Sulla panchina di Loris Tormen, noto attore e regista bellunese, sabato 7 luglio va in scena lo spettacolo AstArtisti di Belluno. L’ideatore e regista mantovano, Francesco Alfano ha costruito la trama con gli stessi autori: Delia, Michele Pizzardello, Marco Ciòla, attratti dall’ideale crescita umana che offre la visibilità per un artista; infatti, ognuno avrà dieci minuti per promuovere sulla scena della propria città, le sue opere.
Il giovane regista Francesco Alfano ha creato la performance AstArtisti per la prima volta nel 2015 a Mantova, poi riproposta in località urbane quali Modena e Trento.
L’ originalità della piéce teatrale consiste nell’idea di mettere in vendita “artisti vivi” con l’utilizzo del loro corpo e quello dello stesso autore, quale parte attiva della creazione in evoluzione durante la trasmutazione scenica.
Lo stile del performer regista Francesco Alfano è diretto, liberatorio e autobiografico, il suo spettacolo incalza nella veloce scaletta degli attori-autori bellunesi presentati da Giada Oltramari, nella durata di circa un’ora, diventano, come scrive lo stesso regista, “un oggetto di valore, imbavagliati e legati. Marchiati e venduti. Perché vogliono essere venduti. Perché vogliono conquistare l’indipendenza per la loro stessa persona artista”.
La prima cosa che metteranno in vetrina saranno le loro opere, inevitabilmente correlate alle sofferenze che, segretamente, nella profondità del loro animo subiscono per essere quello che sono.
In opposizione alla tradizionale rappresentazione dello spettacolo, il regista-performer da novello Caronte, traghetta gli artisti, in realtà inaspettate, offre loro la maschera nuda, dipinta dal dolore per il loro stesso talento negato, oppure, semplicemente, non visto. Lo spettacolo AstArtisti diventa, quindi, non solo esibizione di talenti segreti ma anche denuncia esplicita alla nostra società mercificatrice e omologante, il suo intento è di restituire all’Arte il suo valore intrinseco spirituale