Piancavallo ha deciso di correre. Peccato che la sua gara sia finita la domenica mattina alla prima prova di Campone con il motore rotto. A quel punto è salito in cattedra Lucky (Ferrari 308 Gtb); il vicentino aveva chiuso la giornata di sabato al terzo posto a 30” da Guagliardo che precedeva Montini di 29”2.
Lucky ha vinto la terza ed anche la quarta prova (il Rest) e a quel punto aveva 8”2 di vantaggio su Montini e 35”2 sul veneto Antonio Forato (Porsche 911 Sc). La gara sembrava finita e con essa la partita per il campionato ma nella prova di Campone (la quinta in totale e la terza della giornata di domenica) si è tranciato il leveraggio del cambio della Ferrari di Lucky. Il vicentino ha inserito la seconda per percorrere la prova, poi ha infilato la terza ma ha comunque pagato un ritardo di 1’11”6 da Montini che ha preceduto Forato di 9”5 con Baggio (Lancia 037) a 30”8 e Costenaro (Lancia Stratos) a 33”2. Ci ha pensato l’assistenza di Guagliardo, con un bel gesto, a saldargli la leva e a quel punto restava solo la prova di Passo Rest. Sul secondo passaggio lungo i 21,44 chilometri ha rivinto Montini rifilando 2”8 a Lucky e 43”4 a Baggio, mentre Forato ha avuto problemi ai freni ed ha ceduto la seconda piazza a Lucky. Ma al vicentino non è bastato. Ha perso il campionato per 1 punto! Nell’ultima prova, da segnalare il testacoda di Baggio, a caccia della quarta posizione di Costenaro. Un plauso va ai veneti Zanetti-Sgorbati che con il risultato del Rally Piancavallo Storico hanno vinto il Campionato Triveneto Assoluto. In tema di ritiri, inoltre, da segnalare anche quello della coppia tedesca formata da Stoschek-Hawranke, fermati il primo giorno per un guasto alla Bmw 2002. Stoschek non è solo un concorrente; con la Brose è anche sponsor appassionato e con Fabrizio Grigoletti, presidente della Scuderia Sagittario che organizza il rally (con licenza Aci Pordenone) c’è un legame molto stretto.
Comunicato stampa da Rallypiancavallo Foto Dario Furlan