Dopo quattro sconfitte consecutive ritorna a conquistare i 3 punti l’Udinese, nella delicatissima sfida salvezza in casa del Bologna, in arrivo da due gare pareggiate e recuperate negli ultimi minuti di gioco.
Sopresa in formazione, per i bianconeri, che complice l’indisponibilità di Brkic schierano per la prima volta in A Simone Scuffet, poritere classe 96, nato a Udine. Per il resto formazione classica per gli uomini di Guidolin con Pereyra alle spalle di Di Natale. Per i padroni di casa formazione tipo con la coppia offensiva Diamanti-Bianchi.
La gara, arbitrata da Calvarese, è vivace fin dall’inizio e vede nel giro di pochi minuti una conclusione di Bianchi alta sulla traversa ed un’azione offensiva ospite chiusa dalla difesa casalinga. L’episodio però, una partita ogni tanto, gira per l’Udinese, che al 15′ ha la possiblità, e la sfrutta, di andare in vantaggio con un rigore siglato da Di Natale e concesso per un fallo, non particolarmente lungimirante di Pazienza su Lazzari. La gara non si movimenta troppo e vede un’Udinese in controllo del match che prova qualche sprazzo offensivo grazie ad un’azione di Di Natale fermato da Antonsson e da una provvidenzale uscita di Curci su Badu lanciato bene dallo stesso capitano. Negli ultimi 15 minuti del tempo si fa più vivo il Bologna che trova la prima conclusione al 33′ con Diamanti che chiama alla prima chiamata in A Scuffet. Poco dopo ancora Diamanti tira ma la difesa ospite si salva, poi ancora Natali che calcia altissimo e nell’ultimo giro di orologio un pericoloso colpo di testa di Konè crea qualche brivido al portiere friulano ma è alta sopra la trasversale.
La ripresa vede subito Pinzi in campo al posto di Allan, ammonito dopo appena 4 minuti nella prima frazione e a rischio secondo giallo, ed un Bologna che prova a recupare, in maniera più convinta, il match. I felsinei ci provano con diverse conclusioni, tutte però da fuori area. Il primo tentativo è del solito Diamanti su punizione, ma la palla non scende e, controllata da un ben posizionato Scuffet, esce sopra la traversa. Successivamente flipper in area bianconera con la palla che sbatte su di un difensore friulano dopo la conclusione di Morleo e rimbalza sui piedi di Konè che non trova la porta di un soffio. L’azione offensiva felsine è tambureggiante con l’Udinese che però si chiude bene e non lascia particolari spazi se non dalla distanza. Continua ancora Diamanti ad infimmare il Dall’Ara con una conclusione di sinistra deviata in angolo e fuori di poco. Per i padroni di casa esce Garics ed entra Moscardelli che ci mette 4 minuti per provare un super sinistro da lontano che esce di un non nulla. Per gli ospiti invece Bruno Fernandes fa spazio a Nico Lopez. L’uruguayano è protagonista di un super contropiede che si conclude con un tiro deviato da Curci con Di Natale che per poco, da posizione impossibile, non trova il 2 a 0: occasionissima bianconera non sfruttata per troppo egoismo del giovane appena entrato che non libera il capitano in posizione perfetta. Da qui il Bologna si spegne e non crea particolari occasioni tranne quando, all’87 Bianchi tocca la palla di testa in area e la devia verso Moscardelli che protesta per una trattenuta in area di Basta: Calvarese non fischia ma i dubbi restano. Per i bianconeri esce Di Natale che lascia spazio a Maicosuel protagonista, al 92′ del raddoppio bianconero: contropiede portato avanti da O Mago che serve una pallone solo da spingere in rete a Nico Lopez per il definitivo 0 a 2.
Vittoria di straordinaria importanza per i bianconeri che riprendono a guardare con fiducia al campionato in uno scontro diretto che, in caso di sconfitta, avrebbe seriamente ed ulteriormente complicato il cammino. La gara del Dall’Ara, partita le varie, tante, paure della vigilia, ha visto i friulani calarsi appiena nel nuovo obiettivo, i punti fondamentali per la salvezza, con una prestazione attenta in chiave difensiva, intelligente in chiave offensiva, con gli 11 in campo concentrati su un risultato da non fallire e con la giusta cattiveria, di chi sa che deve conquistarsi punto su punto la permanenza in A contro una diretta concorrente abituata, da anni, a questo genere di campionato fatto di fatica, sudore e cattiveria agonistica unita ad intelligenza tattica ed accortezza difensiva. Caraterristiche che queste, oltre alla vittoria, che lasciano sperare in un’Udinese finalmente formato salvezza che ora dovrà provare a continuare a portare avanti il sogno Coppa Italia nella semifinale di andata di martedì contro la Fiorentina al Friuli, e successivamente ancora al Friuli contro il Chievo, in un altro importantissimo scontro salvezza per allontanarsi, ulteriormente, da posizioni decisamente calde della classifica.
Da registrare, oltre all’ovvia soddisfazione e felicità dei protagonisti bianconeri, l’ottimo esordio di Scuffet, friulano doc, in campo a sorpresa all’ultimo minuto e che non ha fatto sentire la mancanza di Brkic. Futuro assicurato per un giovane talento friulano, da coccolare e non lasciarsi sfuggire.
Rudi Buset
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