E’ il salame il re della tavola in Carnia, aspra e incontaminata terra friulana di monti e vallate, dove il maiale (di cui non si buttava via niente) aveva un ruolo di assoluto rilievo nell’economia contadina di un tempo e, con i prelibati salumi ricavati dalle sue carni, ha oggi un posto in primo piano nella gastronomia. Antica e sapiente, l’attività dei norcini si è tramandata da generazione a generazione e costituisce un vanto della Carnia, dove sono attive macellerie e piccoli laboratori artigianali che producono salumi di assoluta qualità.Ai suoi salumi la Carnia dedicherà domenica 5 marzo un’animata festa del gusto, Fums, profums, salums, che avrà come cornice il caratteristico borgo Sutrio, ai piedi dello Zoncolan. Il paese si trasformerà in vero e proprio laboratorio di sapori e profumi, dove si vedranno all’opera i norcini, si scopriranno i molti salumi e insaccati tipici di questa terra, si confronteranno le diverse ricette con cui vengono preparati.Dalle
09.00 alle 18.00, attraverso un percorso goloso che si snoderà fra strette viuzze lastricate e tipiche case in pietra, si potrà scoprire il gusto unico di insaccati che, fra queste montagne del Friuli, si preparano ancor oggi secondo antiche ricette, tramandate da padre in figlio. Un piacevole viaggio gastronomico in varie tappe di degustazione, ospitate nei caratteristici cortili e sotto gli antichi porticati del paese. Si potranno assaggiare le specialità di una decina di produttori, accompagnate da ricercati vini di una selezionata serie di cantine top del Friuli Venezia Giulia, e si potrà assistere alle attività di lavorazione artigianale del maiale, realizzata dal gruppo di volontari “I Amisc da Cort dal Lis”, che realizzeranno poi tre diversi piatti con le carni derivate dalla lavorazione. Saranno presenti anche due stand austriaci che presenteranno lo speck e uno stand friulano dedicato esclusivamente alla carne di bufalo. Per la Pro Loco di Sutrio ci sarà inoltre il cuoco Adriano Toffolo con i “Chinegli”, i canederli, piatto derivante dalla tradizione austriaca ma radicato anche in Carnia. Anche osterie, enoteche e ristoranti di Sutrio prepareranno Menu che avranno come piatto forte prelibatezze, tradizionali e no, a base di maiale. Fums, profums, salums sarà un’occasione unica per scoprire le tradizioni dell’attività salumiera carnici e assaggiarne i prodotti più tipici: musét (cotechino), salami, pancette, prosciutto crudo, crodies (cotenna)… La varietà dei salumi in Carnia si è creata nel tempo grazie alle sue caratteristiche morfologiche: l’isolamento dovuto alle montagne e alle vie di comunicazione disagevoli ha fatto sì che quasi ogni paese avesse il proprio segreto nel prepararli. Caratteristica comune a molti di loro è l’affumicatura, nata per favorire la stagionatura e la conservazione dei prodotti che, a seconda della zona, cambia per tempi, legni utilizzati e luoghi dove viene effettuata. I segreti dei purcitar – In Carnia, già nel periodo romano si produceva con le carni del maiale un insaccato che, se opportunamente lavorato e salato, si sarebbe conservato acquistando nel tempo aromi e profumi. Venendo a tempi più vicini, il salame veniva stagionato – come avviene in molti casi ancor oggi – nelle cantine. I purcitar (norcino) venivano chiamati dalle famiglie per preparare i salumi ed ognuno di loro aveva una ricetta segreta per insaporire le carni. Curiosamente, però, gli stessi norcini non si davano pace nel verificare che i salami non avevano mai lo stesso gusto, non immaginando, come si è propensi a credere ora, che ogni cantina ha un importante ruolo nel processo di maturazione.
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c.l.