Molto conosciuti ed apprezzati dal pubblico di Zelig Ale e Franz hanno portato La loro comicità al Palamostre di Udine. Il loro spettacolo, Tanti lati – latitanti, è infatti in cartellone per la stagione 2016/2017 di Teatro Contatto.
Un albero bianco e spoglio alla “aspettando Godot” e una enorme luna sono la scenografia essenziale in cui gravitano gli attori e le loro storie che non sono altro la rappresentazione in scena della vita vera degli uomini comuni, con le loro debolezze, manie, sogni spesso disillusi insomma i “tanti lati” che compongono una stessa persona. La loro analisi, in particolare, si occupa delle dinamiche di coppia, attraverso battute esilaranti apparentemente senza un senso specifico una dopo l’altra catturano gli spettatori in un turbinio di risate.
Tanti brevi capitoli inframezzati da canzoni interpretate da Ale e Franz con omaggi ai grandi del cabaret quali Walter Chiarie musicisti quali Francesco Guccini, Jannacci e Gaber.
Senza mai scadere nel volgare, ma rimanendo nella trama dei doppi sensi tanto “cara” alla tradizione comica italiana, Ale e Franz riescono a parlare di argomenti decisamente attuali quali il cambio di identità sessuale, la religione, la politica. I tanti lati di una stessa vita vista con occhi altri che fanno apparire diversa la stessa persona.
Il finale però racchiude una sorpresa o meglio un colpo di scena.
Ale e Franz dopo gli applausi raccontano di aver preso, in parte, ispirazione dalle storie racchiuse in una raccolta mai pubblicata di scritti, di ricordi di degenti dell’ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano, un modo per dare voce a coloro che sono stati costretti al silenzio, come Ada Merlini, ricordata con un filmato in bianco e nero dove la poetessa recita una sua poesia avente come argomento il manicomio, la “sua Gerico”.
Maria Teresa Ruotolo