Nelle sale dedicate alle esposizioni temporanee del MuCa – Museo della Cantieristica di Monfalcone, si è aperta la mostra “Blu Oltre il Mare”, organizzata dall’Associazione culturale Opera Viva, grazie a una collaborazione con il Comune di Monfalcone, che si consolida per il terzo anno consecutivo e che mette in scena la tappa centrale del progetto transfrontaliero “Questa Volta metti in scena… Il Blu come l’Oro” con l’esposizione d’arte contemporanea.
All’apertura della mostra erano presenti gli artisti Serse, Massimo Gardone, Gani Llalloshi e la giovane video artista Cabiria Lizzi, l’Assessore alla cultura del Comune di Monfalcone, Luca Fasan, il Consigliere regionale e presidente Commissione cultura del Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia Diego Bernardis e la direttrice artistica Lorena Matic.
“Proprio in questi momenti così difficili per il Paese – ha sottolineato l’Assessore Luca Fasan – “poter aprire una mostra come questa rappresenta la dimostrazione dell’importanza fondamentale della cultura in tutti i suoi molteplici aspetti. Il Comune di Monfalcone, con il MuCa e la Galleria d’Arte Contemporanea, crede fortemente nella cultura anche come fattore di sviluppo socioeconomico del territorio e continua a investire in questo settore”.
Quiete e movimento della Natura e dell’ambiente si alternano in mostra nelle opere di tre artisti internazionali – Serse, Massimo Gardone, Gani Llalloshi – e di una giovane video artista – Cabiria Lizzi, proveniente dal Dams di Gorizia – che si esprimono con diversi linguaggi, disegno, pittura, fotografia e video, in un binomio che proietta lo spettatore verso l’infinito a partire dal colore che il titolo della mostra evoca, “Blu oltre il Mare”.
In mostra interpretazioni che vanno oltre il blu, dal ritratto del mare, al mare come paesaggio metafisico, all’anima dell’artista che si racconta, ma anche mare da cui partire per ritrovarsi nella ritualità dei gesti quotidiani. L’identità di un luogo e la sua sacralità, messi in scena dalla preziosità di questo elemento, rappresentato, evocato o ricostruito con opere di grandi dimensioni su carta in grafite in bianco e nero e opere pittoriche di accesa cromia, immagini fotografiche che nascono da piccole polaroid e un video che da voce alla connessione all’elemento “mare/acqua- esterno/interno”.
Quiete e movimento che ritroviamo nelle opere in mostra, il riposo dei paesaggi metafisici di Llalloshi di un blu intenso e i disegni suggestivi di Serse che nella loro acromia rendono il movimento vorticoso della Natura, le fotografie di Gardone in un tempo dilatato tale da assorbire anche l’emozione di chi guarda e il video della Lizzi, un fresco e dinamico racconto che per voce dell’attore – Fabiano Fantini – riflette la quotidianità dei gesti, che dal mare ci portano all’intimità dell’ambiente familiare con un pizzico di ironia.
La mostra resterà aperta fino al 30 novembre, dal venerdì al lunedì, con orario 10.00-18.00, con ingressi contingentati nel rispetto delle prescrizioni e dei protocolli sanitari.
“Questa volta metti in scena…il Blu come l’Oro” è un progetto transfrontaliero promosso dall’Associazione culturale Opera Viva con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Unione Italiana, Comune di Monfalcone, INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, CAN di Pirano e National Institute of Biology di Lubiana, con l’ideazione e direzione artistica di Lorena Matic. Il sottotitolo “La simbologia dei colori nella geografia del territorio” fa esplicito richiamo a un prezioso elemento che connota il territorio, l’Adriatico. “Oro-blu” è infatti l’altro nome con cui si identifica il mare, matrice simbolica e funzionale tra arte e storia, quale elemento di unione tra genti, culture e territori, lungo le coste regionali e fin oltre, da Venezia fino al litorale sloveno.