tecnico Fausto Bonvini organizzazione Giulia Birriolo coproduzione Arearea – Udine e Mittelfest 2015
con il sostegno di MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
PAESAGGIO DI ACQUA — Il fiume coreografia Luca Campanella con Luca Campanella
musiche Polmo Polpo, Yo Yo Ma, Bobby McFerrin
Luca Campanella, danzatore versatile e di recente a stretto contatto con Arearea con cui condivide la formazione carlsoniana, declina in questo modo la suggestione dell’Arco Medievale:“Il fiume scorre e non può fare altrimenti, sospinto dalla propria anima d’acqua. Anima mutabile, mai uguale a se stessa che mulinella intorno a ciò che incontra, ci si avvinghia con il proprio peso e lo trascina. Così è la vita dell’uomo: oggetti, conoscenze, ricordi sono certezze per non impazzire nel fluire costante del vivere; ci si può aggrappare per rifiatare e dire: “Io sono ciò che ha con sé tutto questo”. Più le esperienze sono state intense, magari dolorose, più pesantemente si ancorano al fondo. L’accumularsi dei depositi farà straripare il fiume: un evento violento, ma forse meno spaventoso, e quindi più accettabile, del mistero che attende alla foce: dissolversi in un’acqua simile a sé ma diversa nella forma esterna. Le spoglie sono testimonianza della vita che ha cambiato il proprio aspetto; la veste abbandonata ci ricorda che alla fine, necessariamente, anche la nostra andrà lasciata”.
Paesaggio d’acqua è il progetto urbano, site specific, della Compagnia Arearea per Mittelfest 2015. Si articola in quattro performance costruite in altrettanti siti della città: il Pozzo di Callisto, l’Arco Medievale, piazza San Biagio e la chiesa di S. Maria dei Battuti. Le location parlano, ciascuna a suo modo, di scenari d’acqua valorizzati dagli interventi di scenografia urbana di Belinda De Vito. Una drammaturgia originale, il più liquida possibile, definisce ambienti poetici, abitati da corpi sapienti che interagiscono con il pubblico. Le architetture acquatiche scelte come tema d’ispirazione sono la cascata, il fiume, gli zampilli e il battistero. Dentro a esse Arearea e la sua crew si mettono alla ricerca degli uomini d’acqua che li abitano. Sorprese per gli occhi, gioia del corpo, presenza complice degli spettatori sono le linee di lavoro che hanno animato la ricerca.
AREAREA è stata fondata nel 1992 dal coreografo e danzatore Roberto Cocconi che fino allora aveva maturato esperienze determinanti nel campo della danza contemporanea con la compagnia Teatro e Danza La Fenice di Venezia (diretta da Carolyn Carlson) e la fondazione del gruppo Sosta Palmizi insieme ad alcuni dei più importanti nomi della danza d’autore italiana. La compagnia è attualmente guidata da un nucleo stabile, composto da Roberto Cocconi, Marta Bevilacqua, Luca Zampar, Valentina Saggin e Giulia Birriolo per la sezione organizzativa. Le creazioni della compagnia si articolano nella doppia dimensione dello spettacolo teatrale e della performance negli spazi del quotidiano. La cifra poetica di Arearea risiede nella messa in discussione delle consuete logiche di utilizzo del palcoscenico e della piazza.
foto a cura di Belinda De Vito