Sul pianeta lo spreco annuo di cibo – dal residuo in campo alla produzione e distribuzione, allo spreco domestico – vale ogni anno una volta e un terzo l’intero PIL italiano, ovvero circa 2060 miliardi € (PIL 2013: 1560 miliardi €). In Italia lo spreco domestico vale lo 0,5% del nostro PIL. Ma dove si spreca davvero, e perché? «La percezione è falsata – spiega l’agroeconomista Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market – Il 36% degli italiani incolpa innanzitutto i supermercati e la grande distribuzione: eppure è nella pattumiera di casa che ogni anno bruciamo cibo per oltre otto miliardi e mezzo di euro. Prevenire, quindi, è molto meglio che punire: la proposta di legge francese colpevolizza un anello della filiera alimentare che da 20 anni ha avviato progetti concreti di recupero delle eccedenze. E infatti lo spreco della distribuzione si attesta al 3,3% dello spreco globale di cibo in Italia». Nella Giornata mondiale dell’Ambiente – giovedì 5 giugno 2015 – Andrea Segrè, presidente del Programma nazionale di prevenzione dello spreco alimentare avviato dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito del Piano nazionale di Riduzione dei Rifiuti, lancia il suo appello alle reali priorità nella lotta allo spreco in Italia: «educazione alimentare è la parola chiave: chiediamo venga inserita come materia di insegnamento nelle scuole e affiancata da una capillare campagna di comunicazione per i cittadini. Gli ultimi dati dell’Osservatorio nazionale Waste Watcher (Last Minute Market con Swg) attestano che 1 italiano su 3 è disposto a spendere di più per assicurarsi la qualità del cibo che acquista. Quattro italiani su cinque (il 77%) insegnano ai loro figli innanzitutto a non sprecare il cibo. E per un italiano su due la parola cibo è sinonimo di piacere (52%). Il nostro oro sta nel piatto, ma sprechiamo il 45% della frutta e verdura, il 30% del pesce e il 20% della carne, mentre 10 milioni di italiani vivono e si alimentano in condizioni di povertà».I dati del nuovo sondaggio Waste Watcher – Knowledge for Expo saranno illustrati domani, sabato 6 giugno, nel Parco Biodiversità di Expo 2015 – stand Alce Nero Berberè, nell’ambito di “Primo non sprecare”, il primo evento con cibo recuperato direttamente in Expo 2015. Primo non sprecare si aprirà alle 13 con il welcome brunch realizzato con verdure di recupero dalle eccedenze in Expo. Dalle 14.30 saranno illustrati i nuovi dati Waste Watcher: con Andrea Segrè e con il presidente Swg Maurizio Pessato interverrà il Commissario Expo Giuseppe Sala. Di seguito sarà proposto uno show cooking con performance di cucina sostenibile affidata testimonial eccellenti dell’impegno contro lo spreco alimentare: fra gli altri anche il sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani, il Commissario Expo Giuseppe Sala, il presidente di Alce Nero Lucio Cavazzoni, il conduttore di Caterpillar Rai Radio2 Massimo Cirri, il presidente di AICA Roberto Cavallo, la presidente del Milan Center for Food Law and Policy Livia Pomodoro, coordinati dallo chef Simone Salvini.«Lo spreco alimentare è fra i temi cruciali della Carta di Milano Expo, che sarà consegnata al Segretario Generale Onu Ban Ki Moon il prossimo 16 ottobre, Giornata mondiale dell’alimentazione – spiega ancora Segrè – Intanto gli ultimi dati Waste Watcher hanno rilevato progressi significativi nella cultura ambientale del Paese: il rispetto dell’ambiente è una ‘necessita’ per 1 italiano su 2 (52%) ed è innanzitutto ‘un valore’ per il 38% degli italiani. A dimostrazione che le campagne di sensibilizzazione hanno un peso se portate avanti nel tempo».