Basterebbero i numeri a parlare per lui: 5 Grammy Awards, 15 nominations, milioni di album venduti e migliaia di concerti da tutto esaurito…è con grandissimo piacere che Blues in Villa accoglie sul suo palco il leggendario Robert Cray.
Già conosciuto come uno dei migliori chitarristi della sua generazione, Rolling Stone Magazine
reputa Robert Cray un reinventore del blues, dopo l’uscita dell’album Strong Persuader nel 1986.
Da allora Cray ha proseguito il suo percorso con la registrazione di 15 album in studio che sono entrati nelle classifiche Billboard e ha composto o suonato con chiunque – da Eric Clapton a Stevie Ray Vaughan, da Bonnie Raitt a John Lee Hooker. Inserito recentemente nella Blues Hall of Fame all’età di 57 anni, è una delle più giovani leggende viventi ad aver ricevuto questo prestigioso privilegio, e non ha alcuna intenzione di fermarsi: Robert Cray è talmente impegnato ad avanzare in questo meraviglioso viaggio da pubblicare il suo 17esimo album in studio, uscito nell’aprile 2014, per poi lanciarsi immediatamente in un altro tour mondiale.
opening act Marco Pandolfi : Se c’è una persona in Italia capace di incarnare lo spirito del Blues e rappresentarlo nel mondo, questa persona è Marco Pandolfi. Armonicista, cantante e chitarrista, da più di vent’anni lavora con artisti di calibro internazionale partecipando ai maggiori Blues Festival, spesso come special guest, suonando in club più che prestigiosi e meritandosi
gli elogi da parte di riviste e radio di settore in tutto il mondo.
BIGLIETTI Ingresso in serata: € 30,00 Ingresso in Prevendita: € 25,00+d.p.
All’appuntamento di lunedì seguirà poi mercoledì 8 luglio, a chiudere in bellezza questa edizione di Blues In Villa sarà l’energia del vero ispiratore del Mod Revival: PAUL WELLER. Il suo rapporto con la musica inizia prestissimo, e fonda ancora teenager il gruppo chiave del movimento Mod Revival, i The Jam, che uniscono l’estetica, la cura per i dettagli e le tradizionali abitudini del movimento Modernista degli anni ‘60 alla forza del rock e
del punk inglese, ispirandosi a band come The Who, the Clash e Sex Pistols: in quanto figura centrale del movimento, verrà soprannominato The Modfather.
A soli 24 anni decide di sciogliere i Jam per intraprendere una nuova avventura musicale con gli Style Council, che progetto che abbandonerà in seguito per rimettersi nuovamente in gioco dedicandosi all’eccezionale carriera solista che lo ha poi portato a divenire uno tra i più eminenti autori della sua generazione, un punto di riferimento non solo in ambito musicale. In questo tour
Weller avrà modo di presentare dal vivo il nuovo album Saturn’s Pattern, distante da quella “musica psichedelica moderna” che aveva caratterizzato il suo precedente “Sonik Kicks” e che rappresenta quindi il continuo sviluppo artistico di una figura in costante cammino
evolutivo