Il futuro è quel tempo che per definizione non c’è più, proprio quando comincia a esistere: per questo abbiamo l’obbligo ma anche la necessità di pensarlo, di intuirlo, di sognarlo e dargli forma»: Stefano Moriggi, filosofo della scienza e ricercatore, studia da tempo «il modo in cui l’evoluzione si intreccia fra esseri umani e macchine» e ha consegnato una sintesi importante della sua ricerca al libro “Connessi. Beati coloro che sapranno pensare con le macchine” (Ediz San Paolo 2014). Sarà lui, lunedì 7 marzo, alle 18.15 a Pordenone (sede Oceano del Gruppo Servizi CGN in Via Jacopo Linussio 1/B), il protagonista dell’ultimo incontro della rassegna “Il futuro è oggi”, ideata e promossa dal Gruppo Servizi Cgn con la Fondazione
Pordenonelegge, curata dagli scrittori Gian Mario Villalta e Alberto Garlini che guidano i laboratori interattivi previsti a conclusione di ciascun appuntamento, riservati ai collaboratori CGN. “42.Quando il futuro non è (in) una risposta. Calcolare, prevedere e comprendere il tempo che non c’è” titola l’appuntamento di lunedì sera: «prevedere il futuro, o sognarlo a seconda dei contesti – sottolinea ancora Moriggi – è da sempre una necessità: non solo per una questione culturale ma per pura sopravvivenza, come sappiamo. Non saremmo qui se i nostri antenati non avessero previsto le conseguenze del loro incontro con un predatore … Oggi la necessità di guardare avanti si declina con la parola convivenza e con l’obiettivo di migliorare il nostro stile di vita insieme. A Pordenone vorrei approfondire la riflessione raccontando non solo la necessità ma anche la responsabilità del nostro sguardo verso il futuro, senza lasciarsi travolgere da paure facili, e neppure da facili entusiasmi».
L’ingresso è libero, iscrizioni e informazioni presso Fondazione Pordenonelegge, tel – Via del Castello 4/a, Pordenone Tel. 0434.1573100 www.pordenonelegge.it Come sempre all’incontro farà seguito il laboratorio creativo per iscritti CGN, della durata di un’ora circa, condotto da Gian Mario Villalta e Alberto Garlini, per approfondire le questioni in campo, stimolare un atteggiamento critico da parte dei corsisti e la ricerca di materiali originali, anche attraverso il supporto di bibliografie, spunti tematici, ipotesi di analisi da vagliare.