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BOLDRINI E GRASSO PRESIDENTI DELLE DUE CAMERE: LENTAMENTE QUALCOSA CAMBIA

Sono Piero Grasso e Laura Boldrini i due nuovi presidenti di Senato e Camera. Tra molte difficoltà e con continui impasse, qualcosa si muove. Finalmente due figure che possono segnare un passo di rinnovamento della politica italiana. A piccoli, anzi a piccolissimi passi la macchina parlamentare comincia a muoversi. Dopo i vari veti posti da Movimento 5 Stelle e dei suoi santoni Grillo in testa, qualcosa di positivo si muove in una direzione nuova. La nuova presidente della Camera Laura BOLDRINI viene da una lunga militanza di rappresentante dell’ Alto commissariato Onu per i rifugiati.Il raggiungimento del quorum di 310 voti è stato salutato da un fragoroso applauso. Boldrini ha ottenuto 327 voti.  Il senatore Pietro GRASSO è invece nominato presidente del Senato con 137 voti contro i 117 di Renato SCHIFANI, l’ex procuratore nazionale antimafia è stato eletto al termine della quarta votazione. Un esito, quello di oggi, che come l’elezione del nuovo Pontefice sovverte tutte le indiscrezioni della vigilia, e segna un punto a favore del rinnovamento e di un nuovo modo di fare politica. Non tanto perché i neo eletti presidenti sono fuori dalla logica degli schieramenti  ma soprattutto  per la prova di innovazione data con la scelta di due nomi fuori dagli schemi della “vecchia politica”. Il discorso di Laura Boldrini  è stato di rottura rispetto agli standard del passato, è inoltre stato molto applaudito, non solo dai banchi del centrosinistra ma anche dalle file del Movimento Cinque Stelle, la  ex portavoce dell’Unhcr, è la terza donna a presiedere Montecitorio, dopo Nilde Iotti e Irene Pivetti.

“”Se si vuole cambiare, si può!”. Così Pierluigi Bersani commenta in un tweet l’elezione dei presidenti di Camera e Senato.  Speriamo che questi primi incerti passi della nuova legislatura, portino veramente qualche scossone al malandato carrozzone politico e che i giovani ,  i senza lavoro , i pensionati ed i nuovi poveri possano almeno sperare in una scelta di investimenti e correzioni che portino il nostro Paese a ricoprire nuovamente un posto strategico nello scacchiere dell’ Unione Europa dove  potremmo ricominciare ad essere protagonisti anche per il nostro ruolo di padri fondatori di questa Unione. Spero che i Maja abbiano veramente azzeccato che con il 2012 moriva il vecchio mondo dando all’intera umanità nuove speranze di rinascita e di convivenza pacifica che cancellino il Nuovo Medio Evo dove l’umanità si stava dirigendo.

Enrico Liotti

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About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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