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Andrija Lekic racconta la tragedia di Fukushima

Il fotografo montenegrino sarà ospite alla Biennale Internazionale di Arte e Design e politiche di sostenibilità ambientale in corso a Padova

Sabato 25 maggio alle ore 18.30 si è tenuta l’inaugurazione della V edizione della rassegna d’arte RicCAA, Biennale Internazionale di Arte e Design e politiche di sostenibilità ambientale a cura di Marisa Merlin. L’esposizione sarà visitabile a Padova nei locali dell’ex Macello di Via Cornaro – luogo già di per sé vocato e deputato al riuso e riciclo – fino al 23 giugno prossimo. Oltre alle opere degli artisti e designers selezionati farà da eco alla Biennale una programmazione di eventi collaterali rivolti al pubblico: incontri di approfondimento, spettacoli teatrali e musicali, workshop, proiezione di  documentari,  laboratori e visite guidate.Fukushima 02

“Tohoku story after tragedy”
Il 30 maggio alle ore 21.00 si terrà il primo degli eventi collaterali organizzati in seno alla Biennale d’Arte. Sarà ospite, presso la sede della mostra, Andrija Lekic, fotografo di fama internazionale, che presenterà alcune delle sue straordinarie immagini della tragedia di Fukushima. La serata sarà presentata da uno dei giurati della manifestazione RicCAA, la padovana Francesca Bottacin, ricercatore e docente di Storia dell’arte Moderna all’Università di Urbino, che ha il merito di aver portato a RicCAA in anteprima italiana il lavoro su ToHoku del fotografo montenegrino.
Andrija Lekic
nasce a Belgrado (Serbia) nel 1976.Nel 1999 trasferisce a Parigi, dove inizia a fotografare e dal 2008 al 2010 studia Fotografia a Londra al prestigioso Kensington and Chelsea College. Tra Parigi e Londra vanta diversi lavori e illustri collaborazioni come quella con l’English National Ballet e la sua prima solista Anais Chalendard (London 2009), i cataloghi per Jean Brown Antiques e Squatters Itd (London, 2009), Jean de Sey (Paris, 2010/2011); partecipa inoltre al film “Joe Strummer Rock’n’Roll Library” (2007).

fukushima 03L’11 marzo 2011 un terremoto di magnitudo 9.0, il più potente mai occorso in Giappone, ha colpito la costa est del Paese, provocando uno tsunami che ha devastato tutto il litorale a nordest. A ciò è seguita la fuoriuscita di materiale radioattivo dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Questi tragici eventi hanno ucciso migliaia di persone e causato gravissimi danni a edifici, strade, linee elettriche, in particolare lungo la costa della regione di Tohoku. Nel 2011 Lekic si trova a Fukuoka in Giappone, dove decide di fermarsi come volontario e fotografa i luoghi appena devastati dal terremoto e dallo tsunami. Racconta Lekic: “Ho visitato la regione e ho trascorso due settimane a fotografare queste aree desertiche, che andavano via via ripopolandosi di chi cercava disperatamente di recuperare brandelli di vita, distrutta dall’enormità della catastrofe. In circostanze estreme e particolari stati emotivi la realtà ci appare sotto una nuova luce. Le cose si mostrano con un’intensità precedentemente sconosciuta, rivelandosi pregne di significato. La mia intenzione era di creare degli scatti in grado di trasfigurare in altro il contesto primario, mediante l’utilizzo di simboli arcani, come quando, dormendo, non si comprende il senso degli incubi”.

Info e orari
Orari di visita della Biennale RicCAA: lunedì-domenica dalle 16.00 alle 20.00; sabato-domenica anche mattina 10.00-13.00. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito: www.riciclarti.it. Per approfondimenti o interviste alla curatrice Marisa Merlin: [email protected] ; cell 328 6671483.

Vito Digiorgio

About Vito Digiorgio

Giornalista pubblicista iscritto all’Albo dei giornalisti dal 2013. Si è laureato all'Università di Udine con una tesi sulla filologia italiana. Collabora con alcune testate giornalistiche on line.

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