Animal Amnesty, appena appreso il gravissimo episodio avvenuto, lo ha stigmatizzato, interessando il proprio ufficio legale. Ed Enpa ha incaricato, raccolte le informazioni del caso, il proprio staff di avvocati di intraprendere un’azione legale contro chi si è reso colpevole di un reato (che è stato filmato e confermato da più parti) non solo di maltrattamento, ma anche di violazione delle regole di macellazione. Ed è, appunto, perché sul gravissimo episodio verificatosi ai BoCs Art non cali il silenzio, che ieri pomeriggio a Cosenza, in Piazza XI Settembre, gli attivisti hanno dato vita a un’azione dimostrativa.Il flashmob ha voluto sottolineare che l’attenzione delle due associazioni è sempre vigile e che sìpretenderà maggiore rispetto delle regole, in materia di diritti degli animali e nel corso di manifestazioni che prevedano la loro presenza. Ci chiediamo se questo rispetto delle regole vi sia da parte di chi è chiamato a governare il territorio o se, in alcuni casi, non solo possa omettere il controllo, ma anche ricoprire il ruolo di committente.
A COSENZA FLASH MOB PER DIRE “NO” ALL’ARTE CHE UCCIDE GLI ANIMALI
Non è poi così lontana la Palermo degli animalisti che, nel 2015, si mobilitarono per dire no alla mostra di Hermann Nitsch. Non lo è perché, grazie agli attivisti di Animal Amnesty ed Enpa, l’episodio avvenuto lo scorso dicembre, protagonista – suo malgrado – un essere senziente, non è stato dimenticato.Durante una performance “artistica” (sic), svoltasi ai BoCs Art (struttura di proprietà del Comune diCosenza) un maiale è stato, prima, legato e lasciato senza cibo, poi, sgozzato sotto gli occhi del pubblico.
E questo in nome dell’Arte…