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“Bull”, senza esclusione di colpi

“Bull”, senza esclusione di colpi

 

Spettacolo graffiante e di grande attualità: è Bull, scritto dal drammaturgo inglese Mike Barlett per la regia di Fabio Cherstich portato nei giorni scorsi da Teatro Contatto al San Giorgio di Udine per Contatto 35.

Una pièce spietata che rappresenta in modo emblematico la società d’oggi caratterizzata dalla lotta senza esclusione di colpi e dove non c’è posto per deboli, insicuri, timidi. Lo spettacolo si svolge all’interno di un ipotetico ring dove i contendenti lottano per un posto di lavoro. Due sono estremamente agguerriti, belli, sicuri di sé e rampanti, il terzo invece è insicuro, goffo. In attesa del giudizio i tre si affronteranno in una lotta verbale violenta e durissima dove le insicurezze saranno utilizzate dai più forti per schiacciare chi è in difficoltà.
Arbitro della contesa un superiore che dovrà scegliere tra i tre chi licenziare.

Intorno al ring gli spettatori assistono a ciò che si sta consumando sul “quadrato” sperando di non doversi trovare mai in una situazione simile. Qualcuno forse si è anche riconosciuto in uno dei ruoli proposti.

La pièce, prodotta dal Teatro Franco Parenti di Milano è stata interpretata dai bravi attori Linda Gennari, Pietro Micci, Andrea Narsi, Alessandro Quattro.

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About Maria Teresa Ruotolo

Nata a Udine nel 1970 vive a Grado. Giornalista Pubblicista dal 2004; Laurea in Scienze Politiche indirizzo politico sociale collaborazione varie: con il Consorzio Agenti Immobiliari per la redazione dell’editoriale di Corriere Casa Nord Est; con Gruppo Sirio per la redazione di articoli pubblicati sul periodico Business Point e altre varie collaborazioni per la redazione di articoli di attualità e politica.

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