Dopo il successo dell’anteprima realizzata sempre al Crowne Plaza e dopo la partecipazione di Angelo Muriotto ad ArtePadova2012, venerdì 23 novembre alle ore 18.30 l’attesa vernice della personale dell’artista veneziano: Luci e ombre del pensiero e La Fortezza Bastiani a cura di Gaetano Salerno. La mostra resterà aperta al pubblico, con ingresso libero, dal 24 novembre 2012 fino al 30 marzo 2013.
La mostra, organizzata lungo l’entrata del ristorante, lungo le pareti espositive della hall e in alcune sale specifiche dell’Hotel Crowne Plaza Padova, si snoda attraverso un progetto alquanto articolato che si è impreziosito – proprio in quest’ultimo periodo di grande creatività di Muriotto – di opere d’arte importanti e significative: veri e propri gioielli che testimoniano come l’artista si stia consolidando nella sua capacità di realizzare praticamente il suo raffinato procedere concettuale. “Da Luci e ombre del pensiero alla Fortezza Bastiani” di Angelo Muriotto prevede infatti un’esposizione piuttosto importante dei lavori fino ad ora realizzati dell’artista veneziano: dai suoi primi approcci sperimentali di ricerca – attraverso i materiali di recupero che lo accompagneranno sempre: cotisso, vetro, specchio, fibra di carbonio, reti metalliche, acciaio inox, plexiglass, lamiere sagomate, canne di vetro, granulati e polveri di marmo e di vetro – fino al raggiungimento di una sua cifra stilistica ed estetica ben precisa, nel segno della pulizia, del minimalismo, della purezza formale e contenutistica.
A segnare un decisivo punto di svolta della grande evoluzione di Muriotto sono soprattutto tre ultime sue opere. A partire dalla suggestiva e poetica “La Fortezza Bastiani”, omaggio dotto che Muriotto rende, reinterpretandolo, al grande Dino Buzzatti artefice de “Il deserto dei tartari”. Come sugella il critico e curatore Gaetano Salerno: “ l’ultimo lavoro dell’artista, è la conquista definitiva dello spazio; un’installazione site-specific prototipo di quella che dovrà misurare quaranta metri d’altezza per essere in grado di accoglierci nel suo ventre utopico, rendendoci prigionieri volontari di una chiusura e di un tempo fermo ed immutabile proprio come Giovanni Drogo nel romanzo di Dino Buzzati. E proprio come Drogo avremo lo sguardo fisso su alte pareti e potremmo solo guardare verso l’alto, verso il cielo delle speranze, verso la luce irradiante del sole per trovare in quel punto lontano una ragione alla nostra esistenza, uno spiraglio di verità”.
Altra creazione degna di nota, la Crisobolla: un’opera che riunisce in maniera mistica e poetica, eppure sempre scarna ed essenziale, l’antica storia veneziana e la contemporaneità. L’opera è infatti ispirata al documento imperiale bizantino munito di sigillo aureo donato a Venezia dall’imperatore Alessio Comneno I come ricompensa per l’aiuto ricevuto nella guerra contro i Normanni e con il quale veniva riconosciuto ai veneziani il diritto di commerciare nei territori dell’Impero. Il miracolo che compie Muriotto è quello di attualizzare la storia e farla diventare opera d’arte contemporanea, pur mantenendo inalterato il suo misterioso fascino storico.
Per approdare infine all’ultimo lavoro di Muriotto che si staglia decisamente sopra le righe per la sua magnifica essenzialità e l’alta concettualità della poetica. Siamo di fronte a una pagina di vetro con pochi caratteri tipografici. Vetro e metallo in un’armonia perfetta. Come codifica Gaetano Salerno: “Poiché anche le parole sono, come le immagini, portatrici di falsità l’artista si rifugia nel pensiero: Alla ricerca della sintesi – Equilibrio tra parole e silenzio, l’opera in plexiglass e canne di vetro simile ad una pagina scritta con caratteri topografici allineati alla rinfusa riconduce velocemente al non-sense della comunicazione, lasciandoci fermi davanti ad una comprensione che non cogliamo , prigionieri di culture fasulle”.
Dopo la presentazione critica del curatore Gaetano Salerno, in occasione della vernice e durante la mostra il pubblico potrà vedere un videoclip, curato dallo stesso Gaetano Salerno (e realizzato da Italian Project – videomaker: Silvia Berton e Alberto Mandelli) che servirà da fonte narrativa visiva del percorso artistico di Angelo Muriotto e ne evidenzierà le opere più suggestive e interessanti.
Alcune opere dell’artista resteranno in permanente presso l’Hotel Crowne Plaza Padova.
Alleghiamo al comunicato anche un ritratto dell’artista e alcune immagini dei suoi ultimi lavori per testimoniare la complessità della visione artistica di Angelo Muriotto.