Riparte lunedì 10 ottobre, a grande richiesta, il laboratorio “Il teatro che fa la differenza”, un progetto ideato e diretto dall’attore e tecnico della lingua dei segni italiana Francesco Paolo Ferrara e realizzato dal
2014 dalla Contrada. E’ un’iniziativa aperta a tutti, senza limiti di età , di abilità o di cittadinanza, finalizzato alla realizzazione di uno spettacolo teatrale anche attraverso l’utilizzo della lingua dei segni italiana e che andrà in scena al Bobbio il 16 febbraio 2017 alle 18, ingresso gratuito.
La promozione della salute e la prevenzione delle disabilità nell’anziano e nella persona fragile sono obiettivi fondamentali per il Comune di Trieste. All’nterno di questi obiettivi è nato il progetto “Il teatro che fa la differenza” in collaborazione con il Collegio Ipasvi e l’Istituto Rittmeyer, e con il sostegno del Comune di Trieste, dell’ASS n°1 Triestina e dei Comuni di Duino Aurisina, Sgonico, Monrupino, Muggia e San Dorligo della Valle e da quest’anno con il contributo della Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali.
Il primo incontro è fissato alle 14.30, alla sala Polacco nella sede della Contrada. Per la sua terza edizione “Il teatro che fa la differenza” porterà sul palcoscenico del Bobbio oltre a soggetti con disabilità e alla terza età , attori e partecipanti che non fanno parte di nessuna di queste categorie, e attraverso la collaborazione con l’I.C.S Ufficio rifugiati Onlus anche persone provenienti da paesi lontani. Si tratta di una sorta di sfida creativa, artistica, educativa, che ha coinvolto una molteplicità di soggetti (grazie anche alla collaborazione dell’Istituto regionale Rittmeyer per i ciechi, l’Associazione Sklad Mitja Cuk e La Quercia Cooperativa Sociale) che hanno lavorato sulla ricerca di un linguaggio comune, individuato nella lingua dei segni italiana.
Il progetto laboratoriale si concluderà con lo spettacolo, in scena al teatro Bobbio, il 16 febbraio prossimo. “il teatro che fa la differenza!” un progetto aperto a tutti che mira ad abbattere le barriere e diversità (fisiche, sociali, culturali). Info: tel 040-948471 e 390613.