Affrontare le diverse declinazioni delle “Relazioni” nel nostro mondo globalizzato, significa, per una stagione come Teatro Contatto che ne ha fatto il suo tema portante, trovarsi, inevitabilmente, anche di fronte alla questione delle guerre e dei conflitti.
Archive – in scena al Teatro Palamostre di Udine il prossimo sabato 19 marzo (inizio ore 21.00) – è uno spettacolo importante, in questo senso.
Lo ha concepito e realizzato Arkadi Zaides, un danzatore e coreografo indipendente, nato in Unione Sovietica 35 anni fa, immigrate in Israele nel 1990. Il suo lavoro è ormai conosciuto in tutto il mondo e ha ricevuto numerosi premi per l’intensità delle sue creazioni artistiche, ma anche per l’ impegno attivo a favore dei diritti umani che esprime proprio attraverso l’arte.
Arkadi Zaides vive e lavora a Tel-Aviv, a 20 km dai territori della Cisgiordania occupati da Israele.
E’ lì che ha creato Archive, un “assolo documentario” basato sui video raccolti dall’Associazione umanitaria israeliana B’Tselem per il progetto Camera Project, sviluppato in Cisgiordania.
Dal 2007 il progetto fornisce al popolo palestinese che vive nei territori occupati delle videocamere con cui possono riprendere le violazioni dei diritti umani a cui assistono e che subiscono, giorno per giorno, da anni.
Archive – spettacolo vincitore dell’ Emile Zola Chair per i Diritti Umani(Israele) e coprodotto dal Festival di Avignone e altri partner europei – ci mette di fronte a questo. A queste immagini, senza aggiungere parole, senza retorica, solo davanti all’evidenza dei fatti documentati in quelle scene.
Arkadi Zaides riguarda con noi su grande schermo alcuni momenti di quei video, mentre il suo corpo a poco a poco si avvicina, si ingloba e “archivia” in sé quelle sequenze, fino a riprodurre le azioni e le reazioni contenute in quelle immagini.
La tensione di un soldato prima dello sparo, coloni che incendiano campi, ragazzi che lanciano pietre contro le case. In un crescendo, quasi in una tranche, Arkadi Zaides e il suo corpo si fanno attraversare da tutti quei gesti, quei suoni, quelle voci e grida, quasi a prendere su di sé l’odio e la violenza del suo popolo. Con sincerità ed emozione.
Al termine, il danzatore e coreografo incontrerà il pubblico per un dialogo aperto sulle questioni affrontate nel suo spettacolo.
Informazioni e prevendite: Biglietteria del Teatro Palamostre, dal martedì al sabato, ore 17.30-19.30([email protected], tel. 0432506925).