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Annunciati 13 titoli della stagione 2017-2018 del Teatro Stabile del FVG

Annunciati 13 titoli della stagione 2017-2018 del Teatro Stabile del FVG

 

“Svelati alcuni titoli della Stagione 2017-2018 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, che sarà inaugurata a ottobre da Marco Paolini con Le avventure di Numero Primo.

Sono stati annunciati in anteprima – nel corso conferenza stampa estiva tenuta dal Presidente dello Stabile regionale Sergio Pacor e dal direttore Franco Però – 12 titoli della Stagione 2017-2018 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Importante centralità della produzione di nuovi spettacoli e della prosa, attenzione alla qualità artistica di tutte le proposte di ospitalità, continuità e crescita del rapporto con il proprio territorio e interessante dialogo con il panorama europeo che si esprime in particolare (ma non esclusivamente) nell’ambito degli eventi di danza e musical, sono – a giudicare dalle anticipazioni – i cardini attorno ai quali si articola una nuova stagione ricca di idee, di temi interessanti e di versatilità.

All’incontro con i media – mercoledì 26 luglio alle ore 11 al Politeama Rossetti – sono state annunciate,  alcune “primizie” per ognuno dei diversi cartelloni che compongono la notevole programmazione dello Stabile regionale: Prosa, Altri Percorsi, Danza e Musical ed Eventi. La Stagione sarà inaugurata il 18 ottobre da Marco Paolini, con  Numero Primo. Ma nella Prosa, un’evidenza particolare hanno gli spettacoli prodotti dallo Stabile, che saranno numerosi e continueranno a indagare, seguendo linguaggi registici differenti in temi interessanti, proponendo necessarie riflessioni: i due titoli che si è scelto di annunciare vedranno protagonisti gli attori della Compagnia Stabile.

La Guerra di Carlo Goldoni sarà la prima produzione in scena nella Stagione 2017-2018 a novembre alla Sala Bartoli: diretto da Franco Però l’intero ensemble del nucleo stabile sarà affiancato da un “ospite” di raffinato talento come Mauro Malinverno.

Ancora incentrata sul tema della guerra l’altra produzione dello Stabile, Anomalie dall’omonimo libro di Mauro Covacich. A dirigere quattro interpreti della Compagnia e a elaborare per la scena tre dei racconti del letterato triestino, sarà Igor Pison, colto regista che in più occasioni ha collaborato con successo con lo Stabile.

Fra le ospitalità brilla uno dei titoli più attesi del panorama italiano, Il nome della rosa che porta in scena per la prima volta l’omonimo capolavoro di Umberto Eco. Un omaggio al grande intellettuale italiano che è al contempo uno spettacolo di primo livello. Numeroso e ottimo il cast – Luca Lazzareschi darà vita a Guglielmo da Baskerville – ma sono state lodate dalla critica anche la regia di Leo Muscato e la versione teatrale – non a caso firmata da Stefano Massini – capace di rispettare la bellezza e la preziosa molteplicità di piani di lettura di questo avvincente thriller storico e filosofico. Un’autrice e regista amata come Cristina Comencini ritorna al Rossetti con Tempi nuovi, una riflessione ironica e intelligente sull’arrivo di una nuova epoca, con la sua rivoluzione tecnologica, ma anche etica e di rapporti umani: si intravvede così che questo sarà uno dei temi portanti della stagione. I bravissimi Iaia Forte ed Ennio Fantastichini interpretano con humour e partecipazione i due protagonisti dello spettacolo.

Molto ricche saranno nella Stagione 2017-2018 le proposte per gli appassionati di danza e musical: se per alcuni annunci importanti è d’obbligo attendere la conferenza di settembre, lo Stabile ha anticipato per la Danza due titoli di grande rilevanza. Innanzitutto in collaborazione con il Teatro Sloveno sarà ospitato al Politeama Rossetti un eccellente titolo del repertorio del Teatro Nazionale d’Opera e balletto di Maribor, che possiede un ensemble e dei solisti quotati sul piano europeo. Presenteranno Romeo e Giulietta sulla splendida partitura di Prokofjev nella nuova coreografia di Valentina Turcu. L’artista ha scelto un’ispirazione neoclassica che le permette di dare espressione alla drammaticità della storia shakespeariana dando spazio all’espressività dei solisti, alle prese con alcuni dei personaggi più emozionanti di tutta la storia del teatro.

Un evento europeo è poi l’arrivo a Trieste – dopo i successi raccolti da Buenos Aires alla Germania da Zurigo a Vienna e Parigi – di Break The Tango spettacolo di danza che si fonda sulla contaminazione del tango con la breakdance.

Anche nel campo del Musical e degli eventi sono previste notevoli sorprese internazionali… La già annunciata presenza di Blue Man Group è solo la prima ed è già il top: il fenomeno infatti conquista le platee di tutto il mondo da oltre 20 anni e raggiunge per la prima volta l’Italia toccando soltanto Trieste e Milano. Gli acclamati uomini blu sono performer capaci di coinvolgere – questa volta letteralmente e fisicamente, basti pensare che lo spettacolo prevede una “splash zone” – in un’esperienza che è un’esplosione gioiosa di musica, arte, energia, colore. Per il momento il musical nel senso tradizionale è invece rappresentato da un titolo molto amato: Dirty Dancing che ritorna per celebrare i 30 anni di un film divenuto cult sin dalla sua prima uscita, datata 21 agosto 1987 e assicura un concentrato di romanticismo, sensualità, balli e musiche travolgenti. La produzione è targata Wizard Productions e la regia porta la firma di Federico Bellone. L’adattamento del regista italiano ha incontrato il favore della critica, inducendo i produttori del format originale inglese ad assumere la sua regia quale Regia Ufficiale dello spettacolo internazionale. Eleanor Bergstein, autrice del film e dello spettacolo teatrale, ha affiancato il team italiano nella scelta del cast (ancora da annunciare), proprio a garanzia della professionalità degli attori e della qualità dello spettacolo che in Inghilterra, Germania e Spagna ha già fatto registrare i più alti incassi nella storia del teatro europeo.

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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