Anteprima d’eccezione per la 9^ edizione di Modena BukFestival, in programma sabato 20 e domenica 21 febbraio al Foro Boario di Modena: domenica 21 febbraio un il libro straordinario sarà che per la prima volta raccontato al pubblico di Buk, una pubblicazione emozionante e insieme avvincente per la criticità della sua genesi, per la passione con cui è stata realizzata, per la determinazione che ha richiesto al suo autore. “Maria Extra vergine” è il titolo della raccolta di fiabe e storie preistoriche scritte da Massimo D’Alonzo con la tecnica del puntatore oculare.Ammalato di Sla dal 2000, Massimo D’Alonzo consegna così ai lettori, e in anteprima al pubblico di Modena Buk Festival – domenica 21 febbraio, alle 10.30 al Foro Boario – un’impresa letteraria storica, pubblicata dalla casa editrice romana Campi di Carta. Grazie alla tecnologia, l’autore ha inquadrato lettera per lettera per comporre le parole, le frasi e le pagine del suo libro. Una prima volta preziosa per dare voce, e penna, a chi non puo’ piu’ parlare e scrivere. Il libro sarà presentato a Buk dagli editori e dalla compagna di Massimo, Doriana.
«Sono un malato di S.L.A. di lungo corso – spiega Massimo D’Alonzo – sedici anni ormai, sedici anni ormai, però da alcuni mesi ho l’occhio che scrive attraverso un puntatore oculare (sono praticamente immobile e sono anche muto, perché respiro attraverso un ventilatore artificiale).Senza tanta autobiografia, anzi quasi impercettibile, ho scritto una storia di storie preistoriche molto divertente e, secondo me, anche molto adatta da leggere a persone allettate ed ammalati. Credo che i miei racconti abbiano un grande potere evocativo e onirico e spesso lasciano in sospeso alcuni particolari che diventano proprietà del lettore. Io credo che quello che cambia la nostra vita, la vita di chi come me ha una malattia inguaribile e che regredisce inesorabilmente, sia l’Amore. Non c’entrano i soldi, c’entra solo l’Amore per continuare a vivere con un corpo inutile, c’entra la voglia di vivere, di farsi aiutare, avere degli appigli per vivere un altro giorno. Sono un uomo fortunato, e con il Vostro aiuto vorrei aiutare le persone meno fortunate a vivere con la mia stessa felicità e con la mia stessa fortuna. Grazie per avermi letto, grazie per non fare finta che io non esista».
Modena Buk Festival 2016 annuncia dunque con orgoglio la presentazione di “Maria extra vergine”. Il suo autore, Massimo D’Alonzo, è nato a Pavullo nel Frignano il 18 febbraio 1960. «Mi sentivo in un mondo tutto mio – spiega – con grandi novità, non esistevano rifiuti, si giocava a pallone in strada, si comprava il latte in latteria. Era un periodo di nuove musiche, nuovi film, nuove auto… Beh, tutti hanno il loro periodo, il più bello. D.J. in un mix di allegria spensierata per diversi anni, la musica è da sempre stata uno dei perni della mia esistenza. Una maturità magistrale risicata che non mi servì a nulla quando mi trovai indifeso di fronte a stormi di bambini, loro mi amavano perché li portavo a fare lezione fuori, in passeggiata. Poi ho fatto il fioraio per passione, e stavo imparando sul serio ma, per motivi economici di una realtà di paese, si chiuse. Quello fu un periodaccio, mi separai e subito dopo mi lasciò mio padre. Mi misi poi ad imparare il mestiere tutto nuovo di artigiano della pietra, appassionante! Nel 2000 mi diagnosticarono la Sclerosi Laterale Amiotrofica e la mia vita cambiò radicalmente. Non lasciai il corpo subito, il decorso della malattia è stato graduale e lento per fortuna, sono riuscito ad andare da un Maestro in India per otto volte e poi due volte a Lourdes. Ora vivo con Doriana, che mi dedica tutta la sua vita, vive con me, mi ama ed è il mio “angelo per passione”. Con noi vivono da sei mesi Gastone (il cagnolino geniale e superbello che io e Dori abbiamo adottato) e da due mesi Mario (il nostro maialino vietnamita simpatico e un po’ imbranato che abbiamo sempre adottato insieme)».
Info http://www.bukfestival.it/