Apertura giovedì 21 novembre alle 20 con il ritorno a Udine della grande Rossana Casale accompagnata al piano da Carlo Morena
Nello storico ristorante udinese si esibiranno, per la direzione artistica di Ermanno Basso, grandi cantanti e musicisti del calibro di Omar Sosa, Caterina Bubbico, Federico Malaman e Francesco Bearzatti
Una scommessa che, partita sette anni fa con coraggio e determinazione, ha saputo raccogliere col tempo consenso e apprezzamenti da parte di un pubblico sempre più numeroso a tal punto da diventare per molti un appuntamento irrinunciabile. Sta per partire la 7^ edizione de “Alla Vedova in Jazz”, la rassegna organizzata dallo storico ristorante udinese che ha deciso di abbinare alta enogastronomia con la musica jazz eseguita dal vivo da grandi artisti di fama internazionale.
Per il calendario 2019 sono davvero tanti i cantanti e i musicisti chiamati a Udine dal direttore artistico Ermanno Basso, produttore discografico romano per l’etichetta Cam Jazz con ben sei nomination ai Grammy Awards. A cominciare da Rossana Casale, da tempo assente dalla scene udinesi, che sarà in città, accompagnata al piano da Carlo Morena, per l’apertura del festival, giovedì 21 novembre. Un ritorno, quella della Casale, nei jazz clubs e nei teatri con un prezioso concerto piano – voce, dove reinterpreta i brani presi dai suoi lavori più significativi dedicati al jazz, quello che lei chiama “la mia vera anima”.
«Oltre a lei, che non ha certo bisogno di presentazioni – anticipa Basso – ci sarà ancora il grande Omar Sosa, un po’ il simbolo di questa rassegna, che suonerà con Marialy Pacheco e, per la prima volta due pianoforti entreranno in questa meravigliosa sala. Avremo poi una splendida voce, quella di Caterina Bubbico e, ancora, un artista emergente come Federico Malaman, che nel mondo del pop sta letteralmente spopolando, fino ad arrivare ai Licaones condotti da Mauro Ottolini e Francesco Bearzatti che ci rappresentano all’estero e che ci faranno gioire dal palco». Confermato il format, ormai rodato, dell’iniziativa che prevede alle 20 la cena nella storica sala al primo piano del ristorante in via Tavagnacco 9 e, alle 21.45 il concerto. Un modo per consentire di gustare appieno entrambi gli ingredienti della serata. «Sfruttando questa bellissima sala – spiega Cristina Zamarian, con la sorella Sandra e mamma Ida anime della rassegna e custodi di questo angolo di tradizione e calore familiare – abbiamo voluto utilizzarla in altro modo, coniugando la musica con l’alta cucina. E questo è avvenuto grazie all’aiuto di molti nostri amici, come Stefano Amerio, che è il nostro angelo custode per quanto riguarda la parte tecnica, ed Ermanno Basso, che ci ha aiutato nella scelta degli artisti. Per quest’anno, così come nell’edizione passata, abbiamo voluto abbinare, oltre alla buona cucina, anche i migliori vini che il nostro Friuli produce. Un nuovo trait-d’union particolarmente apprezzato e che quindi riproporremo».
E, infatti, ad ogni serata verrà abbinato ai piatti un vino prodotto dalle più prestigiose cantine regionali come, Le due terre, Livio Felluga, Jermann, Venica&Venica, oltre a quella delle sorelle Zamaria, l’azienda agricola San Rocco. Tornando al programma della rassegna, dopo la Casale, a salire sul palco saranno il 23 gennaio 2020, gli straordinari pianisti cubani Omar Sosa e Marialy Pacheco, il 20 febbraio Carolina Bubbico accompagnata al piano da Claudio Filippini, due dei più grandi talenti della scena musicale italiana che si esibiranno per la prima volta insieme in un concerto unico. Il 26 marzo il virtuoso Malafede Trio (Federico Malaman al basso, Riccardo Bertuzzi alla chitarra e Ricky Quagliato alla batteria) e, per finire, il 25 giugno i Licaones, quartetto ricco di verve e ironia formato da Francesco Bearzatti al sassofono, Mauro Ottolini al trombone, Oscar Marchioni all’organo e Paolo Mappa alla batteria. La cena-concerto “Alla Vedova in Jazz” (su prenotazione allo 0432470291), oltre alla direzione artistica di Ermanno Basso (SimulArte), vede come produttore esecutivo Federico Mansutti (Simularte), il supporto tecnico di Stefano Amerio e Lorenzo Crana (Artesuono), e Lorenzo Cerneaz come Tecnico Steinway.