Ventuno cortometraggi internazionali, 21 videoclip da tutta Europa (più uno dal Cile), 3 corti regionali e 5 realizzati dalle scuole superiori italiane: una selezione severissima fra le oltre 600 opere arrivate in segreteria. Sono i numeri record della quinta edizione del Cervignano Film Festival, una manifestazione nata da un’idea del Ricreatorio San Michele e di Piero Tomaselli, sviluppatasi nel corso degli anni come evento sempre più maturo e oggi approdato all’attenzione di registi e produttori di tutto il mondo, come dimostrano le provenienze delle opere finaliste: Francia, Spagna, Germania, Belgio, Croazia, Bulgaria, Lettonia, Ungheria, Svezia, Iran, Afghanistan, Corea del Sud, Giappone, Benin, Cile, Argentina. Il festival, organizzato dal Ricreatorio San Michele con il sostegno del Comune di Cervignano e della Regione Friuli Venezia Giulia (e quest’anno anche con il patrocinio dell’Università di Udine), è dedicato al “cinema del confine e del limite”. L’obiettivo della rassegna è studiare l’ibridazione dei linguaggi come strumento ideale per raccontare e interpretare il mondo di oggi. Quattro i concorsi previsti: documentari e cortometraggi internazionali, videoclip musicali, cortometraggi delle scuole italiane e “Finestra sul cinema Fvg”. Per i concorsi “documentari e cortometraggi” e “Finestra sul cinema Fvg” i giurati saranno Mariapia Comand, docente di sceneggiatura al Dams di Udine/Gorizia, Marco Pistoia, noto critico cinematografico, professore di cinema all’Università di Salerno, il regista Cristian Cappucci e il critico letterario Mario Brandolin. Per il concorso videoclip, diretto da Cristian Natoli, la giuria sarà affidata al collettivo BlackCut Video di Bologna (Marco Chiusole, Federico Ermini, Elia Giordani, Beatrice Cassarini, Gabriele Pasca). «Al di là della competizione ‒ sottolinea il direttore artistico, Vanni Veronesi ‒ il vero obiettivo del festival è educare il pubblico, in particolar modo quello giovanile, alla fruizione consapevole dell’opera cinematografica e, più in generale, dell’immagine, quest’anno seguendo il filo conduttore del rapporto fra cinema e letteratura». La cerimonia inaugurale, alla presenza di numerose autorità, tra cui l’assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti, è in programma martedì 19 settembre, alle 21, al teatro Pasolini. Sarà il caporedattore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini, a presentare la serata. Sarà proiettato il documentario “Pier Paolo Pasolini e i confini. Memorie a nord est del Corsaro del Novecento”, piccolo gioiello firmato da Martina Vocci che racconta i lati meno conosciuti della vita del più controverso intellettuale del secolo scorso, legatissimo a Cervignano, patria del suo grande amico Giuseppe Zigaina.
Mercoledì 20 settembre, alle 9.45, alla Casa della Musica, il primo dei matinée scolastici aprirà il ciclo “Parole e immagini di emigrazione”: un libro e un film per capire un fenomeno che ha radici lontane e che oggi è tragicamente attuale. A inaugurare la rassegna saranno due opere sull’emigrazione italiana di ieri: il romanzo “Il sogno di una cosa” di Pier Paolo Pasolini e il film “Pane e cioccolata”, classico del cinema italiano con Nino Manfredi. Nel pomeriggio, in Sala Aurora, prenderà il via il concorso, con la visione dei cortometraggi internazionali e Fvg (dalle 16 alle 19). Alle 21, sempre in Sala Aurora, un appuntamento eccezionale, condotto da Mario Brandolin: la serata “Sguardi sulla (Mittel)Europa” sarà infatti dedicata alla presentazione del documentario “I Talk Otherwise” di Cristian Cappucci, ispirato al libro di Claudio Magris “Danubio” (in programma giovedì 21 settembre), e del film “Il processo” di Orson Welles (che chiuderà il festival domenica 24 settembre), tratto dall’omonimo romanzo di Franz Kafka. A guidare il pubblico in questo viaggio fra storia, libri e film ci saranno quattro ospiti d’eccezione: Angelo Floramo, responsabile scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli, Georg Meyr, professore di Storia delle relazioni internazionali presso la Facoltà di Scienze internazionali e diplomatiche dell’Università di Trieste, Andrea Caciagli, cineasta e direttore della rivista L’Eco del Nulla, e lo sceneggiatore Giovanni Galavotti, pluripremiato per L’uomo che verrà di Giorgio Diritti.
Giovedì 21 settembre, alle 9.45, Casa della Musica, la seconda parte del ciclo “Parole e immagini di emigrazione” porterà all’attenzione degli studenti il mito antico (e sempre nuovo) di un’Europa senza confini, con “Il mondo di ieri”, memorabile romanzo di Stefan Zweig, e “Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson. Nel pomeriggio, in Sala Aurora, riprenderanno le proiezioni dei cortometraggi internazionali e Fvg, mentre alle 21, al teatro Pasolini, sarà proposto un evento in anteprima per il Cervignano Film Festival: la visione del film “I Talk Otherwise” di Cristian Cappucci, straordinario road movie ambientato lungo il corso del Danubio. Realizzato attraversando 8 paesi e 9 idiomi, dalla Germania alla Romania, da Ovest a Est, dal Capitalismo al Comunismo, dalla Foresta Nera al Mar Nero, il film rappresenta una istantanea del XX secolo, dove il fiume diviene scia allegorica dei suoi cambiamenti, scorrendo imperterrito in un corpo a corpo con le sue identità.
Venerdì 22 settembre, sempre alla Casa della Musica, si chiuderà il ciclo “Parole e immagini di emigrazione”, dedicato alle scuole di Cervignano, con uno speciale sui migranti di oggi: alle 9.45 spazio al romanzo “La mia casa è dove sono” di Igiaba Scego mentre, alle 10, sarà la volta del film “Io sono Li” di Andrea Segre. Alle 16, in Sala Aurora, si svolgerà l’ultimo pomeriggio con i cortometraggi internazionali e Fvg. Alle 20.30, invece, piazza Indipendenza ospiterà un evento speciale targato “Pixxelmusic”: tre vj (Zenlux, Virage Visuals e OchoReSotto Visual Art) animeranno la serata con musica e visual art, alternandosi alle proiezioni dei 22 videoclip finalisti del Premio “Michel Gondry”.
Sabato 23 settembre, alle 10, Sala Aurora, cinque scuole italiane si sfideranno con i rispettivi cortometraggi, all’interno dell’ormai tradizionale concorso scuole, quest’anno diretto dalla professoressa Alessandra Purpura. Alle 17, in piazza San Girolamo, ci sarà l’incontro “L’inintegrabile – Pasolini ieri e oggi”: il giornalista del quotidiano Il Piccolo, Roberto Covaz, intervisterà Andrea Purgatori, uno dei più apprezzati giornalisti d’inchiesta italiani . Alle 21, in Sala Aurora, la serata dedicata delle premiazioni sarà impreziosita dal pianista Mario Mariani, che torna – attesissimo – al Cervignano Film Festival dopo tre anni, per una serata fra musica, immagini e poesia.
Domenica 24 settembre, dopo le proiezioni delle opere vincitrici (ore 16, in Sala Aurora), alle ore 21, al teatro Pasolini, “Il processo”, capolavoro assoluto di Orson Welles, sarà l’ideale chiusura del tema “cinema e letteratura”.